Freikofel - Cuelat (m. 1757)

Alpi Carniche


  Come arrivare:

da Tolmezzo prendere la strada per il Passo di Monte Croce Carnico fino a Timau.


L'ambiente:

Il Cuelat - Freikofel è quel cimotto roccioso che emerge al centro della tozza ed arrotondata dorsale, interposta tra la Val Grande e l’Augerbachertal, che dal Passo di Monte Croce Carnico giunge al Passo di Pal Grande. La larga cresta, che costituisce anche il confine politico tra Austria ed Italia, è profondamente segnata da fenomeni carsici con la formazione di estesi campi solcati, nonchè dai notevoli resti di trincee e baraccamenti, tristi testimonianze degli aspri combattimenti che qui si svolsero durante la Grande Guerra per il controllo del vicino Passo di Monte Croce Carnico. La zona è ricordata ancora oggi come il settore più tormentato di tutto il fronte carnico.

Il percorso:

- dai Laghetti per la mulattiera de "la Calada": sentiero CAI 410 (2 h)
Dalla località ai laghetti, nei pressi di Timau, sulla strada che porta a Passo di Monte Croce Carnico, presso una curva qualche centinaio di metri prima della Casetta in Canada, sulla destra, inizia la mulattiera "La Calada", che segue il tracciato di una vecchia strada romana (m 920, segnavia CAI 410). Da una cappella si prosegue nel bosco (rade frecce azzurre) fino a congiungersi col sentiero 401. Il sentiero continua a salire a tornanti, a tratti ripido, in un bosco con prevalenza di faggi. Proseguendo in salita il bosco di faggi lascia spazio ad una fitta vegetazione di abeti e la salita si fa un po' più dolce. Si arriva alla radura prativa dove sorge la Cappella del Pal Piccolo (m 1428 ore 1.40). Il silenzio e la pace di questo sacro luogo invitano ad una pausa per visitare il vicino monumento cimiteriale dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. Il sentiero prosegue dietro la cappella e, oltrepassato un recinto, si risale la valle prativa, tralasciando le indicazioni per il Pal Piccolo e in breve si raggiunge la casera omonima (m 1538) dove sono presenti alcuni resti di fortificazioni. Risalendo i prati lungo l’evidente sentiero si raggiunge una sella erbosa al cospetto del Monte Cuelat, simile ad un inaccessibile torrione, i cui salti di roccia cadono a picco sulla valle sottostante. La selletta offre la possibilità di ammirare uno splendido panorama, che spazia dalle imponenti pareti della Creta di Timau, del Gamspitz a tutta la valle del But. (m 1545 ore 2 - sopra una roccia una piccola croce in onore dei caduti).
Il sentiero CAI 401a qui s'incrocia con il 401 (Carnia trekking e alta via delle Alpi Carniche). Si va a sinistra in direzione del Pal Piccolo (cartello giallo per il Freikofel) risalendo il pendio erboso fino a raggiungere un bivio privo di indicazioni. A destra si risale la vecchia mulattiera di guerra, mentre a sinistra si procede in terreno accidentato a saliscendi tra i mughi in direzione del Pal Piccolo. Dopo poco si perviene ad un incrocio di sentieri dove, prestando molta attenzione soprattutto in caso di nebbia o nubi basse, verso nord s'individuiano da lontano i poco visibili cartelli gialli di segnalazione austriaci. Si abbandona il sentiero Cai 401, puntando ai cartelli che indicano la direzione da seguire per il Freikofel su sentiero segnalato con segnavia austriaco 436 (l'imbocco del sentiero è accanto ad un vecchio cartello in legno con sbiadita scritta Freikofel). L'individuazione dell'attacco del sentiero richiede un po' di attenzione anche con visibilità ottimale. L’itinerario prosegue lungo la linea di confine dal lato austriaco e dopo poco inizia decisamente a salire per raggiungere la vetta. Il sentiero prevede tratti di facile arrampicata di I grado agevolati anche dalla presenza di alcune staffe e brevi tratti di cavi metallici. Non ci sono particolari difficoltà se non in caso di terreno bagnato o residui di neve data l’esposizione a nord, ma comunque tutto il tratto è poco esposto. Rapidamente per tracce e a vista, usciti dal tratto roccioso si giunge in vetta tra numerose opere della grande guerra ottimamente riviste e sistemate (m 1757 ore 2.45). La vista è stupenda e consente di godere di uno stupendo panorama a 360° su tutta la catena del Pal, sella Avostanis e creta di Timau, Monte di Tierz, Crostis, Cjanevate e Cellon e su tutti i monti dal lato austriaco. In basso, l'area prativa della Casera Pal Grande di Sotto ed il Passo Cavallo.

Per raggiungere la vetta del Freikofel esistono diversi altri percorsi:
- dalla Casa Cantoniera per Casera Pal Piccolo: sentiero CAI 401a (1,30 h)
- dai Laghetti per Casera Pal Grande di sotto: sentieri CAI 402a-402 (2,20 h)
- da Timau per Casera Pal Grande di sotto: sentiero CAI 402 (2,30 h)


Discesa:

per la mulattiera, che attraversa altre opere di guerra sul versante sud e con ripidi tornanti, su stretto sentiero leggermente esposto, riporta sulla selletta ad incrociare il sentiero CAI 401. Il tratto non è difficile ma richiede attenzione, dati i salti di roccia sottostanti. Dalla selletta, in corrispondenza della croce, si procede verso ovest per il segnavia CAI 401, dapprima su prato e poi in un bosco di faggi ed abeti sotto la parete rocciosa a picco del Monte Cuelat.
Si supera un breve tratto malagevole, assicurato da un cavetto metallico, altrimenti aggirabile da un tratto di sentiero che scende a destra per poi risalire e dopo un leggerissimo saliscendi si perviene ad un quadrivio. Un sentiero proviene dal Passo Cavallo (possibile alternativa di discesa dal Cuelat), un altro va in direzione est verso le casere Pal Grande di sotto e di sopra (ottimamente attrezzate a ricovero) per proseguire verso Sella Avostanis. Un altro sentiero contrassegnato con il segnavia CAI 410 indica la strada per i laghetti di Timau. Prendendo questa direzione si percorre il sentiero del museo storico, immerso in un bosco misto prima di abete rosso e poi faggi, in costante discesa fino agli spazi prativi degli stavoli Roner. Il sentiero (CAI 410 e 402a ) a questo punto si ricongiunge in breve tempo all’itinerario di salita in corrispondenza della vecchia strada romana.


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