Percorsi di Fede |
Le Profezie pasquali del Messia nei tre Vangeli sinottici
Monte Tabor. Basilica della Trasfigurazione: mosaico dell'Agnello pasquale
"Fui mortuus et ecce sum vivens" (Apocalisse 1,18)
Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Agosto 2018 ore 22.03
Vangelo di Matteo | Vangelo di Marco | Vangelo di Luca |
1. Mt 16,21: [21]Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che a) doveva andare a Gerusalemme e b) soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e c) venire ucciso e d)risuscitare il terzo giorno. (4 dettagli) 2. Mt 17,22-23: [22]Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: <<Il Figlio dell'uomo a) sta per esser consegnato nelle mani degli uomini [23]e b) lo uccideranno, ma c) il terzo giorno risorgerà>>. (3 dettagli) 3. Mt 20,17-19: [17]Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: [18]<<Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo a) sarà consegnato ai sommi sacerdoti e b) agli scribi, che c) lo condanneranno a morte [19]e d) lo consegneranno ai pagani perché sia e) schernito e f)flagellato e g) crocifisso; ma h)il terzo giorno risusciterà>>. (8 dettagli) |
1. Mc 8,31-32: [31]E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo a) doveva molto soffrire, ed b) essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi c) venire ucciso e, dopo d) tre giorni, risuscitare. [32]Gesù faceva questo discorso apertamente. (4 dettagli) 2. Mc 9,31-32: [31]Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: <<Il Figlio dell'uomo a) sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e b) lo uccideranno; ma una volta ucciso, c) dopo tre giorni, risusciterà>>. (3 dettagli) 3. Mc 10,33-34: [33]<<Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo a) sarà consegnato ai sommi sacerdoti b) e agli scribi: c) lo condanneranno a morte, d) lo consegneranno ai pagani, [34]e) lo scherniranno, f) gli sputeranno addosso, g)lo flagelleranno e h) lo uccideranno; ma i) dopo tre giorni risusciterà>>. >(N.B. 9 dettagli) |
1. Lc 9,22: [22]<<Il Figlio dell'uomo, disse, a) deve soffrire molto, b) essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, c) esser messo a morte e d)risorgere il terzo giorno>>. (3 dettagli) 2. Lc 9,44: [44]<<Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo a) sta per esser consegnato in mano degli uomini>>. >(1 solo dettaglio) 3. Lc 18,31-33: [31]Poi prese con sé i Dodici e disse loro: <<Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. [32]a) Sarà consegnato ai pagani, b)schernito, c) oltraggiato, d) coperto di sputi [33]e, e)dopo averlo flagellato, f) lo uccideranno e g) il terzo giorno risorgerà>>. (7 dettagli) >Isaia 50,6.11-12 |
Giovanni 19,1-3: Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati intrecciata una corona di spine (Gv 19,2.5; Mt 27,29; Mc 15,17), gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora (Mc 15,17.20). Poi gli si avvicinavano e dicevano: "Salve, re dei Giudei!" (Mt 27,29; Mc 15,18). E gli davano schiaffi. |
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Purificare le attività umane nel mistero pasquale
Dalla costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II
sulla Chiesa nel mondo contemporaneo. (Nn. 37-38)
La Sacra Scrittura, con cui è d'accordo l'esperienza di secoli, insegna agli uomini che il progresso umano, che pure è un grande bene dell'uomo, porta con sé una grande tentazione: infatti, sconvolto l'ordine dei valori e mescolando il male col bene, gli individui e i gruppi guardano solamente alle cose proprie, non a quelle degli altri; e così il mondo cessa di essere il campo di una genuina fraternità, mentre invece l'aumento della potenza umana minaccia di distruggere ormai lo stesso genere umano. Se dunque ci si chiede come può essere vinta tale miserevole situazione, i cristiani per risposta affermano che tutte le attività umane, che son messe in pericolo quotidianamente dalla superbia e dall'amore disordinato di se stessi, devono venir purificate e rese perfette per mezzo della croce e della risurrezione di Cristo. Redento, infatti da Cristo e diventato nuova creatura nello Spirito Santo, l'uomo può e deve amare anche le cose che Dio ha creato. Di esse ringrazia il Benefattore e, usando e godendo delle creature in povertà e libertà di spirito, viene introdotto nel vero possesso del mondo, quasi al tempo stesso niente abbia e tutto possegga: «Tutto», infatti, «è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1Cor 3,22-23). Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, fattosi carne lui stesso, e venuto ad abitare sulla terra degli uomini, entrò nella storia del mondo come l'uomo perfetto, assumendo questa e ricapitolandola in sé. Egli ci rivela che «Dio è amore» (1Gv 4,8), e insieme ci insegna che la legge fondamentale della umana perfezione, e perciò anche della trasformazione del mondo, è il nuovo comandamento della carità. Coloro, pertanto, che credono alla carità divina, sono da lui resi certi, che è aperta a tutti gli uomini la strada della carità e che gli sforzi intesi a realizzare la fraternità universale non sono vani. Così pure egli ammonisce a non camminare sulla strada della carità solamente nelle grandi cose, bensì e soprattutto nelle circostanze ordinarie della vita. Sopportando la morte per noi tutti peccatori, egli ci insegna col suo esempio che è necessario anche portare la croce; quella che dalla carne e dal mondo viene messa sulle spalle di quanti cercano la pace e la giustizia. Con la sua risurrezione costituito Signore, egli, il Cristo cui è stato dato ogni potere in cielo e in terra, tuttora opera nel cuore degli uomini con la virtù del suo Spirito, non solo suscitando il desiderio del mondo futuro, ma per ciò stesso anche ispirando, purificando e fortificando quei generosi propositi con i quali la famiglia degli uomini cerca di rendere più umana la propria vita e di sottomettere a questo fine tutta la terra. Ma i doni dello Spirito sono vari: alcuni li chiama a dare testimonianza manifesta della dimora celeste col desiderio di essa, contribuendo così a mantenerlo vivo nell'umanità; altri li chiama a consacrarci al servizio degli uomini sulla terra, così da preparare - attraverso tale loro ministero – quasi la materia per il regno dei cieli. Di tutti, però, fa degli uomini liberi, in quanto nel rinnegamento dell'egoismo e convogliando tutte le forze terrene verso la vita umana, essi si proiettano nel futuro, quando l'umanità stessa diventerà offerta accetta a Dio.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Agosto 2018 ore 20.03