Nostalgia
Per cambiar di paese non si muta d'animo
e il desiderio della terra nativa,
dopo dieci anni, i greci sospinse
con crescente foga a veleggiare il mare.
Chi, nell'infanzia lontana, respirato
ha il glauco profumo dei ginepri
e a sera solitario e pensoso lungamente
ha sostato dinnanzi ai monti
lumeggiati d'oro e di viola, non sarà
mai tutto della terra che l'accoglie.
Chè, se anche Fortuna arriso gli avrà
poi informe opulente, più calda
immagine non serberà nel cuore
della vecchia povera casa d'abete
con l'orto a fianco e la stalla
della capra dall'ubere rigonfio
unici sostentamenti ai placidi suoi
(oh, morti da tempo!) Filemone e Bauci.
Silvio De Bernardin Stadoan