Punto di partenza |
Rifugio
Remondino (2430 m), raggiungibile dal Gias delle Mosche
in h 2,30 (vedi anche itinerario Cima
Sud dell'Argentera per i particolari). |
Descrizione |
Dal rifugio si
segue la traccia, segnalata con abbondanti ometti di pietre e tacche
gialle, che si dirige verso l'imponente versante Ovest dell'incombente Cima
di Nasta (3108 m). Risalito con una serie di ripidi tornantini un
primo zoccolo detritico, si raggiunge un piccolo ripiano posto alla base
della bastionata rocciosa che unisce la già citata Cima di Nasta
alla breve, ardita Catena del CAI, che
separa il Vallone di Assedras, in cui ci troviamo, dal più
solitario e selvaggio Vallone di Nasta. La traccia, sempre ben
segnalata, risale quindi la bastionata, per roccette, canalini e tratti
detritici, con vista sempre più ampia sulla zona di Fremamorta e
sull'opposto versante del Vallone di Assedras, con l'imponente catena
della Madre di Dio che lo separa dall'attiguo Vallone
dell'Argentera. Raggiunto un ulteriore ripiano detritico, si tralascia
la traccia verso destra, diretta la Colle Brocan (indicazioni su un
masso) per proseguire a sinistra, ora quasi addossati alla parete della Cima
di Nasta: superato un ultimo tratto roccioso
attraverso una cengia ed una serie di canalini rocciosi (attenzione in
caso di neve o bagnato), si raggiunge il poco inclinato pendio detritico
che conduce in breve sulle rive del pittoresco e cristallino Lago
di Nasta (2800 m , h 0,50
dal rifugio), adagiato a ridosso del versante Sud dell'omonima cima. Bella
veduta sull'arco di cime del circo terminale del Vallone di Nasta,
con Cima di Nasta (3108 m), Cima della Forchetta (3016 m), Baus
(3067 m) e Bastione (3047 m). Ritorno per la stessa via in h
0,40. |
Tempo totale |
h
1,30 dal Rifugio Remondino; h 5,15 dal Gias delle Mosche |
Difficoltà |
EE |
Dislivello |
400
m circa dal rifugio, 1350 m circa dal Gias delle Mosche |
Ultimo sopralluogo |
settembre
2003 |
Commenti |
Periodo
consigliato: giugno - settembre
Itinerario breve (dal Rifugio Remondino),
molto interessante e soddisfacente se effettuato in giornata dal
fondovalle. Si tocca un ambiente severo, roccioso, qualche passaggio
richiede attenzione, così come l'orientamento. Molto interessante (ma non
per tutti) la prosecuzione lungo la via normale alla Cima di Nasta: noi
abbiamo dovuto rinunciare causa neve (come si può vedere dalle foto). NB:
era il 15 settembre!
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