Clap del Paredach (m 1780) -
Dolomiti d'Oltrepiave - Gruppo Raut-Resettum


via della sete (Brun Pavani - 1990)

versante: parete SE della cima centrale

difficoltà: fino al IV+

dislivello: 350 metri

ore: 3.

 

 
L'ambiente:

I monti Ràut e Resettùm sono le due cime maggiori dell’omonimo gruppo situato nell’area sud-est del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, costituito da un’unica catena montuosa che si estende longitudinalmente a nord della val Cellina e ben visibile da tutta la pianura friulana. E’ una vera e propria bastionata rocciosa a 2000 metri di altitudine, totalmente priva di rifugi e bivacchi fissi. Gli unici punti di appoggio all’interno della sua area sono costituiti dalle numerose casere, alcune delle quali ancora utilizzate per la monticazione estiva, altre invece si trovano in avanzato stato di abbandono. Il Clap si trova nel tratto di cresta tra Forcella Capra (m 1824) ed il Monte Ortat (m 1670) ed è formato da tre punte, la cima centrale è nettamente separata dalla Ovest da un profondo canalone, mentre dalla Est è separata soltanto un canale, che scende dalla forcella tra le due cime, fino a metà parete.


La via:

Portatisi sotto le rocce della parete, si sale la rampa erbosa che conduce ad una selletta, da dove inizia la via Brun, (circa ore 2,30 dal Pian delle Merie).

Seguendo in discesa una stretta cengia erbosa, pochi metri prima del suo termine, la parete presenta un piccolo strapiombo, lo si supera (IV+), obliquando a destra per circa 10 m (III), si perviene alla sosta 1.
Salendo dritti per circa 5 m una placca (IV) e attraversando orizzontalmente circa 7 m a destra (IV+) si è sotto un piccolo salto, che si supera (IV+) più facilmente a destra, si continua verso destra in direzione dell'evidente cengia erbosa che aggira lo spigolo (III, S2).
Continuando per la cengia, a tratti ripida, si arriva alla base del camino che con divertente arrampicata giunge ad un comodo punta di sosta (III, S3).
Si prosegue nel camino con facile arrampicata sino al suo termine (II+, S4).
Proseguendo dritti per due lunghezze di corda, per cengia erbosa e piccoli salti di roccia si giunge alla grande cengia (II), in vista del canalone che divide la parete centrale dalla est (S5, 6).
Si continua dritti per caminetti in direzione della grande placca (II), portandosi a sinistra alla base del camino diedro (III+, S7).
Proseguendo in verticale, per un ben articolato camino (IV) con roccia solida si giunge sotto due grossi massi incastrati che ostruiscono il camino (III, S8).
Superati i massi (III, V-) si perviene ad una cengia erbosa che, seguita per circa 30 m porta a un comodo punto di sosta su clessidra (I, S9).
Si continua dritti per caminetti e grossi massi per una lunghezza di corda, arrivando a una cengia (II+, S10).
La si segue verso sinistra sino al suo termine, giungendo a un piccolo spigolo (I, S11).
Infine seguendo lo spigolo, si arriva ai fitti baranci della cima.

 

Discesa:

per la cresta est a Forcella Capra da cui si ridiscende alla strada di Forcella Barzana

Cartografia:

028 - Val Tramontina - Val Cosa - Val d' Arzino - con reticolo UTM per GPS

Guide:

A. e C. Berti
Dolomiti Orientali vol. II
Guida dei Monti d'Italia - CAI- TCI 1982

 
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