John
Kennedy Toole è
nato nel 1937. Ha studiato alla Tulane University di New Orleans, frequentando
i corsi per laureati alla Columbia University, anche grazie alle diverse
borse di studio vinte per i suoi brillanti risultati. Durante i due
anni del servizio militare, a Porto Rico, completò la stesura
de La
banda di idioti. Appena terminato il servizio militare
presentò il manoscritto a Robert Gottlieb della Simon & Schuster
e questi gli consigliò di tagliarlo in molti punti per renderlo
"pubblicabile".
Toole provò a tornare sul suo lavoro e rivisitarlo secondo i
consigli, ma senza successo. Il suo libro non venne mai accettato dalla
casa editrice.
Scottato dall'insuccesso Toole ripiegò sull'insegnamento. Aveva
conseguito il dottorato in lingue e letteratura inglese e ottenuto un
posto di insegnante prima in un college a New Orleans, poi letteratura
inglese presso la Southwestern Louisiana University.
Viveva in famiglia e con il suo stipendio aiutava i genitori. Le loro
condizioni economiche erano abbastanza disagiate. Suo padre era sordo
e la madre aveva smesso di dare lezioni private di dizione. Nel gennaio
del 1969 se ne andò di casa e non si fece più vedere a
scuola. Fuggì con la sua auto fino a Biloxi, nel Mississippi
e il 26 marzo 1969, ancora trentunenne, si suicidò con i gas
di scarico della sua macchina.
Dopo la sua morte fu la madre ad insistere per far
pubblicare il libro del figlio. Propose il manoscritto di "Una
banda di idioti" a diversi editori, finché Walker
Percy non lo lesse e, con non pochi sforzi, riuscì a farlo pubblicare
dalla Louisiana University Press. Nel 1981 a "Una
banda di idioti" fu assegnato il Premio Pulitzer.
A soli sedici anni, John Kennedy Toole aveva scritto un altro libro,
The Neon Bible (La
Bibbia al Neon), pubblicato postumo nel 1989, non prima
che fossero risolte complicate vicissitudini legate all'eredità,
tra la madre e i parenti dalla parte del padre.
"Quando
nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce
dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui"
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