versante: parete NE e cresta E;

via: dei Tedeschi (Noè, Streitmann 1934);

dislivello: 300 metri;

difficoltà: II, III, 2 passaggi IV-;

ore 3.

 

L'ambiente: Ardita e slanciata guglia che sovrasta il rif. Calvi, una delle più belle e caratteristiche della parte centrale del gruppo, tra il Passo Sesis e il Passo dei Cacciatori. La "via dei Tedeschi" è una salita facile e molto gradevole, attrezzata dagli alpini con grossi anelli in ferro di sicurezza, fino alla forcella; sul versante opposto il terreno, benché facile, è alquanto friabile. Prima salita H. Prunner il 17 settembre 1896 per la via normale. L'attacco: dal rif. Pier Fortunato Calvi (m 2164), raggiungibile in un'ora dalla strada che porta alle Sorgenti del Piave (accesso stradale da Cima Sappada), si segue il sentiero che sale al Passo Sesis e, seguendo il sentiero che porta al Passo dei Cacciatori, ci si porta alla base della parete  (h 0.40).   La via: Si sale l'evidente rampa giallastra che sale da destra a sinistra (II, III; grossi chiodi piantati dagli alpini nei pressi del diedro), proseguire per una fessura che ne è la logica continuazione (III, III+) e che più in alto si trasforma in camino, fin dove termina ad una piccola forcella (IV-, III). Superare la paretina sovrastante ed un diedro liscio ed inclinato (III, II). Dopo 20 metri di facile canale si giunge ad una forcella, si passa sul versante opposto e si traversa 30 metri in lieve salita su rocce molto rotte ma facili fin sull'anticima della cresta. Si scende al successivo intaglio e si scala una marcata fessura-camino di circa 30 metri (II, 1 passaggio diff.) che porta in cima.   Discesa: Scendere seguendo i resti di un sentiero di guerra su roccia (bolli rossi ed ometti), poi presso la cresta NO abbassarsi in una zona di rocce rotte ed erbose. Al suo termine si può scendere per un canalino ed una cengia al pendio erboso verso Passo Sesis oppure, verso S, per un canalino che porta al ghiaione presso il rifugio (h 1).

 

 

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