Punto di partenza |
Villair
(1330 m), frazione di Courmayeur; giunti ad Aosta, si
prosegue in superstrada fino a Morgex, da dove si raggiunge Courmayeur.
Entrati in paese, si raggiunge la chiesa, da dove una stradina risale un
dolce pendio fino alle case di Villair. |
Descrizione |
Si segue la via
principale del paese, che supera un abbeveratoio e si inoltra nella
boscosa Val Sapin. Fattasi sterrata, la strada giunge ad un ponte sul rio
e, superatolo, prosegue con una serie di ampi tornanti; è possibile
seguire un sentiero che taglia per il bosco i tornanti, fino a raggiungere
la strada al termine degli stessi, quando si allunga sul fondovalle. A
questo punto si lascia la strada e si prende un sentiero sulla sinistra (h
0,20, indicazione per la Testa Bernarda) che inizia a salire nel fitto bosco.
Con lunga serie di svolte, ma mai troppo ripidamente, il sentiero si
inerpica sul versante meridionale del Mont de La Saxe (2348 m) attraverso
un bel bosco di conifere e con frequenti scorci sul versante opposto del
vallone e sull'abitato di Courmayeur, fino ad uscire su di una spalla
erbosa da dove il panorama si amplia ancora di più, giungendo alla zona
del Piccolo San Bernardo. Percorso un tratto a mezzacosta, si raggiunge un
poggio dietro il quale appare improvvisamente la maestosa catena del Monte
Bianco ammantata di ghiacci; un'ultima breve salita conduce alle baite di
le Pre (1991 m, h 1,45), dove sorge anche il bel Rifugio
Bertone. Superato il rifugio, il sentiero continua
a salire sul pendio erboso retrostante, fino ad un poggio con cappelletta,
dove si ha una superba visione d'insieme del versante Sud del Monte
Bianco (4806 m), dal Col de la Seigne (2514 m), alla testata
della Val Veny, alle immense pareti del Grandes Jorasses
(4206 m). Bella anche, sul versante opposto, la vista
sul fondovalle e sulla Testa del Rutor. Dal poggio una erta traccia si inerpica faticosamente sui pendii
erbosi che conducono sulla cresta principale del Mont de La Saxe
(2348 m, h 2,30), che si percorre in
piano sul versante meridionale, toccando una serie di selle erbose tra le
varie elevazioni da cui si hanno sempre nuovi scorci sulle pareti del Grandes
Jorasses. Bella anche la vista sul versante opposto della Val Sapin,
con la catena che va dalla Testa del Currù (2990 m) alla Testa
di Liconi (2929 m), fino alla Grande Testa (2727 m) che
scoscende sulla conca di Courmayeur. Da un ultima sella con
laghetto (h 3), nelle vicinanze di un
alpeggio, il sentiero riprende a salire verso il cocuzzolo della Testa
Bernarda (2534 m); superato ancora un panoramico
ripiano, si giunge ad
un bivio: con la traccia di sinistra, molto ripida, si giunge in breve
sulla vetta della Testa Bernarda (panorama eccezionale!), con
quella di destra si raggiunge il crinale erboso divisorio tra la Val
Sapin e la Val Armina (tributaria di Ferret). Seguendo
il crinale in moderata salita, si aggira un'elevazione secondaria e con un
ultimo tornante si tocca la sommità della Testa delle Tronche
(2584 m, h 3,45). Dalla
vetta, oltre
al panorama precedentemente descritto (ma ulteriormente ampliato con
l'ultimo tratto della Val Ferret), si può notare l'intero percorso
seguito in salita, con la profonda Val Sapin che scende fino a Villair.
Sul versante opposto, oltre il Col Sapin (2436 m), si staglia un
imponente complesso di cime rocciose molto ardite, dominate dalla Grande
Rochère (3326 m). Una traccia molto ripida conduce ora tortuosa sul
versante sud-orientale della montagna fino all'ampia depressione erbosa
del Col Sapin (2436 m, h 4), da
dove un ripido sentiero scende per le balze erbose alla testata della Val
Sapin, con lungo e accidentato percorso. Raggiunto il letto di un
ruscello (circa 2100 m, h 5), il
sentiero continua in falsopiano nel bosco sulla sinistra idrografica,
altissimo rispetto al fondovalle, fino alle baite in rovina di Currù
(2005 m, h 5,30); fantastica visione
della Catena del Monte Bianco che spunta dalla
cresta erbosa del Mont de La Saxe. Lasciata sulla
sinistra una ripida traccia per il Colle di Liconi (2674 m), si
inizia a scendere decisamente verso destra nel bosco sempre più fitto,
passando per la borgata di Freydevaz (1730 m) e toccando il
fondovalle all'altezza del villaggio di Chapy (1635 m, h
6,15), dove alcune baite sono in via di ristrutturazione. Si
segue ora la rotabile sterrata che da Chapy scende di fianco al
torrente, in moderata discesa, fino alle case di la Trappe (1505
m), da cui un'ultima discesa riporta all'altezza del bivio per la Testa
Bernarda incontrato in salita e, per l'ultimo tratto di strada
sterrata, si ritorna alle case di Villair (h
6,45). |
Tempo totale |
circa
h 7 |
Difficoltà |
E
allenati |
Dislivello |
circa
1200 m |
Ultimo sopralluogo |
settembre
2000 |
Commenti |
Periodo
consigliato: giugno - settembre
Itinerario circolare paesaggisticamente
meraviglioso, anche se piuttosto faticoso. Particolarmente sfiancante
risulta la discesa dal Col Sapin, a causa dei lunghi tratti in saliscendi
che si incontrano. Dalle sommità toccate si godono alcuni degli scorci
più belli sul Monte Bianco e les Grandes Jorasses. Preferibilmente
evitare il periodo più caldo, in quanto la parte centrale dell'itinerario
si svolge su pendii erbosi fortemente soleggiati. Possibilità di
rifornirsi d'acqua durante la discesa, quando si incontra il rio alla fine
delle balze erbose sotto il Col Sapin.
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