Virtuosity - Virtuality (1995)

Un serial killer simulato in una realta' virtuale riesce a trasferirsi nel mondo reale...

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Titolo originale:  Virtuosity
Nazione:  Usa
Anno:  1995
Genere:  Fantascienza/Thriller
Durata:  106
Regia:  Brett Leonard
Sceneggiatura: Eric Bernt
Musiche: musicisti vari (brani originali)
Fotografia: Gale Tattersall
Montaggio: Rob Kobrin; B. J. Sears
Scenografia: Jay Hart
Costumi: Francine Jamison-Tanchuck
Produttore: Gary Lucchesi
Sito ufficiale: 
Cast: Denzel Washington (Tenente Parker Barnes)
Kelly Lynch (Dott.ssa Madison Carter)
Russell Crowe (SID 6.7)
Stephen Spinella (Dr. Darrel Lindenmeyer)
William Forsythe (William Cochran)
Louise Fletcher (Commissario Elizabeth Deane)
William Fichtner (Wallace)
Costas Mandylor (John Donovan)
Kevin J. O'Connor (Clyde Reilly)
Kaley Cuoco (Karin)
Christoper Murray (Matthew Grimes)
Heidi Schanz (Sheila 3.2)
Traci Lords (cantante Media Zone)
Produzione: Paramount Pictures (USA)
Distribuzione: UIP
Prima italiana: (cinema)
Virtuosity

la trama

SID 6.7, una simulazione di serial killer la cui personalita' e' composto da centinaia di profili psicologici  di serial killer esistiti nella realta', viene usato nell'ambito di una realta' virtuale per addestrare agenti di polizia. Il programma di addestramento viene sperimentato da Parker Barnes, gia' tenente di polizia, ora in carcere per l'omicidio di Matthew Grimes, lo psicopatico che gli aveva ucciso moglie e figlia. Quando SID 6.7 riesce a uscire dalla simulazione ed entra nel mondo reale, gli viene messo alle calcagna proprio Barnes, coadiuvato dalla Dottoressa Madison Carter. Sulla scia degli omicidi commessi da SID 6.7 Barnes e Carter riescono a mettere SID con le spalle al muro, ma lui, come ultima risorsa, rapisce la figlia della Dottoressa Carter...

 

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Le immagini, ad eccezione della locandina, sono tratte da http://www.crowegraphics.net/
18/11/2002 - da La Stampa.web - ecco cosa dice Denzel Washington del suo Oscar:   

[...]Torniamo un attimo indietro, alla notte dell´Oscar. Come la ricorda?
«Ero piuttosto calmo, pensavo che anche questa volta mi sarebbe sfuggito. Quando hanno letto il mio nome, mia moglie mi ha quasi rotto il collo e solo a quel punto ho capito che sarebbe stato più saggio se avessi preparato un discorso».
Dove lo tiene l´Oscar?
«Me lo porto sempre dietro, gli chiedo in continuazione chi è il più bravo e l´ho addestrato a rispondere: Denzel! Ogni tanto dice Russell e allora gli do´ una sberla. Scherzo, Russell Crowe mi ha sempre molto incoraggiato. E l´Oscar lo tengo in salotto».

leggi l'articolo di di Bruce Kirkland dal Toronto Sun del 2 agosto 1995: "Russell, uno che non urla" a riguardo di questo film

 

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