Punto di partenza |
Lago della
Rovina (1535 m), raggiungibile da Mondovė attraverso Cuneo, Borgo San
Dalmazzo e la Valle Gesso: giunti a Valdieri, si prende la strada per
Entracque e San Giacomo finchč, all'altezza del grande bacino
idroelettrico della Piastra, si incontra il bivio per il Vallone della
Rovina. La strada, sempre asfaltata, giunge al lago, dove č stata
ricavato un parcheggio (a pagamento) e un'area picnic. |
Descrizione |
Dal Lago della
Rovina, su cui incombe l'impressionante diga del Chiotās, ci
si dirige verso la vecchia strada di servizio dell'ENEL che sale alla
grande diga sulla destra idrografica del vallone, ma si imbocca quasi
subito un sentierino (indicazione) che si innalza ripido sulla
pietraia.
Con una fitta serie di tornanti, il sentiero porta ad alcuni scalini di
legno che permettono di superare un masso (passaggio un po' malagevole),
dopo di che continua a salire sul pendio ricco di arbusti. Con begli
scorci aerei sul sottostante lago, si arriva ad un altro passo aiutato da
scalini, oltre il quale un ultimo strappo porta ad incrociare la strada di
servizio ad una quota di circa 1900 m (h 0,50),
nei pressi di una fontana. Seguendo verso destra la strada, si raggiunge
in breve il Colletto di Laura, nel punto dove una diga minore (Diga
di Colle Laura) sbarra il bacino artificiale, e dove giunge anche la
nuova strada di servizio agli impianti, che parte anch'essa dai pressi del
Lago della Rovina ma che sfrutta il versante sinistro idrografico.
Seguita per un breve tratto la strada asfaltata, si imbocca una
diramazione sterrata sulla sinistra che porta sulle rive del grande bacino
artificiale del Chiotās (1978 m), da cui appare alla vista la cerchia
di monti che sovrasta la selvaggia conca del Brocān. Contornato il
lago, e lasciato sulla sinistra il sentiero diretto al Colle di
Fenestrelle, si sale in breve al poggio su cui sorge il nuovo Rifugio
Genova - Figari (2015 m, h
1,30), che sovrasta da un lato il bacino del Chiotās,
dall'altro il pių piccolo ma pittoresco Lago Brocān (2000 m),
contornato dalle pareti e dalle nevi perenni del selvaggio Circo del
Brocān. Bella anche la veduta sull'Altipiano
del Baus e sulla Serra
dell'Argentera. Dal rifugio si prende la mulattiera che contorna il Lago
Brocān e che risale poi i ripidi pendii prativi alle sue spalle; si
giunge cosė su di un pianoro erboso ricco di acque scorrenti (h
0,20 dal rifugio). Di qui il sentiero risale un costoncino
erboso, per affacciarsi su di un altro ripiano, dove giace un pittoresco
laghetto alimentato dalla fusione dei nevai sovrastanti. Superato il
ruscello, si risale un nuovo costone erboso con numerosi tornanti, fino a
superare un promontorio roccioso (circa 2400 m, h
1) e a risalire le vaste pietraie discendenti dal Caire
dell'Agnel (2935 m). La mulattiera raggiunge infine un terrazzo
roccioso, dove si esaurisce in mezzo ai massi (2500 m, h
1,20). Si prosegue per tracce, che conducono ad un ripido
scivolo nevoso, da attraversare orizzontalmente (attenzione!), e poi da
risalire sul lato opposto, fino all'ultimo traverso verso destra che
conduce allo stretto e roccioso intaglio del Colle della Rovina
(2724 m, h 2,15, bella vista sui laghi Chiotās e Brocān), confine di stato.
Dal Colle alcuni ripidi tornanti portano nella Vallette Escure, una
angusta valletta ricolma di giganteschi massi instabili, in cui il cammino
č indicato solo dagli ometti di pietre; con un po' di attenzione ci si
porta sulla soglia della valletta, da cui gli ometti conducono su di un
altro ripiano pių vasto, dove si procede senza percorso obbligato. Giunti
ad un praticello, dove il rio forma anche una piccola pozza, il sentiero,
qui nuovamente riconoscibile, scende decisamente nell'ampio Vallon de
Borčon, con bella vista sull'impressionante parete Ovest del Caire
de Cougourde (2892 m), fino al piccolo Lac de Sagnes (2198 m, h
4,15), da cui un'ultima discesa tra radi larici conduce al Refuge
de Cougourde (2090 m, h 4,30),
in riposante posizione di fianco al ruscello. Prendendo poi il sentiero
che si mantiene a mezzacosta sul lato sinistro idrografico del vallone, si
prosegue con qualche saliscendi verso l'imbocco del Vallon de Tre
Coulpes. Superata una zona ricca di massi, si giunge sulle rive erbose
dello splendido Lac de Tre Coulpes (2150 m, h
0,30 dal Refuge de Cougourde); proseguendo, con salita
moderata, al centro della comba, si supera un mammellone roccioso e si
arriva alla base dello stretto e ripido canale detritico che fa capo al Pas
des Ladres (2448 m), che si raggiunge con una serie di erti tornanti (h
1,30). Dal passo (bella vista sul Gelās (3143 m) e sul Vallon
de la Madone), si segue un sentiero sulla sinistra che prima sale
leggermente, e poi scende bruscamente fino ad incrociare, all'altezza
dell'ultimo tornante, la mulattiera che proviene dal Refuge
Madone de Finestre e che conduce al Colle di Finestra (2471 m, h
2). Da qui si apre la vista sulla testata dell'impervio Vallone
di Finestra, tributario del Gesso della Barra e della Conca
di Entracque; si nota anche, su di un poggio sovrastante l'ampio Piano
del Praiet, il fabbricato del Rifugio Sorėa-Ellena. Scendendo
lungo il Vallone, si incontra quasi subito una bella casermetta in
rovina,
dopo di che, lasciato su un terrazzo sulla destra il piccolo Laghetto
del Praiet (2282 m) e, pių in basso, il diroccato Ricovero Lombard,
si giunge sull'ampio pianoro erboso del Piano del Praiet (1810 m, h
3,30), da cui, prendendo un sentiero sulla destra, si risale
brevemente fino al Rifugio
Sorėa-Ellena (1840 m, h 3,40).
Bella vista sulla testata del Vallone di Finestra
e sul Monte Gelās. Dal Rifugio si segue per breve tratto la mulattiera che scende verso San
Giacomo di Entracque ma, prima di iniziare a scendere, si prende un
sentiero che si stacca sulla sinistra e si inerpica sui pendii erbosi del Vallone
di Fenestrelle. Con una lunghissima serie di tornanti, il sentiero
tocca un ripiano con un pittoresco laghetto (in cui si specchiano le cime
innevate del Gruppo del Gelās, 2400 m), dopo il quale si raggiunge
in breve il Colle di Fenestrelle (2463 m, h
2). Discesi dall'altra parte, si supera una casermetta e si
raggiunge un altro minuscolo laghetto, da dove la vista si apre anche
sull'imponente Serra dell'Argentera (3297 m), che comprende le
vette pių elevate delle Alpi Marittime. Scendendo attraverso prati e
piccole pietraie, si tocca la sponda del Bacino del Chiotās, sulla
carrareccia giā percorsa all'andata a poca distanza dal Rifugio
Genova-Figari (h 3). Seguendo a
ritroso il percorso di accesso al rifugio, si ritorna sulle sponde del Lago
della Rovina (1535 m, h 4). |
Tempo totale |
h
14 circa |
Difficoltā |
E,
a parte il tratto Rif. Genova - Ref. de Cougourde EE |
Dislivello |
circa
2300 m |
Ultimo sopralluogo |
luglio
'98 (dal Lago della Rovina al Rif. Sorėa-Ellena) |
Commenti |
Periodo consigliato: luglio -
metā settembre
Itinerario molto bello e vario,
ma piuttosto faticoso e lungo (sono necessari almeno tre giorni);
attenzione, durante lo scavalcamento del Colle della Rovina, alle lingue
di neve sul versante italiano e all'orientamento su quello francese.
L'intero percorso si svolge nei Parchi Naturali dell'Argentera e del
Mercantour.
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