INTERFFACCIA CENTRONICS

 

Il collegamento fra unità di elaborazione e apparecchiature periferiche. in particolare stampanti, viene spesso implementato mediante interfacce parallele speciali. Esse non costituiscono dei veri e propri standard nel senso che non sono riconosciute ufficialmente da organismi internazionali ma, data la loro ampia diffusione commerciale, vengono comunque prese come riferimento per molti costruttori di apparecchiature.

Fra tutte merita di essere citata l'interfaccia Centronics, adatta appunto alla trasmissione dati fra un'unità di elaborazione, solitamente un personal computer, e un'unità di stampa.

L'interfaccia Centronics prevede il trasferimento parallelo di dati a 8 bit sulle otto linee Parallel Data. La procedura di handshake che controlla la trasmissione può utilizzare le segnalazioni presenti su altre 8 linee, pilotate alcune dall'unità centrale e alcune dalla stampante. Ad esempio l'unità centrale segnala la presenza di un dato valido in trasferimento attivando la linea Data Strobe. L'unità periferica, di rimando, segnala la disponibilità ad accettare il dato ponendo a livello 0 la linea Busy; quest'ultima rimane ad 1 durante l'operazione di stampa, durante i movimenti della carta o quando la stampante è in condizione Local, cioè è sotto il controllo del pannello locale manovrato dall'operatore. Una condizione di errore come la fine della carta o l'assetto Local della stampante viene indicato con l'attivazione della linea Fault. La fine della carta è anche segnalata sulla linea Paper out. Come si vede, alcune segnalazioni sono multiple e quindi la procedura di handshake è in parte arbitraria.

I livelli elettrici sono quelli TTL e la corrispondenza di essi con gli stati binari è definita in logica positiva. Il cavo di interconnessione, di lunghezza massima inferiore a tre metri, presenta agli estremi due connettori a 36 o a 40 contatti comprendenti anche numerose linee di massa.

 

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