|
Shannon McFarland, si ritrova mutilata
della mascella in seguito a una fucilata in pieno volto mentre
guidava la sua macchina. Il suo partner, il poliziotto Manus,
la lascia per mettersi con la bambolona texana Evie. Allora
Shannon, insieme alla Principessa Brandy Alexander, inizia un
folle viaggio, mossa dall'intento di vendicarsi.
l'inizio...
Ecco dove dovresti essere, a un grande ricevimento
di nozze in una enorme villa di West Hills, composizioni floreali
e funghi farciti sparsi per tutta la casa. Questa si chiama
ambientazione di scena: dove ci sono tutti, chi è vivo,
chi è morto. Questo è il grande momento di Evie
Cottrell al suo ricevimento nuziale. Evie è in piedi
a metà della grande scalinata nell'atrio della villa,
nuda dentro quel che rimane del suo vestito da sposa, col fucile
ancora in mano.
Quanto a me, io sono in piedi, ma solo fisicamente, in fondo
alle scale. La mia mente chissà dove.
Nessuno è ancora morto del tutto; diciamo soltanto che
le lancette corrono.
Non che qualcuno in questo enorme dramma sia veramente una persona
viva e reale. Puoi scoprire tutto dello sguardo di Evie Cottrell
in qualche pubblicità televisiva per uno shampoo organico,
solo che adesso il vestito da sposa di Evie è bruciato
fino ai fili metallici che orbitano attorno ai suoi fianchi,
scheletro della gonna del vestito di nozze, e fino ai piccoli
fili di ferro di tutti i fiori di seta che c'erano nei suoi
capelli. E i capelli biondi di Evie, i suoi grandi capelli,
tirati su, pettinati all'indietro, arcobaleno di ogni possibile
variazione di biondo, gonfiati dalla lacca, be', anche i capelli
di Evie sono bruciati.
L'unico altro personaggio qui è Brandy Alexander, che
è distesa, colpita da un colpo di fucile, ai piedi della
scalinata, e sanguina a morte.
***
frammenti..
2
Non vi aspettate che questa sia una di quelle
storie che fanno: e poi, e poi, e poi.
Quello che succede qui avrà più un sapore da fashion
magazine, un caos stile «Vogue» o «Glamour»
, con una pagina numerata ogni due o cinque o tre. Pagine con
cartoncini profumati, e donne nude che spuntano chissà
da dove per vendervi cosmetici.
Non cercate un indice, seppellito, come nelle riviste, venti
pagine dopo la copertina. Non vi aspettate di trovare subito
qualcosa. Non c'è nemmeno una struttura organizzata.
Cominceranno delle storie e poi, dopo tre paragrafi:
Vai a pagina tale.
Poi, torna indietro.
Saranno diecimila stili distinti che, mescolati e abbinati,
forse daranno vita a cinque abbigliamenti raffinati. Un milione
di accessori trendy, sciarpe e cinture, scarpe e cappelli e
guanti, e nemmeno un vestito vero e proprio da abbinarci.
E davvero, ma davvero, devi abituarti a quella sensazione, qui,
in autostrada, al lavoro, nel tuo matrimonio. Questo è
il mondo in cui viviamo. Limitati a seguire le indicazioni.
Vai indietro di vent'anni alla casa bianca
dove sono cresciuta, mio padre che con la super8 gira filmini
di me e mio fratello mentre corriamo nel giardino.
Torna al presente, di sera, con i miei genitori
seduti su sedie da giardino, mentre guardano quegli stessi filmini
in super8 proiettati sulla stessa parete bianca della stessa
casa bianca, vent'anni pin tardi. La casa la stessa, il giardino
lo stesso, le finestre proiettate nei filmini perfettamente
in riga con le finestre vere, l'erbetta del filmino allineata
con l'erba vera, e mio fratello filmato e io che siamo marmocchi
e che corriamo dappertutto, scatenati dalla presenza della cinepresa.
Vai al mio fratellone che è tutto triste
e morto per la grande piaga dell'AIDS.
Torna a me cresciuta e innamorata di un investigatore della
polizia e trasferita per diventare una famosa supermodella.
Ricorda solo, proprio come una spettacolare rivista «Vogue»,
ricorda che sebbene tu segua le istruzioni alla lettera:
Continua a pagina tale.
Non importa con quanto scrupolo seguirai le indicazioni: avrai
sempre l'impressione di aver perso qualcosa, la sensazione sprofondata
sotto la tua pelle di non aver vissuto tutto. C'è quel
sentimento di caduta nel cuore, per essere andato troppo in
fretta nei momenti in cui avresti dovuto fare attenzione.
Be', abituati a quella sensazione. E’ così che
un giorno sentirai tutta la tua vita.
E’ solo questione di abitudine. Niente di tutto ciò
ha importanza. Ci stiamo solo scaldando.
Salta al qui e ora, Brandy Alexander sta sanguinando
a morte sul pavimento con me in ginocchio accanto a lei, che
racconto questa storia prima che entrino in scena i gli infermieri.
***
20
A proposito di chirurgia plastica, ho passato
un'estate intera come una proprietà del La Paloma Memorial
Hospital che esaminava cosa potesse fare per me la chirurgia
plastica.
C'erano chirurghi plastici, tanti, e c'erano i libri che mi
portavano i chirurghi. Corredati di foto. Le foto che vedevo
io erano in bianco e nero, grazie a Dio, e i chirurghi mi hanno
detto come sarei potuta diventare dopo anni di sofferenze.
Quasi ogni chirurgia plastica comincia con qualcosa chiamato
pedicelli. Segui le prescrizioni.
Poi la cosa si fa macabra. Persino in bianco e nero.
Con tutto quello che ho imparato, potrei essere un dottore.
Scusa, Mamma. Scusa, Dio.
Manus una volta ha detto che i tuoi genitori sono Dio. Gli vuoi
bene e li vuoi fare felici, ma vuoi sempre seguire le tue regole.
I chirurghi hanno detto, non basta tagliare via un pezzo di
pelle da una parte e incerottarlo su un'altra. Non si tratta
di innestare un albero. L'afflusso sanguigno, le vene e i capillari,
non basta semplicemente attaccarli per mantenere vivo l'innesto.
La parte morirebbe e cadrebbe giù.
Fa paura, ma adesso, quando vedo qualcuno arrossire, la mia
reazione non è: oh, che carino; mi ricorda solo che il
sangue è proprio sotto la superficie di ogni cosa.
Fare la dermoabrasione, mi ha detto questo chirurgo plastico,
è un po' come spremere un pomodoro maturo contro una
levigatrice. Paghi di più solo per il disastro che ne
viene fuori.
Per riposizionare un pezzo di pelle, per ricostruire una mascella,
bisogna scorticare una lunga striscia di pelle dal collo. Incisa
dalla base del collo ma senza che sia staccata.
Immagina una specie di stendardo o di striscia di pelle che
ti pende dal collo ma è ancora attaccata in fondo alla
tua faccia. La pelle è ancora attaccata a te, così
riceve ancora sangue. Questa striscia di pelle è ancora
viva. Prendi la striscia di pelle e arrotolala a forma di tubo
o di colonna. Lasciala arrotolata fino a che guarisce e diventa
un lungo grumo di pelle penzolante dalla tua faccia. Tessuto
vivo. Pieno di sangue fresco e sano, che svolazza e ciondola
caldo contro il collo. Questo è un pedicello.
Solo che il tempo di guarigione può durare dei mesi.
|
|