il fascino della Vecchia Chioderia in val Sanagra
Si allevano trote, si pescano, si cucinano e si possono anche consumare sul posto. Stretto in fondo alla gola del fiume Sanagra, il vivaio di Giuseppe e Francesca Cantoni offre direttamente al pubblico i propri prodotti. Con il prezioso aiuto dei cinque figli la coppia gestisce infatti da oltre dieci anni l'agriturismo La Vecchia Chioderia che basa la propria attività principale sull' allevamento di trote. Ci si arriva da Grandola ed Uniti, in località Codogna, lungo la valle che da Menaggio porta in Svizzera.
Segnalata sulle più importanti guide gastronomiche della Lombardia, sulle guide agrituristiche e turistiche internazionali, oltre che accessibile via internet, l'azienda agricola della famiglia Cantoni propone all'uomo moderno un'intrattenimento alternativo: un mangiare sano e curato con i prodotti freschi della fattoria, passeggiate all'aria aperta e la curiosità dell'allevamento ittico. . .
"Una volta proponevamo anche la pesca sportiva nel nostro vivaio ma poi questa attività ci ha procurato problemi all'equilibrio dell'allevamento così abbiamo dovuto rinunciare - spiega la signora Francesca - e ora facciamo pescare solo qualche bambino, tanto per gioco, ma non più il grande pubblico".
Giuseppe è originario della Valtellina e oltre ad occuparsi dei suoi piccoli Avanotti, cuccioli di trota che fa arrivare direttamente dal Trentino, integra l'attività agricola con la passione per gli insaccati e le carni secche tipiche della sua terra: bresaole e slinzighe. La moglie Francesca si dedica invece alla cucina.
Entrambi sono soddisfatti della loro scelta di vita anche se richiede molti sacrifici: "È un lavoro duro e molto impegnativo che va svolto con grande passione". Allevare trote non è infatti così facile come sembrerebbe. Ci spiegano i Cantoni che questi animali sono molto delicati e bisogna dedicare loro una attenzione costante. Verificare in continuazione che sussistano la giusta pressione dell'acqua, una corretta ossigenazione e un nutrimento sufficiente, ma l'elemento essenziale di un buon allevamento è dato dalla natura stessa dell'acqua che deve essere sana e pulita. La Vecchia Chioderia garantisce la qualità D.O.C del fiume Sanagra di cui si serve.
Le 14 vasche del vivaio sfruttano infatti le qualità salutistiche del torrente locale per mantenere al punto giusto il fragile equilibrio ambientale dei piccoli ospiti. Fin dal medioevo in quello stesso punto sorgeva un mulino, poi durante la seconda guerra mondiale la struttura era stata adibita a chioderia (fabbrica di chiodi) e infine trasformata in allevamento di pesci, poi caduto in disuso. I Cantoni hanno rilevato il vivaio una decina di anni fa ripristinandolo e riattivandolo industrialmente: la produzione attualmente si aggira sui 300 mila esemplari annui. Hanno poi ampliato l'attività ittica con la ristorazione, la pastorizia, l'insaccatura e l'offerta al pubblico di servizi turistici integrati.
Le trote si possono consumare sul posto, cucinate dalla mano esperta di Francesca, ma si possono anche comprare fresche o affumicate, infisse su legni aromatici di cedro e di ginepro, insieme agli altri prodotti della fattoria: uova, polli, conigli, miele, salumi e slinzighe.
La vendita avviene tutti i giorni e conseguentemente anche il ristorante rimane aperto tutti i giorni, in estate sia a mezzogiorno sia alla sera, sabato e domenica compresi. Il menù tipico ormai consolidato in cui si è specializzata la casa in tanti anni di gestione, consiste nella preparazione di antipasti misti, spaghetti al filetto di trota affumicato, polenta concia o al coniglio o cingliale, trote in vari modi e per finire non manca la torta ai pinoli con grappa ai mirtilli (sempre di produzione artigianale). Il tutto ad un prezzo medio, con le bevande, di circa 40 000 lire.
Quattro camere doppie sono anche disponibili per il pernottamento.
Ad un solo chilometro di distanza c'è un maneggio dove è possibile, prenotando in anticipo, prendere i cavalli per passeggiate nei boschi. A piedi invece le vicine valli Sanagra e Cavargna offrono scenari corroboranti, insieme alla mitica radura del Rogolone, quercia ultracentenaria di grande effetto scenografico. Da qui si può anche partire per una facile escursione al vicino Rifugio Menaggio (1400 mt) che gode di una vista incommensurabile sul lago, e scalare le vette del M. Grona e del Bregagno. Non lontane la riserva naturale Lago di Piano e la cittadina di Porlezza lungo le rive nordorientali del Ceresio.
Info. La Vecchia Chioderia: 0344-30152
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broletto n.58 est.1999