D'Alessio, qualche giorno fa il suo disco è arrivato a 200.000 copie…

G:E adesso siamo già oltre le 210.000

Il disco è uscito proprio durante il bailamme di Sanremo. Cosa la preoccupava maggiormente in quei giorni, Napster, le copie pirata (già pronte) o la classifica del festival ?

G:A dire il vero non mi preoccupava nulla. Napster esisteva già anche quando ho pubblicato il precedente album “Quando la mia vita cambierà“ che è ancora in classifica. Come pure le copie pirata. Anche la classifica del Festival non mi ha riservato alcuna sorpresa. Avevo molta  fiducia nel pubblico e speravo che mi facesse fare bella figura.

E in questo momento sembra che il pubblico si sia espresso senza molti dubbi…

G:Per la prima volta ho l’onore di avere alle mie spalle in classifica artisti del calibro di Celentano, Pino Daniele e Ramazzotti, artisti che hanno fatto la storia della canzone italiana.

Dopo aver conquistato il mercato italiano si sente pronto per quello latino-americano?

G:Abbiamo preparato un disco in spagnolo che uscirà a fine mese. All’interno 14 canzoni, 7 dell’ultimo album e 7 dei miei 3 album precedente.

Come nasce questa attrazione per la musica latina ? Ricordiamo anche il grande successo di “Come suena il corazon”…

G:Sicuramente nasce da alcuni punti di contatto tra le nostre culture musicali. Hanno tutte e due un’anima comune che è quella del mediterraneo. C’è sicuramente un incontro naturale della musica spagnola con la nostra musica melodica.

Come procederà per i testi?

G:Gli adattamenti sono stati fatti da Ignazio Ballestreros, autore che ha già curato i testi della Pausini e Ramazzotti.

Lo scorso anno con Sanremo è arrivata la svolta che l’ha fatta conoscere al grande pubblico, cosa si aspetta da quest’anno?

G:Adesso arriva il momento più difficile. Ma anche il più  bello. Infatti il  difficile è reggere, non tanto svoltare. Lo scorso anno a Sanremo rappresentavo la novità, questo cantante venuto da Napoli, che attirava molta curiosità e qualche diffidenza, “vediamo dove vuole arrivare, cosa vuole fare”. Poi le vendite mi hanno dato ragione, e l’album “Quando la mia vita cambierà” è tutt’ora in classifica.

Questo sicuramente la ripaga di una lunghissima gavetta. Ricorda quale è stato il  momento in cui si è sentito per la prima volta completamente appagato, quando ha capito che ce l’aveva fatta ?

G:A piazza del Plebiscito lo scorso anno. In quell’occasione, avevo invitato moltissimi artisti come ospiti, ma  non è venuto nessuno. Alla fine però è stato un successo eccezionale, 220.000 persone. Ripensandoci adesso mi dico “meno male che le cose siano andate in questo modo”, così quel successo non ho dovuto dividerlo con nessuno. Fu invece  una bella soddisfazione la presenza di Baudo, e il momento di gioco con Syria.

Quali sono state le soddisfazioni più belle che ha avuto ?

G:Bèh, ne sto avendo talmente tante che non saprei nemmeno dire quale sia la più importante. Dire che ne preferisco una mi sembra sottrarre importanza alle altre. (Qui si ferma un attimo a riflettere). Mi viene in mente quando ho cantato in presenza del papa, ma poi penso che in questo momento essere al primo posto in classifica è bellissimo. O ancora quando ho cantato davanti a 220000 persone, o il concerto in Canada, o magari ritrovarmi con Baglioni a discutere di musica. Sono tutte grandi emozioni.

C’è qualche “sfizzio”(nel senso napoletano di capriccio) che vuole togliersi?

G:Qualche “sfizzio?”. (a questo punto ride). Me ne tolgo uno ogni 5 minuti. E’ davvero difficile dirlo. Me ne sono tolti già parecchi, adesso veramente mi sto divertendo.

Forse, non se lo aspettava?

G: Sicuramente no.  Mi fa piacere anche per Napoli, la mia città. Che, se anche col calcio in questo periodo sta soffrendo un po’, almeno è al primo posto della hit-parade musicale.

Quando parte il tour?

G:Il 26 aprile da Andria, ci saranno 10 palazzetti dello sport, tra Reggio Calabria, Palermo, Milano, Torino, Firenze, Bologna e Roma  il 14 maggio. Poi ci saranno duemesi di stop, per la promozione in Spagna che riprenderà con altri 10 concerti.

22 MARZO 2001

n°2

 

Gigi, qual'è il segreto del suo successo?

<<Essere normale. Io non ho quattro mani e quattro piedi...Non sono la star con la Limousine. Sono uno con i piedi per terra che canta i sentimenti che noi tutti proviamo, scrivo quello che siamo dentro e non quello che vogliamo sembrare.>>

Pensi che le tue fans ti ammirino proprio per questo?

<<Si,perchè oggi è tutto artefatto e quindi c'è bisogno di ridimensionare le cose. In quest'epoca è tutto precotto e tutto deve essere eccezionale>>

Ti ritieni, insomma, l'ultimo dei romantici?

<<In un certo senso si'. anche l'amore è stato trattato come una moda. Ma se ho questo successo significa che i buoni sentimenti ci sono, che la sofferenza per amore c'è, al di là di ogni moda. Essere romantici è naturale, tutti abbiamo dentro il romanticismo. Il vero fascino è essere se stessi. Il difficile è... essere facili>>>

 

MUSICAITALIANA.

Gigi D'Alessio, tre ore di interrogatorio per negare tutto

[Gigi DAlessio, tre ore di interrogatorio per negare tutto] Gigi D'Alessio é stato ascoltato ieri dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia. Ben tre ore di interrogatorio in cui il cantante partenopeo ha ripercorso il suo intero cammino artistico, partendo dagli esordi e dalle collaborazioni con Mario Merola, fino ad arrivare all'attuale successo, «che - spiega D'Alessio - é dovuto solo alle canzoni e non ad apoggi della malavita». L'artista ha chiarito ai magistrati la sua posizione, giustificando bonifici e intercettazioni telefoniche che gravano a suo carico e si é mostrato molto sereno, fiducioso in un'archiviazione del caso. Ora resta però da chiarire come mai la carta d'identità del fratello di D'Alessio sia stata ritrovata in una pizzeria di Brescia, con la foto sostituita da quella di Luigi Bono, noto camorrista napoletano. In merito a quest'ultimo punto l'artista ha, infatti, detto di non saperne nulla. Gigi D'Alessio ha infine giustificato così certe "cattive" conoscenze: «A Napoli certi rapporti sono inevitabili».

Paola De Simone - 2 ottobre 2001

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