LA
PROPAGANDA FASCISTA
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I Canti Fascisti
Il
mito della grande guerra perpetuò in tutti gli aspetti della militarizzazione
della politica attuata dal fascismo. Anche i canti fascisti erano in gran
parte eredità dei canti di guerra, adatti all’esperienza squadrista, che a
sua volta produsse altri canti, tutti composti sul registro della santità
della guerra e della sacralità della patria, sull’entusiasmo per l’azione e
il disprezzo della morte, sulla morale dei buoni sentimenti, sull’etica
civica della patria e della famiglia, sull’odio per il nemico e il mito della
“rivoluzione italiana”: <<Un
bacio in fronte, o cara mamma Fra
le coorti dei novelli fanti
Mancar
non deve la verde fiamma, ch’è la
promessa dell’avvenir! Educherem
la mente, il braccio e il cuore Per
esser degni della nuova Italia, Per esser
degni di parlar d’amore, E amore
ai nostri figli d’insegrar>>. Gravelli, I canti della Rivoluzione, Roma 1928. |
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