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Solennità di Pentecoste
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Testi profetici sullo Spirito Santo
Il nome della solennità corrisponde al numero ordinale in lingua greca 50°=pentecostòs. Per gli Ebrei era la "Festa delle Settimane" perché segnava la fine di un periodo di 7 Settimane, e cioè 7 X 7 = 49 giorni dopo Pasqua (Esodo 23,16; Tobia 2,1). Il 50° era gran festa perché si ringraziava Dio per il raccolto generale (Aprile-Maggio-Giugno) andato bene, offrendo i primi frutti (= le primizie) a Lui.
In seguito la festa servì per far memoria del patto/alleanza (ebraico "Berìt") che il popolo fece con Dio al monte Sinai (vedi la Thorà - la Legge - le Dieci Parole o Comandamenti: Esodo 24,12). I Cristiani celebrano questa solennità per la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa nascente e attualizzarne gli effetti sulla Chiesa in cammino verso la Gerusalemme celeste con una nuova effusione di carismi per il bene e l'utilità comune.
Il Vangelo di Giovanni parla del "Paràclito" (Gv 14,16). La parola usata da Gesù nel contesto dell'ultima Cena e dei discorsi di addio fa riflettere sul suo ruolo per i credenti: Paraclito deriva dalla lingua greca ed è la fusione dell'avverbio di luogo parà=vicino e del verbo greco "kalèo=chiamare"; al passivo: Colui che è chiamato vicino per aiutare, illuminare nella comprensione dei misteri di Dio (profezia), difendere, testimoniare, consolare, pregare (Rm 8,15; Gal 4,6), intercedere (Rm 8,26-27), guidare alla interpretazione della Divina Rivelazione (la Sacra Scrittura Gv 16,12-13), incoraggiare (vedi la parola greca "parresìa"=franchezza nel libro degli Atti degli Apostoli 4,13.29). Nella lingua latina il "Paraclitus" è il Consolatore, Colui che aiuta in situazioni difficili.
San Paolo fa un elenco di carismi o doni per il bene comune in 1 Corinzi 12,8-11: 8 a uno, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
E scrivendo ai Galati aggiunge in
5,22-23: Il frutto dello Spirito Santo
è amore (agape), gioia, pace, pazienza, bontà, benevolenza, fedeltà, mitezza, dominio
di sé; contro queste cose non c'è Legge.
Lo Spirito Santo santificatore
I 7 Doni dello Spirito Santo
Sapienza, per gustare le cose di Dio - Intelletto, dalla lingua latina intus lègere=leggere dentro, per approfondire le verità rivelate da Dio - Consiglio, per far scelte precise e prudenti - Fortezza, per superare nella gioia ogni difficoltà - Scienza, per giudicare in modo corretto le realtà create e le cose che sono opera di Dio - Pietà, per una relazione interpersonale con Dio creatore e Padre - Timor di Dio, per rispettare il ruolo di Dio, allontanare il male e lottare per il bene. In senso biblico vale "credere in Dio=fidarsi di Lui" (Gianfranco Ravasi) (>I doni dello Spirito Santo in Cathopedia)
Nel profeta Isaia 11,2 (scritto in lingua ebraica originale), i doni del Messia sono 6. Nella versione greca dei LXX e nella versione latina della Volgata sono 7 con l'aggiunta della "pietà"; così sono stati accolti dalla Chiesa istituzionale poiché la versione greca dei LXX era molto usata dalle comunità cristiane primitive: infatti le citazioni di testi dell'Antico Testamento in tutto il Nuovo, sono più numerose (Vedi anche testo e nota di Isaia 11 nella Bibbia C.E.I. Nuova versione 2008 al v. 2)
Vedi anche: Pentecoste in Cathopedia - Spirito Santo in Cathopedia
Slide web: Sul Beato Giacomo Alberione e la Vergine Maria Regina degli Apostoli e via humanitatis
Il Santuario-Parrocchia "Regina Apostolorum" in Roma - immagini 2013
Tutte le Messe celebrative della Beata Vergine Maria - Maria Vergine Regina degli Apostoli
L'acqua viva uno dei simboli dello Spirito Santo
Gv 4,10; 7,37-39; Salmo 105/104,41; 1Cor 10,4; 12,13
Sotto la guida dello Spirito di Dio
Dalla Lettera di San Paolo apostolo ai Romani (8,5-13) testo e contesto completo
[5]Quelli che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. [6]Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. [7]Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. [8]Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio. [9]Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. [10]E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. [11]E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. [12]Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; [13]poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
Dalla Lettera di San Paolo apostolo ai Galati (5,16-23) testo e contesto completo
16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. 17La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. 18Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. 19Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 21invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. 22Il frutto dello Spirito invece è amore (agape), gioia, pace,/ pazienza, bontà, benevolenza,/ fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23contro queste cose non c'è Legge.
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