Percorsi di Fede

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Isaia 40-55: Il Libro della Consolazione con i 4 Canti del Servo

Ogni profezia di liberazione dal peccato si è compiuta in Gesù di Nazareth, il Messia conscrato, annunciato dal profeta Isaia durante l'Esilio babilonese

 

Joakim Jeremias ha scoperto che la parola aramaica, la lingua parlata da Gesù, Thaljà significa Servo e Agnello - il greco Paìs=Servo, aggiunge l'idea di Figlio

 

1. Isaia 42,1-4[5-9] >Mt 12,18-21

(Is 11,1-9; Mt 3,16ss; Gv 1,32-34; 8,12ss; 14,16)

Chi parla è Jahwè: chiamata e missione universale

1 Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
2Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
3non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità
.
4Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
5Così dice il Signore Dio,
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l'alito a quanti camminano su di essa:
6"Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,

7perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che

abitano nelle tenebre.
8Io sono il Signore: questo è il mio nome;
non cederò la mia gloria ad altri,
né il mio onore agli idoli.
9I primi fatti, ecco, sono avvenuti
e i nuovi io preannuncio;
prima che spuntino, ve li faccio sentire".

2. Isaia 49,1-6

(Mt 3,16ss; Lc 2,32; Gv 17,5; Fil 2,8-11)

Chi parla è il Servo: elezione/formazione/difficoltà

1 Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno

mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
2Ha reso la mia bocca

come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.

3Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria".
4Io ho risposto: "Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato

le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è

presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio".
5Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo

dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
- poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -
6e ha detto: "È troppo poco che tu sia

mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra"
.

3. Isaia 50,4-9[10-11]

(Is 52,13-53,12; Mt 26,67; Gv 3,11ss)

Chi parla è il Servo: missione/opposizione/certezza di successo

4Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
5Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro.

6Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.

7Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
8È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
9Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Ecco, come una veste si logorano tutti,
la tignola li divora.

10Chi tra voi teme il Signore,
ascolti la voce del suo servo!
Colui che cammina nelle tenebre, senza avere luce,
confidi nel nome del Signore,

si affidi al suo Dio.
11Ecco, voi tutti che accendete il fuoco,
che vi circondate di frecce incendiarie,
andate alle fiamme del vostro fuoco,
tra le frecce che avete acceso.
Dalla mia mano vi è giunto questo;
voi giacerete nel luogo dei dolori.

4. Isaia 52,13-53,12

(Sal 22,7-8; Mt 27,9-31; Gv 12,38; 8,12ss; 2Cor 5,21; 1Pt 2,23-25; Ebrei 2,10)

Parlano Jahwè e persone non identificate sul sacrificio

del Servo innocente per gli altri e la sua glorificazione finale

52,13Ecco, il mio servo avrà successo, 

sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente. 

14Come molti si stupirono di lui

- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto 

e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -,  

15così si meraviglieranno di lui molte nazioni;

i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, (>1Tm 6,15; Ap 17,14; 19,16

poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato

e comprenderanno ciò che mai avevano udito.

53,1 Chi avrebbe creduto al nostro annuncio?

A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

2È cresciuto come un virgulto davanti a lui

e come una radice in terra arida.

Non ha apparenza né bellezza

per attirare i nostri sguardi, 

non splendore per poterci piacere.

3Disprezzato e reietto dagli uomini, 

uomo dei dolori che ben conosce il patire,

come uno davanti al quale ci si copre la faccia;

era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

4Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,

si è addossato i nostri dolori;

e noi lo giudicavamo castigato 

percosso da Dio e umiliato.

5Egli è stato trafitto per le nostre colpe,

schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;

per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

6Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,

ognuno di noi seguiva la sua strada;

il Signore fece ricadere su di lui

l'iniquità di noi tutti.

7Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la sua bocca;

era come agnello condotto al macello,

come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,

e non aprì la sua bocca.

8Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;

chi si affligge per la sua posterità? 

Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,

per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.

9Gli si diede sepoltura con gli empi,

con il ricco fu il suo tumulo, (Giuseppe d'Arimatea)

sebbene non avesse commesso violenza

né vi fosse inganno nella sua bocca.

10Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.

Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,

vedrà una discendenza, vivrà a lungo,

si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.

11Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce

e si sazierà della sua conoscenza;

il giusto mio servo giustificherà molti,

egli si addosserà le loro iniquità.

12Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

dei potenti egli farà bottino,

perché ha spogliato se stesso fino alla morte

ed è stato annoverato fra gli empi,

mentre egli portava il peccato di molti

e intercedeva per i colpevoli.

 

Monte Tabor: Mosaico della Redenzione - Basilica della Trasfigurazione

Fui mortuus et ecce sum vivens (Apocalisse 1,18)

Apocalisse 1,17-18: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo [18]e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi!

 

N.B. Nel caso di Gesù il Messia, tutto è nuovo, usato per la prima volta e soltanto da Lui: il puledro sul quale nessuno era mai salito (Mc 11,2; Lc 19,30); la Sindone nuova (Mt 27,59; Mc 15,46; Isaia 53,9); il sepolcro è nuovo (Mt 27,59; Lc 23,53; Gv 19,41). Giuseppe di Arimatea era ricco e realizza la profezia di Isaia 53,9: Gli diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca.

 

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