Russell Crowe - traduzioni

Intervista a Russell Crowe al Rove Live Show febbraio 2001

la traduzione e i commenti sono a cura di Luisa luisacaron@easyclick.it

il testo e' stato trascritto e tradotto dai video del sito Tofogsworld. (nota del webmaster: alla data in cui creo questa pagina, 03/08/2001, i video non sembrano piu' essere disponibili sul predetto sito.)

PARTE 1

Presentazione: Russell Crowe
boato del pubblico
Rove: ciao, è un piacere vederti. Accomodati. (si stringono la mano e si siedono).
Oohh, i ragazzi ti amano (riferendosi al casino scatenato dal pubblico all'ingresso di Russ)
Russ: 'sera, 'sera, (si passa la mano tra i capelli...) 'sera gente.
Rove: Come mai ? Tutti sono così eccitati: c'è Russell Crowe !!
Russ: Be' qualcuno deve aver sparso dell'incenso nell'aria o qualcosa del genere....
Rove: Già, tanto per tenerli un po' eccitati prima del concerto. Ora, prima di andare avanti: 30 Odd Foot of Grunts, il nome dalla band, cosa diavolo vuol dire?
Russ (accarezzandosi la barba): be', lo scopo per cui l'abbiamo chiamata in quel modo era perché [pensavamo che] il nome della band non dovesse avere alcun significato e che, alla fine, con il tempo, la musica dovesse diventare il significato stesso del nome. Comunque ho sentito molta gente inventarsi delle cose nel corso degli anni. Una, che è molto interessante, era che significasse "gli ultimi 45 secondi dell'atto sessuale"...
Rove ride, Russ lancia una sguardo MOLTO significativo al pubblico, che ride divertito.
Rove (con aria incredula): può durare 45 secondi?
Russ: gli ultimi 45 secondi...
Rove: ah, ok
Russ: be', per te, l'intera "operazione".....
Rove: sì, 20 buoni secondi nella migliore delle ipotesi...
Russ ridacchia (fine prima parte)

PARTE 2: continua il discorso sul nome della band.

Russ: Già, ma in realtà viene da un foglio di ADR. ADR significa Analog Dialog Replacement. Nei film, quando fai una cosa, sai, magari un aereo ti passa sopra, quindi si torna in uno studio e si rifa lo stesso dialogo su un nastro pulito. Stavo facendo un film, intitolato 'Virtuosity', con Denzel Washington, e la pellicola cinematografica è ancora misurata in piedi (feet) così avevo sul foglio di ADR: "tra 5, 5-8 e 5-8-8" in questa scena di combattimento: 30 odd foot of grunts.
Rove: ok
Russ: e ho detto (sorrisetto): "ehi, è piuttosto scoppiettante; ha un suono squillante" (risatine)
Rove: ecco qua
Russ: sai, solo per me, suppongo (ridacchia). La band era d'accordo e quindi è per questo che si chiama così.
Rove: bene
Russ: benissimo
Rove: sono contento che l'abbiamo chiarito
Russ: di' quella parola di nuovo
(qui inizia uno scherzo sulla pronuncia della parola CLARITY: Russ corregge Rove per l'accento, che è australiano, Russ invece la pronuncia con il corretto accento britannico, da Oxford potrei dire. E noi sappiamo quanto l'UOMO sia camaleontico anche negli accenti: in 'Gladiator' ha usato appunto l'accento britannico o, come lo chiama lui, della Royal Shakespeare Company dopo aver bevuto due pinte di birra).
Rove: Ovviamente tutti ti conoscono per il tuo lavoro di attore. Hai iniziato prima a recitare o hai iniziato prima con la musica?
Russ: entrambe le cose nello stesso momento. Ho fatto la mia prima trasmissione televisiva quando avevo sei anni.
Rove: cos'era?
Russ: era Spyforce. Facevo una comparsa in un episodio con Jack Thompson e poi, sai, 23 anni dopo lui ha recitato il ruolo di mio padre in un film (Sum of Us), il che è una sorta di circolo cosmico piuttosto forte.
Rove: già
Russ: ma ho anche ricevuto una chitarra quello stesso anno, perciò fare spettacolo, o essere un cantante, o qualsiasi altra cosa, era sempre stato lì, c'è solo voluto un po' di tempo per scoprire quale fosse il mezzo espressivo. (fine seconda parte)

PARTE 3: continua il discorso su musica/recitazione

Rove: e come è adesso riuscire a destreggiarsi tra le due cose, con la tua carriera musicale che sta andando molto bene e ovviamente la tua carriera di attore che sta andando veramente forte?
Russ: il lavoro diurno. (Russ lo chiama day job, che ha quasi un significato di "part time", non di un vero lavoro)
Rove: lavoro diurno ?!
Russ: come lo chiamo io (sorrisetto ironico)
Rove (con aria incredula): recitare è il lavoro diurno ?!
Russ: sì, lavoro diurno, è così che lo chiamo io. Ehm, è difficile mettere insieme le due cose, voglio dire, il lavoro diurno ha una tabella di marcia estremamente impegnativa e noi ci dobbiamo adattare, ma penso che in realtà sia un bene per noi perché, una volta che ci rivediamo dopo un lungo periodo, moriamo davvero dalla voglia di suonare insieme. E sembra aumentare l'energia e la concentrazione ogni volta che ci riuniamo.
Rove: ora, perché chiami recitare "il lavoro diurno"? Se è una parte così intensa della tua vita, tu lo vedi ancora solo come il "lavoro diurno"?
Russ: be', devi metterlo in una sorta di prospettiva
Rove: è Hollywood Russ !!!
Russ: sì, ma devi metterlo in prospettiva. Sai, non devi farti trascinare in tutte quelle aspettative che le altre persone hanno di questo lavoro. Quindi io, nel mio cervello, sai, in un modo sostanzialmente ironico, gli do un'etichetta impertinente, in questo modo non sento così tanto la pressione.
Rove: e com'è adesso? Specialmente, voglio dire, avere iniziato qui in Australia e ora essere uno dei più grandi attori di Hollywood. Adesso hai tutti che ti adulano. Com'è? (fine terza parte)

 

Piccola considerazione della traduttrice: mi sembra che quest'ultima risposta di Russell ponga fine a tutto il cicaleccio di questi ultimi giorni in messaggeria su Hollywood e sul rapporto del nostro uomo nei suoi confronti. Dimostra intelligenza, rispetto per ciò che ha raggiunto e umiltà (tutte qualità che noi gli abbiamo sempre riconosciuto e che ce lo rendono UNICO)

PARTE 4: continua il discorso su Hollywood, ed è veramente interessante sapere cosa Russ DAVVERO pensi della "fabbrica dei sogni"

Rove (continuando la domanda precedente): deve essere divertentissimo!!! Deve essere grandioso....
Russ ride, in quel modo meraviglioso che ha lui, poi, tornando serio, risponde: be' hai la possibilità di lavorare con le persone che sono in un certo senso al livello più alto della forma d'arte e questo è veramente l'obiettivo per me. Sai, questo era l'obiettivo fin dall'inizio.
Sai, ho alcuni ottimi amici lì. Ma, sai, Hollywood, o Los Angeles, o il mondo del cinema in generale, è come una cipolla: quando ci vai la prima volta incontri un livello di persone e poi ti accorgi che c'è un altro livello di persone e poi un altro livello e un altro livello e continui a togliere gli strati. Sai, di tutte quelle stupidaggini su Hollywood, tutta quella promozione esagerata e tutte quelle stronzate che ci girano intorno, l'aspetto fondamentale è che i più grandi creatori di film del mondo sono là, si riuniscono là, per poter entrare nella fase di pre-produzione e sviluppo dei film che intendono fare e quella è la cosa che interessa a me. Quello che è realmente Hollywood in termini di creazione di un film è del tutto diverso da Hollywood in termini di macchina dei sogni che la gente insegue. Sai, è un business molto semplice una volta che sei dentro, ma quello è il trucco: entrarci.
Rove: quindi tu non considereresti mai l'idea di trasferirti lì a tempo pieno, nonostante la grande quantità di lavoro che stai facendo? (fine quarta parte)

PARTE 5: 

Rove (continuazione domanda precedente: ... l'idea di trasferirti...): a L.A.?
Russ: no...no
Rove: no? perché no?
Russ: l'unica possibile cosa che mi farebbe trasferire a Los Angeles sarebbe ... (pausa di riflessione, poi, in tono molto serio e meditato) l'amore, probabilmente (mormorio tra il pubblico...). Quella sarebbe l'unica cosa che considererei.
Rove (con sguardo indagatore): è quasi successo? è quasi successo? Ti sei quasi innamorato e trasferito?
Russ: Ehm, vedremo cosa succede. Voglio dire, la vita è di gran lunga più complicata delle cose che leggete sulle riviste, ragazzi (sorride e il pubblico ride)
Rove: ok, ora questo apre un'altra strada perché io ho letto alcune scemenze su dite. Una delle mie preferite penso fosse quando tu e Meg eravate in città intorno a Natale, e penso fosse semplicemente un periodo di vacanza, e c'era una foto sgranata di voi due e tu stavi indicando qualcosa dall'hotel a Darling Harbour o qualcosa del genere ed era vicino alla scritta "proprietà immobiliari"
Russ (sorridendo): già
Rove: quindi tutti a dire: "guarda hanno una tenuta insieme, stanno per sposarsi" (risate)
Russ: be', lei non è venuta giù a Natale, sai. Entrambi abbiamo vite molto intense, sai. Non intendo essere irrispettoso riguardo a questo, ma il fatto è che non ho 20 anni, ne ho 36, e ci sono molte cose stabilite nella mia vita che ho bisogno di fare per la mia salute mentale. Una di esse è passare più tempo che posso in Australia ogni anno e il periodo di Natale è davvero importante per me ed è davvero importante per la mia famiglia, i miei amici. E lei ha questo stesso tipo di cosa, sai. Quindi, sai, mi rattrista veramente molto averla persa come compagna, ma non ho perso la sua amicizia.
Rove: questo è bello (fine quinta parte)

 

(nota della traduttrice: E così sappiamo VERAMENTE come è andata con Meg: alla faccia di tutti i maligni che dicevano che era un bastardo etc. etc. E' invece un gentiluomo, sensibile, dolce e maturo che sa come funziona la vita)

PARTE 6:

Rove: ma tu ti diverti ancora o, immagino più facilmente, ti arrabbi, quando leggi cose su di te che non sono vere? Perché io ho letto roba del tipo che addirittura riferiva cosa avevi comprato quel giorno nella latteria locale o cose del genere.
Russ: be' devi conservare un certo senso dell'umorismo riguardo a questo. Se non mantieni il senso dell'umorismo, se la prendi troppo sul serio, allora stai realmente al loro gioco e fai quello che questi parassiti vogliono, cioè arrabbiarti per qualcosa di così ridicolo.
Ma, allo stesso tempo, se sei una persona sensibile, e io mi metterei in questa categoria, benché, secondo i giornali io non lo sarei (sorride e il pubblico ride), ma non potrei assolutamente fare il lavoro che faccio se non lo fossi, quindi ogni malignità fa male, tutto ferisce. Ma devi semplicemente parare il colpo e lasciare che quella rabbia si trasformi in divertimento. Non è proprio rabbia, è più che altro stanchezza in realtà, e mi dico cose tipo: "oh, davvero? Ho fatto questo? ah ah" (allargando le braccia e alzando gli occhi al cielo con un gesto di rassegnazione).
Ma voglio dire, la cosa incredibile della stampa di questo paese è che citano queste persone che diventano "esperti" della band, voglio dire, c'è questo tizio adesso, questo tipo che continuano a citare, che si chiama Sean Brennan, ok? Nessuno nella band sa chi sia Sean Brennan e ora, sull'ultimo numero di Life, sembra che sia citato come l'ex chitarrista dei 30 Odd Foot of Grunts e noi eravamo lì a chiederci (fine sesta parte)

PARTE 7:

"oddio, quando è stato? in che periodo della band è successo?" (risatine)
Quindi sono solo grandissime stronzate. Sai, quello che mi piacerebbe fare è, legalmente, dire a ..., sai, non ho idea di chi o cosa diavolo ... (risate) ... a queste persone che fanno questo: "be', fatemi vedere Sean Brennan, provatelo, sostenete le vostre verità, (guardando dritto in camera) voi ballisti figli di puttana" (sorrisetto maligno rivolto alla telecamera, boato di approvazione di Rove e del pubblico)
Rove: ti sei mai divertito con loro? hai mai provato a fare qualcosa solo per vedere se ci cascavano, come andare in giro apposta con le scarpe da clown o qualcosa del genere, tanto per farli diventare matti?
Russ: non so se qualcuno qui guarda quel genere di cose, ma potreste aver notato che c'è stato un periodo di tempo in cui, in ogni mia foto, avevo addosso la stessa camicia (risatine) ok? Era questa specie di camicia blu, rossa e bianca, come si chiama? be', era una camicia sportiva. E tutte le volte che ero in una città senza sapere chi ci fosse dietro la porta, mi mettevo quella camicia perché, in un certo senso, mi immaginavo che, qualsiasi cosa dicesse la didascalia sotto la foto, se diceva che ero a Roma, Parigi, Londra, New York, qualsiasi altra cosa, se avevo addosso la stessa camicia, la maggioranza della gente avrebbe detto (fingendo di guardare una foto): "Ah, stronzate!" (e il tono con cui lo dice fa letteralmente morire... infatti gran risata dal pubblico) "Non è la stessa camicia che aveva l'altro giorno?" (le risate aumentano sempre di più e Russ, con il suo consumato talento di attore, mette su un'espressione da piegarsi in due) "Andiamo, deve avere più di una camicia, voglio dire, questo Crowe..."
Rove (stando al gioco e imitando una voce di donna): "questo Crowe..."
Russ: "Deve avere più di una camicia!"
Rove: "Be', certamente"
Russ: perciò, questo era un tipo di cose che facevo, ma poi mi sono stufato e quindi ho smesso di farlo. (fine settima parte)

PARTE 8:

Rove: voglio farti le mie congratulazioni per l'album: Bastard Life or Clarity (ricomincia lo scherzo su CLARITY). L'avete registrato a Austin, Texas.
Russ: sì
Rove: c'era una ragione particolare per cui l'avete fatto in Texas?
Russ: sì. E' una grande città dal punto di vista musicale e la gente è musicale. E noi volevamo andare in un posto dove potessimo suonare dal vivo e registrare su un piano di equità e dove la gente ascoltasse la musica, che piacesse oppure no, senza però quell'atteggiamento, sai:"alzate gli occhi al cielo, arriva il gruppo di Crowe, di nuovo quella stronzata dell'hobby"
Rove: ti capita di incontrare questo atteggiamento?
Russ: tutte le volte. Ed è sempre da parte di persone che non hanno mai sentito la musica.
Rove: perché, posso capire che, qualche volta, persone per esempio del mondo del calcio o cose simili che si mettono a fare musica, devono affrontare tutto questo. Ma tu sei un attore nominato all'oscar, voglio dire, andiamo, sono sicuro che c'è un po' più di credito.
Russ: la gente dovrebbe avere l'atteggiamento che, se questa è solo un'altra espressione di creatività, almeno si dovrebbe ascoltare di cosa si tratta, sai, perché io metto nella musica la stessa quantità di energia e di impegno che metto nella recitazione. Non c'è nessuna differenza per me da quel punto di vista, è solo un'altra espressione creativa.
Rove: ora, cosa ci puoi dire di Russ Le Roq? Dicci qualcosa di Russ le Roq (fine ottava parte)

PARTE 9:

Continua il discorso su Russ Le Roq

Russ: il primo paio di dischi che ho fatto, mia madre mi ha chiesto, quando avevo circa 18 anni, mi ha detto: "la famiglia è un po' infastidita che tu abbia fatto i tuoi primi dischi sotto un nome diverso, sai". E io le ho detto (ridendo): "ma ha sentito i dischi?" (risata generale) "sicuramente farò meglio di così"
Rove: ne hanno qualcuno? hanno qualcuno dei dischi?
Russ: chi?
Rove: i tuoi genitori. Hanno qualcuno degli album di Russ Le Roq?
Russ: Ehm... probabilmente; conoscendo mia madre, voglio dire, tiene praticamente tutto. Ma sai, penso che in questo lavoro, Rove, sia sempre meglio guardare avanti (risate)
Rove: ahh, allora non vuoi che io guardi questo (si china e tira fuori da sotto la poltrona un 45 giri di Russ Le Roq)
Russ (ride): bastardo (risata dal pubblico) Yuhu
La telecamera inquadra stretto la copertina e Rove indica la foto di Russ insieme agli altri 3 del gruppo
Rove: sei tu questo? Sei tu?
Russ: sì, sono io
Rove: Russ Le Roq and the Romantics
Russ: be', quella è stata una loro scelta. Avevo 3 tizi bruttissimi che suonavano con me all'epoca e ho detto loro: "come volete chiamarvi, ragazzi?" e loro hanno detto "Romantics" e io ho detto: "diavolo, dateci un taglio" (e il modo in cui lo dice è talmente ridicolo che tutti scoppiano a ridere), ma è stata una loro scelta. Sì, quello è un disco terribile, non mettetelo su.
Rove: l'abbiamo preso da e-bay (il sito delle aste) e vale 250$, questo piccolo singolo da solo.
Russ (guardando in camera): in questo caso ne ho moltissimi!!! (risate)
Rove: Ok, voi ragazzi tornerete più tardi per cantare con tutta la band, farete il singolo Things Have Got to Change
Russ: Things Have Got to Change
Rove: ovviamente dall'album (fine nona parte)

PARTE 10:

Bastard Life or Clarity (nuovamente lo scherzo sulla pronuncia). Ringraziamo Russell Crowe. Grazie mille (si stringono la mano). Torneremo subito con Rove Live Show dopo il break.
Dopo il break Rove presenta la canzone e nella part 11 c'è la registrazione del brano dal vivo.

THE END

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