Rocca Bianca 3064 m     

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Cartina stradale

Cartina escursionistica

Punto di partenza Chianale (alta Valle Varaita, 1800 m), raggiungibile da Fossano attraverso Villafalletto, Sampeyre e Casteldelfino; superate le case del paese, si prosegue lungo la strada che porta al Colle dell'Agnello per tre tornanti, fino a quando si giunge ai piedi di un poggio erboso su cui si erge una casermetta in rovina (Ricovero Militare Carlo Emanuele III, 2200 m circa). Si lascia l'auto presso una piazzola sulla destra.
Descrizione Una traccia di sentiero si inerpica sui pendii erbosi a monte della strada, raggiungendo in breve la casermetta; bella veduta sulla testata del Vallone dell'Agnello, con Pan di Zucchero (3208 m), Rocca Rossa (3173 m) e Pic d'Asti (3219 m), e su quello del Soustra, con il lontano Passo della Losetta ed il gruppo del Monviso. Continuando a seguire le tracce, per lo più di bestiame, si entra dall'alto nel Vallone di Saint Veràn; mantenendosi alti sul fianco della montagna, si prosegue a mezza costa fino ad incontrare il sentiero di fondovalle (proveniente direttamente da Chianale) presso ampi pendii prativi. Risalendo l'ampio vallone, il sentiero si fa rovinato (probabilmente a causa delle mandrie, ma anche del ruscellamento) fino a toccare le Grange Cheiron (2441 m, h 0,35); più in alto, a ridosso di uno sperone roccioso con bella cascata, una serie di tornanti più ripidi fanno guadagnare quota, passando di fianco ad una Madonnina posta in una nicchia: bella veduta sull'incombente bastionata della Rocca Bianca e, alle nostre spalle, sull'alta Valle Varaita con il lago di Pontechianale. Raggiunto un vasto ripiano erboso, appare in alto a sinistra l'ampia depressione del Colle di Saint Veràn (2848 m); il sentiero, qui in condizioni decisamente migliori, compie un larghissimo giro da destra a sinistra, taglia una serie di ripide pietraie passando a monte di un appicco roccioso già ben visibile dal basso e, con un'ultima moderata salita, tocca il Colle di Saint Veràn (2848 m, h 2, confine di Stato). Bella vista, sull'opposto versante, sul Vallon Aigue Blanche, con il piccolo Refuge de Saint Veràn, e sui lontani ghiacciai del Delfinato. Sul versante italiano, spicca la strabordante mole del Monviso. Seguendo il filo di cresta verso sinistra, per chine arrotondate di sfasciumi nerastri, si raggiunge un pendio detritico più ripido, che si risale con una serie di faticosi tornanti; raggiuntane la sommità, si taglia alla base, sul versante francese, un cimotto roccioso, raggiungendo l'appicco terminale della Rocca Bianca (h 0,30 dal Colle di Saint Veràn). Aggirando uno spigoletto sulla sinistra, (o arrampicando il breve saltino iniziale proprio di fronte) si monta su di un'ampia cengia che si percorre da sinistra a destra; raggiuntone il termine, si superano due brevi caminetti nuovamente verso sinistra (scarsi appoggi per i piedi, serve un po' di forza) fino ad una selletta con uno spuntone roccioso, che si affaccia nuovamente sul versante italiano. Discesi lungo il breve canalino dall'altra parte (attenzione, oltre il piccolo pianerottolo al termine del canale, una altissima parete si inabissa sui ghiaioni del Vallone di Saint Veràn), si risale una rampa inclinata sulla destra che porta su di un vasto ripiano detritico, ormai in vista della croce posta sulla cima NE (3048 m) della Rocca Bianca, che si raggiunge con pochi passi lungo l'affilata crestina sommitale. Splendida veduta a giro d'orizzonte, con in primo piano la slanciata piramide del Monviso (3841 m); verso destra incombe la rocciosa punta SO della Rocca, che di qui appare nettamente più elevata. Tornati al ripiano, si raggiunge la base del cono terminale, che si risale per un canale roccioso fino ad un successivo, ancora più vasto ripiano (ometti). Risalendo la parete di fronte, prima direttamente, poi per una fessura verso destra si raggiunge uno stretto camino, che si supera con qualche difficoltà (passaggio più difficile, scarsi appigli, 2° grado); dal successivo terrazzino, indifferentemente a destra o sinistra, si risale l'ultima crestina rocciosa (esposta) fino all'estrema cima della Rocca Bianca (3064 m, h 1 dal Colle di Saint Veràn). Si ripete, in misura maggiore, la vista della Cima NE, con in più l'impressionante torrione nerastro del Roc della Niera (3177 m), che emerge oltre la depressione del Colle Biancetta. Tornati al ripiano con ometti, si scende lungo una traccia fin sul fondo di un canalone sul versante francese, che si risale fino al colletto superiore, nuovamente sullo spartiacque; un sentierino discende lungo pendii detritici arrotondati fino alla vasta depressione del Colle Biancetta (2901 m, h 0,20 dalla Rocca, cartelli). Scendendo ora lungo l'erboso Vallone Biancetta, si raggiunge un primo vastissimo ripiano con un enorme masso erratico, da dove si continua a scendere lungo pendii erbosi più ripidi; lasciato a destra il fantomatico Lago della Niera (un semplice pantano), il sentiero, che qui si presenta molto rovinato, raggiunge la sponda del vasto e pittoresco Lago Blu (2523 m, h 0,40 dal Colle), nei pressi di un ricovero. Aggirato a valle il lago (in cui si immette un'alta, bifida cascata) si guada il rio emissario e si risalgono i mammelloni erbosi dell'altra sponda; lasciata a destra una labile traccia che si dirige verso il Lago Nero, si scende lungo l'ampia mulattiera (indicazioni) che discende i ripidissimi pendii erbosi del Vallone Antolina, alla base dei contrafforti rocciosi della Tour Real (2877 m). Con sinuoso percorso, si giunge più in basso in vista dell'alveo del Rio Antolina (emissario del Lago Blu), che scorre in una lunghissima gola rocciosa con una serie di impetuose cascate), presso un panoramico ripiano erboso su cui sorgono le pittoresche Grange Antolina (2298 m, h 1,20 dal Colle Biancetta). Bella vista su tutto lo svolgimento del fronteggiante Vallone di Saint Veràn, con il percorso effettuato all'andata. Continuando in discesa, si supera un nuovo tratto con traccia rovinata (ruscello che scorre sul sentiero) e si entra finalmente in uno splendido bosco di conifere, dove si perde quota con una serie di tornanti; superata una malga (vendita di latte e formaggi) si raggiunge una strada sterrata presso un ponte sul Rio Antolina (bivio per il Colle di Saint Veràn), da dove in breve si raggiunge la strada asfaltata poco a monte dell'abitato di Chianale (h 2,30 dal Colle Biancetta). Con l'autostop, o meglio con una seconda auto lasciata preventivamente in questo punto, si torna al parcheggio presso il ricovero militare. 
Tempo totale h 6 - 6,30
Difficoltà EA allenati
Dislivello 900 m circa in salita, 1200 circa in discesa
Ultimo sopralluogo settembre 2002
Commenti Periodo consigliato: metà luglio - fine settembre

Itinerario molto panoramico, che porta su di una cima poco conosciuta ma di soddisfazione. Allo stato dei sentieri, parecchio rovinati specialmente nella parte bassa dei valloni, vanno aggiunte alcune difficoltà tecniche nell'ultima parte della scalata: chi trovasse troppo ostico il passaggio del camino finale, comunque, può benissimo accontentarsi della cima NE, più bassa ma già spettacolare. Molto pittoresco il Lago Blu. Lungo tutta l'escursione, si possono godere splendide vedute sul Monviso. Itinerario nel complesso un po' faticoso.