Russell non prende sul serio la minaccia
di rapimento
13 marzo 2001
News.com.au - AP - La
star del film "Il Gladiatore" Russell Crowe dice che l'FBI ha preso
la minaccia di rapimento nei suoi confronti molto piu' seriamente di
quanto non faccia lui. L'attore australiano di origini neozelandesi
ha anche scherzato sul fatto che poi i rapitori sarebbero disposti di
pagare di tasca loro pur di toglierselo di torno, una volta che lo avrebbero
conosciuto meglio.
"Non credo che questi tipi hanno riflettuto bene,"
ha detto Crowe, 36 anni, ai giornalisti durante l'annuale pranzo per
i candidati all'Oscar. "Francamente, se dovessero passare molto tempo
con me in stanza piccola... uno di loro potrebbe finire dicendo: sentite,
fate girare il cappello, e per qualche centinaio di dollari ve lo potete
riprendere!"
La settimana scorsa l'FBI aveva confermato che stava
indagando sul un possibile complotto per rapire Crowe, che ha una nomination
all'Oscar quale miglior attore protagonista. "Probabilmente io prendo
la situazione meno seriamente di quanto facciano loro," ha detto oggi
Crowe. Secondo quanto riportato dal programma televisivo "Entertainment
Tonight", Crowe avrebbe presenziato alla cerimonia dei Golden Globes
del 21 gennaio scorso scortato da due agenti dell'FBI in smoking. Sembra
sia stato anche protetto alla prima londinese del suo ultimo film, "Proof
of Life" (Rapimento e Riscatto), dove recita nella parte di un negoziatore
di riscatti che tenta di liberare un uomo rapito da guerriglieri sudamericani.
Crowe, che gia' l'anno scorso aveva avuto una nomination
all'Oscar per il film "The
Insider", ritornera' il giorno 25 marzo prossimo
alla serata degli Oscar sperando in un riconoscimento per la sua interpretazione
dell'eroico generale romano che aveva giurato di vendicare la sua famiglia
assassinata dopo essere stato ridotto in schiavitu' nel film "Gladiator".
traduzione del webmaster
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