9-9-2002

San Pietro, ecco la scuola a tre lingue

Italiano, tedesco e ladino nei programmi didattici: è un caso unico

SAN PIETRO. L'unico istituto comprensivo del Veneto ad avere nel territorio di competenza due minoranze linguistiche è quello di San Pietro di Cadore. Ladino in Comelico e tedesco a Sappada, le due realtà lessicali che da secoli caratterizzano la cultura dei rispettivi paesi. L'interesse ha trovato conferma nella riunione del collegio dei docenti che si è tenuta nei giorni scorsi, durante la quale il preside Giandomenico Zanderigo Rosolo ha illustrato l'importanza del plurilinguismo ed ha sollecitato gli insegnanti ad elaborare progetti che prevedano l'inserimento delle lingue minori.

Insegnare il ladino od il germanofono in classe non è più soltanto una possibilità concessa agli insegnanti di buona volontà, ma una parte del programma didattico, previsto dalla legge per la tutela delle minoranze linguistiche. I programmi saranno finanziati con quote a parte proprio dai fondi stanziati per legge.

A San Pietro si vedono i primi frutti dell'incontro promosso in Cadore dalla dirigente del Provveditorato, Maria Giacin, che aveva sollecitato il mondo della scuola bellunese ad essere pronto alla scadenza di metà settembre per l'inoltro dei progetti di inserimento delle lingue minori nelle scuole. Dall'incontro tra Zanderigo e gli insegnanti sono già partite proposte di inserimento del ladino e del sappadino, che nei prossimi giorni saranno messe nero su bianco per ottenere il visto del Provveditorato. In alcune scuole dell'Istituto l'inserimento del ladino a scuola era già stato sperimentato gli scorsi anni.

Significativa, in proposito, l'esperienza portata a termine lo scorso anno dalle insegnanti Maria Giovanna De Bettin e Maria Giuseppina Casanova Borca, che hanno realizzato insieme ai ragazzi di Costalta una ricerca sulle leggende della vallata, in particolare sulla ambivalente figura dell'Onghena, fata dei boschi a volte buona a volte cattiva. A fine anno il lavoro collettivo si è concretizzato in un libro illustrato ed in uno spettacolo teatrale nella sala della Regola del paese, dove i ragazzi hanno recitato e cantato in ladino, su musiche originali di Daniele De Bettin.

Per quest'anno si segnala l'interesse di alcuni insegnanti di Sappada, sia della scuola materna che elementare, che intendono avvicinare i bambini all'antica parlata sappadina, ormai in recessione nelle nuove famiglie, dove l'unica lingua di comunicazione è l'italiano.
Anche nella media di San Pietro alcuni insegnanti hanno dichiarato la disponibilità a realizzare ricerche sulla cultura ladina, in particolare sulla tradizione di cucina povera.

Lucio Eiche Clere


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