dislivello: 325 metri circa | |
difficoltà: E | |
tempi: h 1 | |
punto di partenza: Planinki Dom Kekec (322 metri) a 3 km da Kromberk (Nova Gorica). | |
come arrivare: da est: dal Lisert per la strada del Vallone fino a Gorizia e a Nova Gorica, all'incrocio con il viale Vojko (vicino al Casinò Perla) si svolta sul viale Kromberk verso Aidovšcina/Kromberk. Al semaforo dell'incrocio, dopo circa 400 metri, si svolta a sinistra verso l'abitato di Damber. Proseguendo lungo la strada di Kekec si arriva al parcheggio della trattoria da Kekec. da ovest: autostrada A4, uscita Villesse, raggiungere Gorizia e poi come sopra. |
L'ambiente:
Lo Škabrijel si trova a nord-est della città di Nova Gorica. Prende il nome dall'arcangelo Gabriele. Prima della guerra qui c'era una chiesetta. Molto interessante anche da un punto di vista storico, perchè vi si sono svolte dure battaglie durante la prima guerra mondiale. Soldati di diverse nazionalità lo chiamavano anche colle di Satana e colle della Morte. Vi hanno trovato l'ultima dimora numerosi combattenti di diversa origine, dal Mar Baltico alla Sicilia. Gli Austriaci avevano fortificato il San Gabriele con un lungo trincerone scavato nella roccia, dentro il quale oggi passa il sentiero che proviene dalla Vratca, un tempo conosciuta con il nome di Sella Raunizza (metri 408 s.l.m.), dove perveniva una strada militare austriaca. L'itinerario porta su una cima poco sconosciuta dagli escursionisti italiani, da quando è stata disboscata la cima ed è stata costruita la torre panoramica, offre una vista eccezionale sull'intorno. Il fiume Isonzo tra Solkan e Piedimonte, a nord le Alpi Giulie e Carniche. A sud, al di là dei monti carsici, anche il mar Adriatico, ad est invece il margine occidentale delle piane di Trnovo.
Il percorso:
Lasciato il veicolo al Rifugio Kekec, riadattato a trattoria, si continua per la strada asfaltata. Oltre le chiome degli alberi si avvista la cima allungata dello Škabrijel. Sulla sinistra si vede una zona disboscata sulla quale c'è una torre panoramica. Dopo buoni 15 minuti di cammino, alla presa di un acquedotto, finisce l'asfalto. Si prende la strada a sinistra, che porta velocemente all'incrocio successivo. Qui ci s'inerpa ripidamente verso destra (dritti si va verso Preval e Sveta Gora). Dopo un po' si avvista nuovamente la cima, in quanto il sentiero sassoso, per un breve tratto, si libera dall'abbraccio degli alberi. Quando gli alberi si infittiscono nuovamente, si passa su un sentiero migliore, che corre lungo la recinzione di una proprietà per poi infilarsi di nuovo nel bosco. Dopo le piogge questo tratto è piuttosto fangoso, per questo sono stati costruiti dei gradini, con pietre e tronchi, che spuntano qua e là dalla nuda terra. Si lascia il sentiero segnato sulla destra (che conduce alle trincee e poi alla cima - leggermente più lungo) e si prosegue per traccia non segnata fino alla cima. Lì troviamo una torre panoramica, qualche panca di legno, una cassetta di metallo per il libro delle firme e un monumento in pietra ai caduti. Si ridiscende verso il punto di partenza per la stessa strada, oppure si può allungare di 3 km prendendo dalla cima un sentiero tortuoso e scendendo lungo la trincea verso est fino alla sella Vratec dalla quale, lungo la pista ciclabile che costeggia una fattoria solitaria, si arriva ad una strada che riporta al punto di partenza.
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