Coreno Ausonio è un piccolo
centro in provincia di Frosinone situato su una collina alle estreme
propaggini dei Monti Aurunci orientali da cui si gode un superbo panorama sul
golfo di Gaeta e sulle isole Ponziane.
Il primo toponimo ( Coreno ) deriverebbe dal greco "Kora Oinous" che
significa terra del vino, o ancora da "Korine(m)", termine che
indica la clava di Ercole, dio venerato in un tempio non lontano dal paese. Il
secondo toponimo invece, fu aggiunto nel 1862,
anno in cui per decreto furono modificati
o sostituiti i nomi dei paesi che avevano la stessa denominazione allo
scopo di distinguerli ed evitare confusioni. Il termine
"Ausonio" fu aggiunto per rivendicare l'appartenenza di questo
territorio alla popolazione degli Ausoni e in particolare all' antica città
preromana di "Ausona".
La stessa rivendicazione fu fatta dal vicino comune di Ausonia che scelse
appunto questo nome (prima si chiamava Fratte ) in virtù della
presunta ubicazione di tale città nelle vicinanze del centro attuale. Il
nostro "viaggio nella storia" parte proprio da questo toponimo.
"Ausona" faceva parte insieme a Minturnae,
Sinuessa, Suessa e
Vescia , della cosiddetta "pentapoli
aurunca", fulcro della confederazione degli "Aurunci" ( o
"Ausoni") , popolo di stirpe italica di ipotizzata origine
tirrenica.
Intorno al IV secolo a.C. tale popolo entrò in contatto con i
Romani schierandosi apertamente contro di essi e alleandosi con i Sanniti.
Tale alleanza risultò fatale: le città della pentapoli vennero annientate
con estrema ferocia, a tal punto che due di esse (Vescia e
Ausona) sono sopravvissute solo nel ricordo onomastico, mentre delle
altre non si hanno che esigue notizie riguardanti la loro ubicazione. Per
quanto riguarda Ausona, il desiderio degli storici di individuarne
il sito originario è rimasto purtroppo insoddisfatto, a tal punto che si è
messa addirittura in dubbio la reale esistenza di questa città.
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Questo breve excursus storico è necessario e doveroso per chiarire il significato e gli obiettivi di questo sito dedicato al nostro paese che ovviamente, ben lungi dall'avere la presunzione di fornire notizie certe riguardanti l'antico centro àusone,vuole semplicemente essere una "raccolta" di esperienze e testimonianze fatte da "noi" , un gruppo di giovani profani in cui si è risvegliato l'interesse per l'antichità e per la storia, elementi di formazione e di crescita fondamentali della coscienza umana. Questo sito dunque, non è altro che la presentazione di alcune "scoperte" che abbiamo fatto e che risalgono probabilmente ad epoche differenti (preromana?, romana, medioevale ). |
Ed è qui, infatti, che si è concentrata
la nostra attenzione; è qui che abbiamo scoperto, o per meglio dire
riscoperto le "tracce" più evidenti del nostro passato. Sicuramente
l'elemento più importante è rappresentato dalla "GROTTA
DEL FOCONE o GROTTA DELLE FATE", al cui interno
c'è una straordinaria opera monolitica di carattere sacrale
risalente all'epoca romana o probabilmente ad una ancora più remota. |
<<[..]Ma il più peculiare esempio di antichi ruderi si rinviene in contrada Tore dei Galli.Una collinetta d’altronde può nascondere macerie di antiche costruzioni, sicchè il terreno ne resta semiarido. A Tore dei Galli, in località Puzzali, c’è una piattaforma di terreno con un lato cinto da un muro lungo m30 circa e alto da terra circa m1,80 costruito in tecnica pseudisodoma .Vi si nota l’apertura di una porta della larghezza di m 2, con soglia ricavata in parte dallo stesso pezzo che formava la base di un piedritto.Detta porta era affiancata da una specie di torrione (m.6 x 3) i cui muri affiorano dal terreno; masse in opus caementicium sono sparse qua e là o affiorano da terra insieme a blocchi squadrati per una larghezza ancora di m15 [..] >>. |
Ancora, in un' altra contrada, nei pressi di un pozzo, era adagiata, accanto ad un numero imprecisato di massi finemente squadrati , un'epigrafe in latino di cui non se ne conosce l'origine. Purtroppo ancora non abbiamo controllato se essa sia rimasta in quel luogo oppure sia stata oggetto di una trafugazione come mille altri reperti di cui se ne ricorda l'esistenza. D'altronde resti di mura di antiche origini , pietre lavorate, cocci e quant'altro sono visibili un pò dappertutto nella zona.
Il compito che ci siamo prefissati è pertanto quello di dare una conferma alle varie notizie che ci sono pervenute tramite il racconto degli anziani e degli abitanti della zona da una parte ed i testi di cui siamo in possesso dall'altra. Le premesse per farlo ci sono , ma abbiamo bisogno dell'aiuto di qualche persona interessata e più esperta di noi che ci aiuti a classificare, datare , rendere omogenei i vari elementi a nostra disposizione. In questa breve introduzione abbiamo fatto solo qualche accenno riguardo tali elementi che sono in numero elevato e di origini disparate ( basti pensare ad esempio al ritrovamento da parte di un contadino di alcune catene per schiavi, i quali servivano molto probabilmente all'estrazione del marmo nell'antichità; va detto infatti che la presenza del famoso "marmo di Coreno" , motore dell'economia locale del nostro paese, è accertata nei siti archeologici di Pompei e di Minturnae ); è per questo dunque che ci promettiamo di aggiornare continuamente il nostro sito non appena il nostro "viaggio" ci permetterà di rendervi testimoni di altre importanti "scoperte" che vi assicuriamo sono parte integrante di questo territorio.
Concludendo, invitiamo tutti coloro che sono interessati a visitare questo minuscolo "angolo di storia", ed in particolare ci rivolgiamo agli studiosi affinché ci aiutino a non lasciare nell'oblio le testimonianze del nostro passato. (Mistral)
L'uso dei contenuti di questo sito per altri scopi solo previa autorizzazione all'associazione.grazie
Dedicato a tutti quei finti "argheologi" che ci hanno creduto...
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Ultimo aggiornamento
22/07/02
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