LESSICO MARXIANO
Concezione materialistica della storia
da Cioffi.., Corso di filosofia.., cit., p. 197 sgg.
Comunemente designata con il termine "materialismo storico" (termine entrato in uso negli ultimi anni della vita di Engels), è l’interpretazione della storia elaborata da Marx e da Engels a partire dall’Ideologia tedesca. Secondo questa concezioneche sa propone al tempo stesso come teoria interpretativa dello sviluppo della società, come base per una trasformazione rivoluzionaria di essa e come principio metodologico storiografico ogni epoca storica e ogni formazione sociale si definiscono sulla base delle condizioni sotto cui ha luogo la produzione della vita materiale, definite come rapporto tra Forze produttive (vedi) e Rapporti di produzione (vedi). Sono questi i fattori che condizionano le forme giuridiche, politiche e culturali di ogni società (vedi Struttura/sovrastruttura).
Feticismo
Fetischismus
Il feticismo, nell’antropologia religiosa, è l’attribuzione di potere divino e magico a oggetti. Marx, nel primo libro del Capitale, indica con feticismo il fenomeno per cui la merce appare come qualcosa che ha valore in se stessa, restando occultati i rapporti di produzione che ne determinano l’esistenza di valore. Come "feticcio", la merce esprime in se stessa il carattere "rovesciato" del mondo capitalistico, in cui i rapporti fra le persone sono trasformati in rapporti fra cose (reificazione) e come tali appaiono alla coscienza (vedi Ideologia).
Forze produttive
Produktivkràfte
Sono i fattori che intervengono nel processo di produzione e comprendono sia i mezzi di produzione in senso stretto (strumenti, macchinari) sia la scienza, la tecnologia, l’organizzazione del lavoro, e in generale tutte le forme di sapere sociale che operano nella produzione della ricchezza.
Ideologia
Coniato alla fine dei Settecento da Destutt de Tracy per indicare la "scienza delle idee", il termine ha assunto in età napoleonica, nella polemica contro gli idéologues, la valenza negativa di "concezione astratta e arbitraria". Anche da Marx il termine è assunto nell’accezione "negativa": esso indica tutte le costruzioni teoriche (filosofiche, morali, giuridiche, religiose) che, occultando il nesso tra le forme del pensiero e le condizioni storiche in cui esse si danno, producono una falsa universalizzazione di contenuti storici determinati. La produzione ideologica è da Marx ricondotta alla divisione del lavoro manuale da quella intellettuale (illusione di autonomia della coscienza) e concepita come mistificazione, "vestito di idee" (Ideenkleid) funzionale a interessi di classe (l’esempio più caratteristico è
quello dei concetti di "libertà" e "uguaglianza" formulati dal pensiero borghese). In tal senso, l’ideologia è strumento e forma di dominio. Connesso, ma non coincidente, con il concetto di ideologia è quello di "falsa coscienza": questa è la condizione di una coscienza ìnconsapevole della propria storicità e delle motivazioni dei propri contenuti e del proprio agire, dunque la condizione di una visione distorta e "rovesciata" del mondo (vedi Feticismo); l’ideologia può essere invece pensata come la cristallizzazione in teorie e sistemi di valori, elaborati dal ceto intellettuale, di tale mancanza di consapevolezza.
E bene sottolineare che il concetto di ideologia, nel lessico politico, è prevalentemente inteso in modo diverso da quello marxiano, intendendosi (v.ideologia, con accezione neutra, come ogni insieme di idee e di valori prodotto e condiviso nella sfera politica.
Produktionsweise
Marx elabora il concetto di modo di produzione quale strumento analitico per indagare le forme storicamente assunte dall’attività produttiva. Il concetto di modo di produzione definisce dunque un determinato rapporto tra le Forze produttive (vedi) e i Rapporti di produzione (vedi). Marx distingue tra modo di produzione asiatico, antico, feudale e borghese capitalistico. Quest’ultimo è caratterizzato da: separazione fra lavoratore e mezzi di produzione; monopolio dei mezzi di produzione da parte della classe capitalistica; trasformazione della forza-lavoro in merce, con libera disponibilità da parte dei salariati di vendere tale merce; concentrazione della produzione; finalizzazione dell’attività produttiva alla valorizzazione del capitale e ai valori di scambio.