Punto di partenza |
Rastello (826 m),
raggiungibile da Mondovì (Autostrada A6 Torino - Savona) attraverso Villanova, Roccaforte e la Valle
Ellero; |
Descrizione |
Da Rastello, ultimo centro
abitato della Valle Ellero, si imbocca una strada sterrata che scende ad
attraversare il torrente e si inoltra nella valle sulla sinistra
idrografica, alle pendici della Cima Pigna (1768 m). Superando
diverse vecchie case, si giunge presto ad un altro ponte sull'Ellero, in
località "Casa del Sale" (h
0,40): sui prati è ancora visibile qualche traccia del vecchio
fabbricato atto al commercio della preziosa sostanza che qui giungeva dai
centri rivieraschi. La strada prosegue lungo il torrente e, superato il Gias
Pian Rolland (1157 m), si eleva con alcuni erti tornanti alle falde
della Cima Durand (2092 m) per raggiungere il sito dove, fino al
'44, sorgeva l'antico Ponte Murato (1242 m, h
1,30, parcheggio); fatto saltare durante l'ultima guerra, oggi è stato
sostituito da un robusto ponte in cemento armato. Passati nuovamente (e
definitivamente) sul versante sinistro idrografico, si segue la strada
(che, purtroppo, ha cancellato la bella e pittoresca mulattiera
preesistente) mentre supera una zona ricca di pietraie e, successivamente,
si eleva con alcuni tornanti ai piedi della Cima Cars (2204 m) in
regione "Fontana del Cars" (qui la vecchia mulattiera
passava più in basso, di fianco al torrente, dove era possibile ammirare
la bella cascata che dà nome al luogo, h 2,15).
Superato il bivio per il Rifugio S. Comino (1795 m), che si scorge
per un attimo in alto sulla destra, si raggiunge la Sella Pontetto
(1551 m) e, attraverso le pendici della Cima di San Lorenzo (2101
m), ci si affaccia da un colletto sul vasto ripiano prativo del Pian
Marchiso (1624 m, h 3). Seguendo
la carreggiabile di fianco al torrente, con bella vista sulle ardite Rocche
del Pis e sulla parete Nord del Mongioie (2630 m), si superano
gli ultimi dossi erbosi che conducono alla Sella Piscio, dove è
posto il fabbricato del Rifugio H. de Giorgio - Mondovì (1761 m, h
3,40). Dal Rifugio, si segue il sentiero che si dirige verso
l'alta valle, passa nei pressi del Gias Pra Canton (1764 m) e
raggiunge uno sbarramento roccioso che sembra chiudere la valle: una serie
di tornanti scavati nella roccia permettono di superarlo, giungendo così
ad un ripiano con bella vista su Mongioie e Cima delle Saline (2612
m), che troneggia a Ovest (h 0,40).
Seguendo ora una traccia di fianco ad una barra di calcare, si raggiunge
un costone che si rimonta fra i rododendri fino a sbucare nel circo
terminale della valle e, risalito l'ultimo pendio, si tocca la vasta
depressione erbosa del Passo delle Saline (2174 m, h
1,30) sulla displuviale con l'alta Val Tanaro. Dal Passo,
seguendo l'esile crestina sulla sinistra (nessuna difficoltà,
sentiero),si raggiunge l'altopiano scarsamente inclinato che fa capo alla
cresta della Cima delle Colme (2340 m); seguendo labili tracce (ma
l'orientamento è comunque piuttosto semplice), si percorre lungamente il
crestone erboso (splendida fioritura di stelle alpine), fino alla depressione del Bocchino delle Scaglie
(2360 m, h 3),
da dove risulta evidente il pendio finale. Risalito l'erto pendio per erba
e massi, si giunge in cresta e, seguendola verso sinistra (attenzione
all'esposizione verso la Val Tanaro), si raggiunge la vetta del
Mongioie (2630 m, h 3,45), dove è
posta una grande croce metallica. Dalla croce, seguendo il sentierino che
scende rapidamente sulla pietraia del versante Est, si raggiunge in breve
il Bocchino dell'Aseo (2292 m, h 0,30),
da dove, costeggiando l'imponente parete Nord del Mongioie, si raggiunge
il Lago della Raschera (2108 m, h 0,45),
al centro degli omonimi pascoli. Il sentiero si innalza ora con diversi
tornanti per superare il ripido pendio che conduce al Bocchino della
Brignola (2256 m) da dove si ha una bella vista del sottostante Lago
della Brignola (2131 m): scesi al lago (h 1,30), si
può seguire il sentiero sul fondovalle che conduce al Rifugio
Albergo Balma
(1887 m, h 2), da cui si può poi
rientrare al Rifugio H. de Giorgio attraverso la Colletta Seirasso
e la Colla Rossa (circa h 3),
oppure, raggiunto per tracce di bestiame il colletto erboso in
faccia al Bocchino della Brignola (2310 m, h 0,45
dal lago), tra la Cima della Brignola (2472) e la Cima Seirasso
(2436), scendere nella valletta del Rio delle Moglie al Gias
Bellino e al Rifugio H. de Giorgio (h 1,30
dal lago). Di qui nuovamente a Rastello (h 2,15
dal rifugio). |
Tempo totale |
circa
16 h per la Balma, circa 13 h per il colletto erboso |
Difficoltà |
EE
allenati |
Dislivello |
circa
2100 m in ambedue i casi |
Ultimo sopralluogo |
agosto
'86 |
Commenti |
Periodo consigliato: luglio -
metà settembre.
Itinerario impegnativo,
soprattutto per la lunghezza e il dislivello (si consigliano almeno
2 giorni); lunghi tratti senza sentiero lo sconsigliano assolutamente in
caso di nebbia; portare molta acqua, perchè dal rifugio ai laghi non si
incontrano sorgenti (e ai laghi l'approvvigionamento è disagevole).
Ultimamente era permesso raggiungere con gli automezzi il Pian Marchiso
(solo fuoristrada, si guadagnano circa 700 m di dislivello). |
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