Punto di partenza |
Pian delle Gorre (1044 m),
raggiungibile da Mondovì (Autostrada A6 Torino - Savona) attraverso Beinette, Chiusa Pesio e l'omonima
valle, superando nell'ultimo tratto l'antico edificio della Certosa di
Pesio (859 m), del 1173. |
Descrizione |
Dal Pian delle Gorre
(parcheggio, accesso regolamentato nel mese di agosto), si imbocca
(indicazione) la strada sterrata che sulla sinistra sale con pendenza
moderata, tagliando alla base i pendii che scendono dalla Punta
Bartivolera (1957 m). Superata la caratteristica cascatella del Rio
di Sestrera, si raggiunge uno spiazzo con tabella indicatrice (h
0,20): proseguendo sulla strada per una trentina di metri, si arriva alla
bella cascata denominata "Il Salto", che dà il nome
all'omonimo vallone. Dallo spiazzo, comunque, si prende il sentiero che si
inerpica nel bosco con ripidi tornanti, fino ad uscire nella radura dove
sono siti gli edifici, recentemente ristrutturati, del Gias Sottano di
Sestrera (1331 m, h 0,45). Di qui, lasciata sulla destra la traccia
che, attraverso alte erbe, conduce all'imbocco del Vallone del
Marguareis, si entra ancora nel fitto bosco, dove altri tornanti
consentono di guadagnare quota; raggiunto il Pian delle Vipere
(1660 m, h 1,30), la vista si apre sull'imponente cresta calcarea del Marguareis,
che con i suoi 2651 m è la più alta vetta delle Alpi Liguri. Superato un
pendio di rododendri, si raggiunge il Gias Soprano di Sestrera
(1842 m, h 2), da dove si rende visibile, in alto sulla sinistra,
l'avveniristica struttura del Rifugio P. Garelli
(1990 m).
Un'ultima salita conduce sul ciglio del Pian del Lupo, dove, su di
un poggio, è collocato il Rifugio (h 2,20). Dal
Rifugio, splendida vista sulla immensa bastionata calcarea che costituisce
la parete Nord del Marguareis. Trascurata la traccia che sulla sinistra si inerpica verso il
valico di Porta Sestrera (2226 m), si prende il sentiero che
scavalca un costone e, in saliscendi, conduce al piccolo e pittoresco Laghetto
del Marguareis (h 0,10 dal
rifugio), ai piedi della fiumana di detriti scendente dall'orrido Canalone
dei Genovesi. All'altezza del laghetto si abbandona il sentiero, che
scende nel Vallone del Marguareis, per seguire labili tracce che
risalgono la testata dello stesso Vallone, tra grandi massi ed erbe;
giunti ad un grande masso erratico (segni rossi) si è alla base del
ripido Canalone dei Torinesi, che fa capo all'omonimo Colle e che
è compreso tra le pareti Nord del Marguareis e della Cima Bozano (h
0,40). Si rimonta faticosamente il conoide del canalone e, una
volta tra le rocce, si seguono dei segnavia rossi che guidano verso la
parete sinistra del solco. Percorrendo piccoli canaloni secondari,
cengette e costoni, i segnavia portano all'ampio Colle dei Torinesi
(2450 m, h 2,15), nei cui pressi si
evidenzia una grossa dolina carsica. Dal Colle ci si affaccia sul
versante Sud del massiccio, formato da prati e rocce arrotondate in cui
sono notevoli i fenomeni di carsismo. Seguendo il sentiero verso destra,
si compie un largo giro fino a raggiungere l'arrotondata dorsale che
dolcemente conduce sulla vetta del Marguareis
(2651 m, h
3,15). Fantastico panorama su tutto l'arco alpino occidentale
e, in giornate particolarmente limpide, anche sulla costa e il mare.
Impressionante risulta la vista sulla parete
Nord,
verticale per circa 600 m, e sul minuscolo puntino del Rifugio Garelli.
Ritornati al Colle dei Torinesi, si può ovviamente ridiscendere per il
canalone già percorso in salita (h 1,45
dalla vetta al Rifugio Garelli), oppure seguire un percorso più lungo, ma
anche di più ampio respiro: dal Colle si segue un sentierino che conduce
ad un altro colletto fra la Cima Bozano (2564 m) e la Cima Palù
(2538 m). Di qui, con ripida discesa per erba e roccette (attenzione), si
scende sul fondo della Conca di Piaggiabella, in vista della Capanna
Saracco - Volante (2220 m) che si lascia sulla destra.
Incrociata la mulattiera che risale la conca, la si segue fino a
raggiungere il valico della Colla del Pas (2342 m, h
2 dalla vetta), da dove si scende nell'ondulato altopiano
prativo del Biecai. Il sentiero, mantenendosi sulla sinistra, passa
per il piccolo Lago Ratàira e, con una breve salitella, raggiunge
la Porta Sestrera (2225 m, h 3,30),
da dove riappare la sagoma del Rifugio Garelli. In breve, si raggiunge il
rifugio (h 4 dalla vetta del
Marguareis). A questo punto, la discesa sul Pian delle Gorre si può
affrontare per il medesimo itinerario di salita (h
1,30 dal rifugio), oppure seguendo il selvaggio Vallone del
Marguareis: dal Rifugio Garelli si ritorna al Laghetto del Marguareis
e si segue il sentiero che scende di fianco al rio originatosi dal
laghetto. Con bella vista sulle vicinissime, imponenti pareti delle Cime
Pareto e Tino Prato e del Castello delle Aquile, il
sentiero supera alcuni ripiani dove erano siti i Gias Soprano e Sottano
del Marguareis, raggiungendo infine il Gias Sottano di Sestrera, lungo
l'itinerario dell'andata (h 1,30).
L'ultimo tratto di bosco conduce al Pian delle Gorre (h
2 dal rifugio). |
Tempo totale |
h 9-9,30 con ritorno dal
Canalone; h 11-11,30 per la Colla del Pas
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Difficoltà |
EA
allenati |
Dislivello |
1600-1800
m a seconda dell'itinerario |
Ultimo sopralluogo |
agosto
'92 (per il tratto Pian delle Gorre - Rif. Garelli agosto '94) |
Commenti |
Periodo consigliato: luglio -
metà settembre
Itinerario con poche difficoltà
in senso stretto, ma impegnativo soprattutto fisicamente: se si opta per
il ritorno dalla Colla del Pas, portare molta acqua, perchè si troverà
solo una piccola sorgente all'altezza della Porta Sestrera, cioè
praticamente alla fine del giro. Attenzione nel canalone alla neve residua
e nella discesa dal colletto verso la Conca di Piaggiabella. Il percorso
si svolge quasi interamente all'interno del Parco Naturale Alte Valli
Pesio e Tanaro. Informarsi sulla percoribilità con automezzi del tratto
Certosa - Pian delle Gorre (ultimamente accesso regolamentato in alta
stagione estiva).
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