Storia di Costalta


"TRISTEZZA MI INVADE"
Memorie della vita militare
scritte da Celeste Casanova Fuga Bola (dal 1913 al 1915)

XVI - MARZO 1915

Ritornavo al quartiere allegramente dopo due ore di libera uscita, colla testa un po' brilla.
La sera era bellissima; in cielo la luna risplendeva, mandando la sua pallida luce sulla terra, e ci faceva vivificare il cuore. Noi ci dilettavamo dandoci la caccia l'un l'altro, respirando a pieni polmoni quell'aria fresca, dopo una lunga giornata in cui il ghibli aveva imperversato furiosamente.
Ad un tratto il nostro divertimento fu interrotto da una violenta scarica di fucileria, che ebbe la durata di cinque minuti. Allora tutta la nostra attenzione fu rivolta da quella parte; ma non si sentì più niente. Cosa era successo? Al forte n° 3, detto il forte Irenti, circa due miglia lontano dal presidio di Tobruck, si era avvicinato un piccolo nucleo di arabi, che spararono qualche colpo e poi se la diedero a gambe. I nostri spararono per cinque minuti ma senza nessun effetto.
Mentre ancora tutti i riflettori giravano di qua e di là le loro lunghe strisce di luce, noi rientrammo nelle nostre baracche e, come al solito, dopo aver preparato il nostro giaciglio, ci mettemmo a dormire, sognando le nostre belle fate del patrio suolo.


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