Campanile Dulfer (m 2706)
Cadini di Misurina


 
via: spigolo Dulfer (Dulfer, Von Bernuth, 1913)
versante: sud
difficoltà: IV+, V
sviluppo: 270 metri
tempi: ore 3.00 + 1 per l'avvicinamento
punto di partenza: rifugio Fonda Savio (h 1 dalla strada)


come arrivare:

da Trieste: autostrada fino a Carnia, si va a Tolmezzo e si prosegue fino a Villa Santina, dove si gira a sinistra per il Passo della Mauria. Superatolo, si prosegue in direzione N per Cima Gogna. Poco oltre, si prende a sinistra per Auronzo. Al bivio successivo si svolta a destra verso Misurina e, passato il lago, si sale per la strada che conduce alle Tre Cime di Lavaredo fino allo spiazzo da cui parte la teleferica per il rifugio (parcheggio).

dal Veneto: da Belluno, si raggiunge Cortina e da qui Misurina.

dall'Alto Adige: dalla Val Pusteria si raggiunge Dobbiaco, si prosegue per Carbonin e da qui a Cortina e poi Misurina.


L'ambiente:

S'innalza all'estremità sud della cresta che da Cima Eotvos si protende verso Maraia. Celato allo sguardo di chi osserva il gruppo senza penetrarvi, dal Cadin delle Pere si mostra slanciato e verticale, pur se appoggiato al più massiccio raggruppamento di Campanile e Cima Eotvos.

La via:

dal rifugio Fonda Savio, seguire il sentiero per Forcella del Nevaio, da cui in breve si scende ai piedi del Campanile.
h 1.00

Attaccare poco a destra delle rocce più basse presso uno sperone grigio. Salire 10 metri, seguire una rampa obliqua a destra fino ad un lastrone piatto e, per un rientramento giallo e verticale (V-), ad un'altra rampa che riporta verso sinistra allo spigolo. Scendere 2 metri, risalire verso sinistra per ripida parete, scalare una fessura (8 m, IV+) e traversare 3 metri a destra. Salire tenendosi prima a sinistra, poi presso lo spigolo, superando tratti di parete e fessure fino ad un breve risalto giallo. Lo si aggira a destra per un intaglio obliquo, giungendo ad un terrazzino detritico sotto un risalto dello spigolo. Scalare lo spigolo (friabile) fin dove strapiombi gialli fanno deviare, e continuare obliqui a sinistra fino ad un terrazzino. A sinistra di questo superare uno strapiombo, poi a destra per un piccolo rientramento presso lo spigolo; più su, dove non si può proseguire, ci si sposta di pochi passi a sinistra per poi proseguire verso destra ad un piccolo intaglio (dal terrazzino 40 metri; IV+, V). Seguire poi lo spigolo, più facile, fino in cima.
ore 3.00 dall'attacco.

 

Discesa:

dalla cima doppia su spuntone verso la forcella e con breve pendolo a sinistra ad altri chiodi sopra un'esile cornice. Con un calata di 36 metri, in parte nel vuoto, alla forcella. Da qui si può salire alla Cima Eotvos oppure calarsi dalla forcella con due doppie da 40 metri. Per un canalino e cenge a destra fino a traversare un marcato canale-camino sopra un salto. Risalire la breve parete destra fino ad una crestina, oltre la quale obliqui a destra alle ghiaie ed al sentiero sotto Forcella Verzi.
ore 3.30 fino al rifugio.

 

Guide:

A. Berti
DOLOMITI ORIENTALI vol. I, parte 2^
Guida dei Monti d'Italia - CAI/TCI; 4^ ed. 1973.

G. Buscaini
LE DOLOMITI ORIENTALI
LE 100 PIU' BELLE ASCENSIONI ED ESCURSIONI
Ed. Zanichelli 1984

 


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