Monte Volaia (m. 2470)
Alpi Carniche - Monti di Volaia


dislivello: 1225 metri circa
difficoltà: EE (qualche passaggio di I grado, a volte un po' esposto)
tempi: h 3/3.30
punto di partenza: rifugio Tolazzi


come arrivare:

da est: autostrada fino a Carnia, poi per la statale in direzione Villa Santina, da dove si prosegue verso Sappada fino a Forni Avoltri, dove si volta in direzione di Collina e si prosegue fino al termine della strada carrozzabile nei pressi del rifugio Tolazzi.

da ovest: dal Cadore si raggiunge e si supera Sappada, raggiungendo Forni Avoltri.


L'ambiente:

il Monte Volaia è una montagna poderosa che con le sue lunghe creste costituisce il limite occidentale della Conca di Volaia (Obere Wolayer Alpe): la lunga cresta N, formata dai risalti dei Biegenkopfe, degrada lentamente fino al Passo Giramondo, la cresta S - di minore sviluppo - si protende fino alla Tacca del Sasso Nero, il versante E è formato da un'alta e verticale parete solcata da gole e canali, a O un ampio e uniforme fianco inclinato formato da lastroni e detriti sovrasta la testata del Rio Bordaglia. Considerevoli sono i resti di opere di guerra dal Sasso Nero alla Cima del Monte Volaia, visto che la cima fu presidio italiano durante la guerra del 1915-18. Sulla cima è collocata una grande croce ed è posto il libro di vetta. Dalla vetta si gode di un ampio panorama che si estende su tutta la catena carnica principale, e, se il tempo lo consente, sulle cime delle Dolomiti e sui ghiacciai delle cime austriache.
La prima ascensione nota è di Gustav Baldermann con G. B. Schmid e H. Wodl, 28 giugno 1898.
Sulla parete E sale la diretta, aperta da Peterka con Fischer e Fraisl l'11 agosto 1933, 400 metri con difficoltà fino al IV su roccia abbastanza solida.

Il percorso:

superato l'abitato di Collina (m. 1246) si prosegue lungo la strada asfaltata che porta al Rifugio Tolazzi fino all'ampio parcheggio di fronte al locale "Da Canobio". Parcheggiate qui le automobili, si attraversa il rio Fulin tramite un ponte di legno. Da qui inizia un sentiero che risale ripidamente con alcuni tornanti i pendii boscosi della Valle del Rio Chianaletta fino all'omonima casera a quota m. 1814. La casera è attualmente in disuso e può essere utilizzata come semplice riparo in caso di maltempo. Il sentiero prosegue attraversando in obliquo dei cespugli fino a giungere ad uno spallone erboso che discende dalle sommità del Sasso Nero. Ampio il panorama sui monti della conca di Sappada. Si risale fedelmente lo spallone lungo la cresta in direzione del Sasso Nero fino ad un masso caratteristico. Tralasciata la traccia che sembra scendere verso Forcella Ombladet (m 2061), si prosegue ancora in salita per prati e ghiaie fino a giungere al bivio con la via normale proveniente dalla suddetta forcella. Risalito il ripido pendio grazie ad un comodo sentiero con ampi tornanti, ci si porta in cresta nei pressi di numerose postazioni di guerra. Proseguendo in quota su roccette si giunge alla squadrata Tacca del Sasso Nero (m 2350), dove giungeva la via ferrata austriaca - ora chiusa - proveniente dalla conca di Volaia. Si prosegue ora per vecchi sentieri di guerra e roccette, risalendo prima un ripido canale e poi, con una contropendenza, le rocce e i sfasciumi sommitali fino a giungere alla Cima del Monte Volaia (m 2470).

Discesa:

lungo la via di salita fino al bivio sopra la Forcella Ombladet (m 2061); tralasciato il sentiero percorso in salita si scende fino alla forcella. Da qui, scendendo per un ripido valloncello erboso e passando sotto pareti rocciose, si arriva ad un'ampia zona prativa dove si trovano i ruderi della Casera Chiampei (m. 1760). Facendo attenzione a non perdere la traccia di sentiero fra l'erba, si scende ancora fino ad arrivare ai margini del bosco, dove il sentiero via via diviene più ampio, fino a trasformarsi in una ripida mulattiera.
Si giunge cosi alla piazza dell'abitato di Collina. Da qui in pochi minuti, lungo la strada asfaltata, si torna al parcheggio.

Guide:

A. De Rovere - M. Di Gallo
Alpi Carniche vol. I - Guida dei Monti d'Italia
ed. CAI - TCI 1988

Cartografia:

Tabacco 1:25.000 foglio 01 Sappada - S. Stefano - Forni Avoltri

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