"TRISTEZZA
MI INVADE"
Memorie della vita militare
scritte da Celeste Casanova Fuga Bola
(dal 1913 al 1915)
VIII - MAGGIO 1914
Al principio di questo mese si
ebbe ancora un altro cambiamento. Dopo quattro chilometri di
marcia si giunse al forte Perrone colla fronte tutta bagnata
dal sudore. Era una di quelle giornate in cui il ghibli cominciava
ad infierire, ma il terreno era ancora un po' umido, quantunque
il sole fosse cocente, non poteva fare a sua volontà.
Questa ridotta, in cui ci si doveva fermare per lo spazio di
un mese, come dissi, si chiamava "Capitano Perrone",
che in questo stesso posto morì.
In due parole descriverò le fasi del combattimento. Era
una bella mattina fresca d'aprile e il maggiore del 30° fanteria
volle tentare una piccola avanzata su una collina ad un paio
di chilometri da Tobruck. Avanzavano colle solite misure di suicurezza
e la compagnia di questo capitano era di avanguardia. Mentre
le guardie salivano questa collina furono fatte segno di una
piccola scarica di fucileria, a cui i nostri non si degnarono
nemmeno di rispondere. A balzi arrivarono sulla vetta della collina
e colà cominciò la battaglia, nella quale il nemico
ebbe la peggio. Mentre stavano per sfinire il nemico, intesero
un grido tra mezzo le nostre file: una pallottola aveva colpito
il capitano Perrone in pieno petto, troncando quella nobile e
prematura esistenza, piena di belle speranze. In sua memoria
dettero il nome a questo fortino.
Colà i giorni trascorsero lieti: la vita del soldato ci
pareva trasformata. |