Percorsi di Fede

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Lo Spirito Santo

terza Persona della SS. Trinità 

Nel 1968, a Uppsala, durante un incontro del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CMC), il metropolita Ignatios di Latakia (4 Aprile 1920-5 Dicembre 2012) sottolineò con parole mirabili l'importanza dello Spirito Santo nella vita della Chiesa.

«Senza lo Spirito Santo: Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il Vangelo è lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l'autorità una dominazione, la missione una propaganda, il culto un'evocazione e l'agire cristiano una morale da schiavi. Ma in lui: il cosmo si solleva e geme nelle doglie del Regno, il Cristo risuscitato è presente, il Vangelo è potenza di vita, la Chiesa diventa comunione trinitaria, l'autorità è servizio liberatore, la missione è Pentecoste, la liturgia è memoriale e anticipazione, l'agire umano è deificato». 

Fonte: Rapport d’Uppsal 4-20 Luglio 1968, Conseil oecuménique des Eglises, "Io faccio nuove tutte le cose" Genève 1969, p. 297

 

«Dallo Spirito l'anticipata conoscenza delle cose future, l'approfondimento dei misteri, la percezione delle cose occulte, le distribuzioni dei doni, la familiarità delle cose del cielo, il tripudio con gli angeli e i santi. Da lui la gioia eterna, da lui l'unione costante e la somiglianza con Dio, e, cosa più sublime d'ogni altra, da lui la possibilità di divenire Dio».

Dal trattato «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo + 379, Dottore della Chiesa (Cap. 9, 22-23; PG 32, 107-110)

 

Vedi: Pentecoste

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Ultimo aggiornamento Martedì 15 Maggio 2018 alle ore 15.35