Traversata dalla Pitturina (m 2457)
alla Cima Palombino (m 2600)

Alpi Carniche Occidentali



via: per la Cresta della Pitturina (sent. attrezzato D'Ambros)
versante: ovest
difficoltà: per escursionisti esperti (un tratto su sentiero attrezzato)


 

  1° giorno 2° giorno:
dislivello: 995 m 750 m circa
difficoltà: E E, EE
ore: 3 6.30

L'ambiente:

Il grande crestone della Dorsale Carnica Occidentale è compreso tra il Monte Elmo (Helm) e la Sella Dignas. E' terreno ideale per lunghe escursioni e traversate, particolarmente remunerative per gli amplissimi panorami verso sud sui gruppi dolomitici e verso nord sulle Alpi Austriache.
Il tratto interessato dall'itinerario è caratterizzato da calcari che poggiano su un substrato di scisti, coperti da erbe fino ad alta quota. Da entrambi i lati la cresta domina su pascoli, più ripidi sul versante italiano, cinti in basso da boschi di conifere. Verso l'Austria si protende, da Cima Vallona, la cresta dell'Heretkofel, che divide la Leitner Tal dalla Obertilliacher Tal.
Durante la Prima Guerra mondiale gli Austriaci occuparono la parte occidentale fino al Passo del Cavallino, mentre gli Italiani si arroccarono nella parte orientale, dove rimangono ancora a ricordo attrezzature e caverne che vengono ripercorse dal sentiero D'Ambros.
Anche la Cima Vallona ricorda pagine tragiche, ben più recenti. Nel 1967 quattro militari persero la vita in un attentato, frutto della tensione che caratterizzava in quegli anni i rapporti tra Italia ed Austria.


L'itinerario:

primo giorno: dalla Val Digon, lasciata l'auto in un ampio spiazzo all'inizio della strada per Casera Melin (m 1458), si risale lungo la strada bianca fino al bivio per Casera Pian Formaggio. Si inizia a salire verso destra raggiungendo la casera (m 1802) col vicino rifugio Cavallino (chiuso).
(h 1).
Si risalgono i prati retrostanti la casera lasciando a destra il sentiero per Casera Melin e, usciti dal bosco, si inizia a traversare verso sinistra fino a sbucare sulla magnifica conca erbosa della Val Granda. Sempre obliquando verso ovest si guadagna quota per il Vanuti fin sotto i ghiaioni del Monte Cavallino - Grosse Kinigat, quasi all'altezza della Forcella del Cavallino - Filmoorsattel. Da qui si piega a destra raggiungendo in breve il valico.
(h 2 - tot. h 3 ).
Circa 100 metri più in basso si raggiunge il Filmoor Standschutzen Hutte, minuscolo rifugio dell'OAV composto da due piccole costruzioni separate. Dispone di una dozzina di posti letto.

secondo giorno: dal rifugio si ritorna alla Forcella del Cavallino - Filmoorsattel e si piega a sinistra per la cresta che porta con dislivello quasi nullo alla Cima della Pitturina - Filmoorhohe (m 2457). Ancora lungo la cresta fino ad un incrocio. Da sinistra sale un sentiero che giunge direttamente all'attacco del sentiero D'Ambros dal rifugio Filmoor, mentre a destra si diparte un sentiero che porta al bivacco Piva tenendosi basso sul versante italiano. Proseguendo dritti (targa in bronzo) si attacca il sentiero attrezzato, realizzato nel 1983 dalla sezione CAI Valcomelico. Dopo un primo tratto attrezzato con cavo e facili roccette, si scende per un canalino attrezzato sul versante italiano. Si ritorna in cresta per poi scendere al profondo intaglio della Colletta del Bersagliere (m 2356), da cui si può facilmente scendere sia a nord che a sud. Ancora per la cresta fino ad un piccolo intaglio. Senza farsi fuorviare da un pezzo di cavo che scende verso nord, si seguono i bolli segnavia a sud della cresta e, discesa una breve paretina, si raggiunge un'altra forcelletta. Si rimonta un dosso erboso per poi scendere un'esposta scaletta metallica che immette in una galleria di guerra percorrendo la quale si raggiungono due grandi caverne (libro di via). Da qui il sentiero si riporta in cresta e prosegue per risalti erbosi fino al punto più elevato della Cresta della Pitturina (m 2455). Si scende poi fino alla forcella che separa la Cresta della Pitturina dalla Cima Vallona (m 2400 circa). Si risale fin poco sotto la Cima Vallona - Wildkarleck (raggiungibile con breve digressione - h 3.30 circa) e si scende in direzione del Ciadin di Cima Vallona. Al bivio successivo si va verso sinistra, collegandosi con l'ampia mulattiera che sale alla Forcella di Cima Vallona - Porescharte (m 2362). Da qui si prosegue, in direzione della Cima Palombino - Porze, per ghiaie che costeggiano il salto roccioso con cui termina la cresta ovest per entrare in un ripido ostico canalone detritico che si rimonta fino ad un piccolo intaglio. Obliquando verso destra, poi dritti, si raggiunge la cresta ovest. (In alternativa - consigliabile - si può giungere a questo punto per la via attrezzata austriaca). Tenendosi leggermente a sud della cresta si raggiunge la vetta (croce e libro di vetta sull'anticima nord, di un paio di metri più bassa - h 1 dalla Forcella di Cima Vallona). Si scende ora in direzione sud-est verso la Cresta del Palombino, che si percorre fino a raggiungere il Passo Palombino (m 2035), da dove in direzione nord-ovest si scende a prendere il sentiero 165, che porta alla Casera Melin (agriturismo con alloggio). Da qui per strada bianca in circa 20 minuti al parcheggio di partenza.

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