L'ambiente:

Secondo una leggenda, due bracconieri senza fede presero di mira il vicino santuario del Monte Santo di Lussari con i loro fucili, ma l'atto sacrilego venne punito e i due vennero trasformati nei due cimotti che formano la vetta di questo monte. La Cima Cacciatori, situata tra la Val Saisera e la Val di Riofreddo, nel suo dirupato mondo di roccia accoglie fino a stagione inoltrata un ampio nevaio, e la sua vetta è il più bel balcone verso Jof di Fuart e Montasio. I suoi fianchi sono coperti da fitti boschi, mentre nella parte sommitale si ergono piccole punte rocciose. La cima è molto frequentata per la brevità dell'accesso ed il bel panorama. Consigliabile in particolare a chi visita per la prima volta le Alpi Giulie, poichè il panorama permette di riconoscere gran parte delle cime più interessanti ed in particolare le pareti settentrionali del gruppo dello Jof di Fuart.

 

Il percorso:

Dal Monte Lussari (m 1789), raggiungibile con la funivia che parte da Valbruna o, per i più allenati, seguendo l'ampia carrareccia che parte da fondovalle, si prende una stradina che scende verso sud ad una sella con una piccola cappella (m 1715), dove si biforca. Si abbandonano entrambe le diramazioni per proseguire dritti dietro la cappelletta, lungo un sentiero che dapprima aggira un dosso e poi sale ad una selletta erbosa (m 1790) da dove si vede il percorso successivo. Il sentiero sale a mezzacosta e porta in una conca detritica racchiusa alla base dalle numerose punte della Cima Cacciatori, la traversa in salita sulla destra e conduce sotto le rocce sommitali. Si supera un salto attrezzato con cavo metallico e per un canale si esce sulla cresta sommitale che, verso destra, porta in cima.
(h 1.30).

Discesa:
per la via di salita (ore 1 circa).

Cartografia:
Tabacco 1:25.000 foglio 1:25.000 Alpi Giulie occidentali Tarvisiano

torna agli itinerari

home