PREPOSIZIONI


PREPOSIZIONI SEMPLICI
Le preposizioni semplici del siciliano sono meno numerose di quelle italiane. All'elenco italiano ' di a da in con su per tra fra', risponde il siciliano 'ri a in cu supra pi'.
Procediamo con ordine. Similmente allo spagnolo il siciliano non distingue 'di' e 'da', e li rende con la medesima preposizione 'ri'. 'Da Monreale fino a qua' si dice 'Ri Morreali insinu a '; 'di chi è la macchina si dice 'ri cue è a machina?' Inoltre la preposizione 'ri' tende a ridursi a " 'i " quando tra due vocali (come in sardo). Per esempio, risponendo alla domanda sulla macchina, si direbbe: 'è a machina 'i Totò' (E' la macchina di Salvatore). In questo caso scrivo l'apostrofo prima della i per indicare che è caduta una lettera.
La preposizione 'a' ha come caratteristica che causa sempre il raddoppiamento della consonante che segue. 'A me' si dice 'A mia' (pronunciato ammìa), 'vado a correre' si dice 'vaiu a curriri' (accurriri). Come negli altri casi  non indico graficamente il raddoppiamento per non appesantire il testo, è però bene ricordarsi di pronunciarlo correttamente.
La preposizione 'in' in realtà non appare mai in qualità di preposizione semplice; al suo posto si preferisce l'articolata, anche dove in italiano non ce ne sarebbe bisogno. Quindi le preposizioni sono n'u, n'a, n'i (nel, nella, nei). Esempi: n'a machina (in macchina), n'u lietto (a letto). Quelle poche volte in cui si una la preposizione semplice, la si pronuncia quasi senza i: 'n silìenziu (in silenzio).
La preposizione 'cu' (con) si comporta in modo ambiguo dal punto di vista fonetico: da una parte fa raddoppiare la consonante che la segue (come se fosse 'cun'), dall'altra la enne non appare mai, neanche davanti a vocale, dove invece si ha l'elisione della 'u'. Esempio: cu mia (cummìa, con me), c'un picciriddu (con un bambino), cu cue? (cuccùe, con chi?).
La preposizione 'pi' segue le orme di 'cu': davanti a consonante la fa raddoppiare, davanti a vocale perde la 'i'. Pi  mia (pimmìa, per me), p'u picciriddu (per il bambino), pi faùre (piffaùre, per favore).
Tutte queste preposizioni hanno significato e usi uguali all'italiano, tranne qualche piccola eccezione dovuta a casi specifici.
La preposizione 'su' si traduce 'supra'. Molto usata è anche la variante 'in capu'.
Le preposizioni italiane 'tra, fra' in siciliano sono locuzione prepositive:  tra si traduce 'in mìenzu' (in mezzo).

PREPOSIZIONI ARTICOLATE
Ecco una tabella con le prepozioni articolate siciliane.
 
u a i
ri r'u r'a r'i
a o a i (pronunciato tra i ed e)
in n'u n'a n'i
cu c'u c'a ch'i
supra supra u (in capu o) supra a (in capu a) supra i (in capu i)
pi p'u p'a p'i

L'uso si discosta poco da quello dell'italiano, se non per pochi casi, ma elencarli tutti sarebbe troppo lungo e appesantirebbe il lavoro.

 


Vai a:

Holmpage - Idiozie - Dialetto - Lingue - Vignette

 Scrivimi
  by Staghirru Corporation (c) 1900, 1901


Free hit counter