Mark Leyner

 

 

Impronte di denti su un hot dog
1995 - Frassinelli, pag.179

Calato in un'atmosfera al confine tra realtà e cartone animato, bombardata dai messaggi martellanti dei media e della pubblicità e dai luccichii della tecnologia più sofisticata, questo libro pirotecnico esplora con satira corrosiva argomenti disparati come l'antisemitismo, il mestiere di scrittore, le gioie e le preoccupazioni dell'essere genitore; non trascura il terrorismo ma anche i must di un bambino alla moda... gioca con la gastronomia, porge un omaggio all'indimenticata lady D. Dalla chirurgia plastica ai tatuaggi, dall'arte di simulare all'ultimo grido in fatto di biancheria intima, nulla sfugge al vorace appetito di Leyner, in un'ode estrema alla cultura popolare. Un'opera che provoca e diverte, sostenuta da un uso spregiudicato del linguaggio e da una prosa densa, fitta di rimandi - a volte ai limiti dell'assurdo, a volte ironicamente colti - assolutamente travolgente.

 

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Moda massima

Quando non sono in giro per il mondo ad affinare la mia conoscenza delle arti ginniche, un'occupazione che mi ha portato dalle arene per il combattimento degli scarafaggi di Rangoon e dalle gare di magliette bagnate nelle miniere di rubini dei Khmer rossi fino agli empori per la liposuzione modello self service dei drive through di Boca Raton e ai brunch pasquali completi di rito automortificante di Montclair, New Jersey, faccio bodybuilding. Sono un fan fanatico, si potrebbe dire. E’ cominciato tutto anni fa, quando lavoravo come copy per una fallimentare fabbrica di barbazzali in Jersey City e mi innamorai di una tipa che era stata assunta per mugolare muzak al telefono per i clienti in attesa. Dribblando i miei goffi approcci cervellotici in un montacarichi fuori uso, mi informo che le piaceva avere uomini in carne e ben scolpiti. Fortunatamente, Dio mi ha fornito di un fisico proteiforme; ho trasformato 4 chili di polpa piagnucolante in 65 chili di granito mesomorfico. Insomma, credetemi, non sono un nevrotico dilettante, sono una vera Bestia, ma una bestia con stile. Voglio dire, dovete ammetterlo, ci vuole una certa classe per gironzolare in una palestra affollata indossando come cintura da sollevatore una fusciacca di Nicole Miller e poi esercitarsi su ogni fottuta macchina da bodybuilding.
Per i miei gusti, l'apoteosi dello stile è, e sempre sarà, il cortile del penitenziario: sole a picco, metallo rovente, grossi muscoli, enorme pericolo ambientale. Lo squallido, duro mondo di un mutante anabolico in calore. Così, se volete il mio consiglio da esperto, dimenticatevi dell'abbigliamento. In palestra, l'apparato sartoriale e completamente superfluo. Buttate i vostri iridescenti ammenicoli da fitness in lycra e spandex nella discarica più vicina e lasciate che li usino gli extraterrestri come bandierine nei loro tornei di rollerball quando scaveranno tra le rovine della nostra civiltà. Lo stile del bodybuilding si esemplifica in un'accoppiata minimalista: pelle su muscoli. Gli accessori tradizionali si limitano a tatuaggi, sudore ed effluvi animali. Medagliette religiose sono accettabili solo se ridotte all'indispensabile. Per gli amuleti in pelame, carni disseccate, o denti, controllate le regole della casa, solitamente riportate in un pannello all'ingresso della palestra (so di un tipo che è stato sbattuto fuori perché portava un neo cistiforme recentemente rimosso alla sua ragazza, appiattito e teso su larghi anelli placcati in oro: perciò prendetevi il tempo necessario a controllare i regolamenti della vostra associazione sportiva). Le bandane vanno bene. Ma fate attenzione. Quasi tutti quelli che indossano bandane sembrano dei coglioni, manco fossero degli stupidi camerieri di Love Boat. Altri invece hanno veramente l'aria giusta, come Lee Haney, otto volte Mister Olympia e celebre conduttore televisivo; o il suicida letterato giapponese palestrato Yukio Mishima, ma è rischioso. Un berretto da baseball è la risposta giusta se insistete nella modisteria da allenamento.
Prima di tutto, che tipo di corpo state cercando? Un grazioso modello Bruce Lee, tutto energia e duttile cinetismo fusi nel classico compatto ad alta definizione? O forse un genere Lou Ferrigno, massa ipertrofica, enormità, hulkocity. C'è un aspetto fisico che mi piace, ma richiede una predisposizione genetica, non la si può tirar fuori da uno scaffale, il look alla Robert Mitchum o alla Sonny Liston, il potente, gagliardo fisico che dice: “Non ho mai messo piede in una palestra e non intendo farlo, ma posso tirar su questa Subaru e gettarla attraverso le vetrate istoriate della tua sinagoga, quindi servimi una doppia tequila e un boccale di birra al seguito, adesso, baby”. Semplice, innata grandezza. Pigra truculenza di toraci d'acciaio. Date un'occhiata a Robert Mitchum nella versione originale del Promontorio della paura o a una registrazione del brutale atterramento inferto nel primo round a Floyd Patterson nel 1962.
Una volta che avete scelto il vostro fisico di riferimento, dovete scovare un metodo d'allenamento. Personalmente, io promuovo lo stile lupo solitario. Questo significa niente istruttore (siete allo stesso tempo il dottor Frankenstein e il suo mostro) e soprattutto niente socio. Ritengo che sollevare pesi con un compagno sia come lavorare al trapezio con la rete o cucinare con le presine. Se non siete in grado di prendere una teglia dal forno senza le muffoline, via, ordinate qualcosa fuori. La stessa formula vale in palestra. Se avete bisogno di un compare perché vi aiuti a sollevare quei pesacci cattivi, iscrivetevi a un corso di yoga. Quando non c'è nulla che impedisca a una barra caricata con 150 chili di lastre di ferro di cadervi sul collo se non le vostre due braccia... beh, se questo non basta a scatenare la buona vecchia reazione del combatti o scappa, niente ci riuscirà. E quando le braccia prendono a tremare stremate dall'acido lattico e la ghiandola surrenale sprizza adrenalina e il cuore comincia ad andare fuori giri, ragazzi, oh, ragazzi, ecco il bodybulding in tutta la sua selvaggia, epifanica grandezza. Chi ha bisogno delle pedanti e venali esortazioni di un allenatore personale, quando avete il pensiero di una trachea polverizzata a spronarvi?
Non fate sforzi intellettuali in palestra. Dovrebbe essere strettamente verboten. Leggere mentre si lavora su uno step o una cyclette, sintomo sicuro di un arrivista del fitness, è come portare un walkman mentre si fa del sesso. Il ruoto del cervello nel bodybuilding è essenzialmente inibitorio e dovrebbe essere ridotto quanto più possibile (io modello i miei allenamenti sull'abbandono copulatorio del maschio decapitato della mantide religiosa). A pensarci bene, starei alla larga da step e cyclette. L'esercizio aerobico è parecchio sopravvalutato; e oserei dire che potrete trarre un sufficiente beneficio cardiovascolare e qualche ora di vita in più correndo dal frigo al divano per non perdervi ogni domenica il vostro programma sportivo preferito.
Così, immaginate di aver raggiunto un massiccio sviluppo muscolare, una buona definizione, e una perfetta simmetria, e un pomeriggio vi state guardando amorosamente allo specchio, e accidenti se non decidete su due piedi di scrivere alla International Federation of Bodybuilding (IFBB) per chiedere informazioni su come diventare un professionista. Lasciate che vi faccia risparmiare tempo e francobolli con una sola parola: depilazione. I peli devono andarsene. Il look che raccoglie trofei e, in definitiva, una possibilità di essere sponsorizzato da qualche polvere proteica, è Spennato e Laccato. Consiglio caldamente la ceretta per tutto il corpo. Avvolti stile mummia dal collo alle caviglie in un'unica banda di cera, ecco che un depilatore patentato, afferrando il margine della banda stessa, vi “pelliccia” con lo strappo violento che si usa per avviare i motori fuoribordo e lanciare i giroscopi. Personalmente trovo la depilazione completa del corpo con la ceretta più esilarante del bungee-jumping e penso dia alla pelle un aspetto migliore e più levigato di quanto non si ottenga con la rasatura.
Se il regime di fitness e bodybuilding punta più a migliorare la vostra appetibilità sessuale che a vincere gare, non tralasciate il vostro aroma. Sfortunatamente, siamo diventati una società talmente video-orientata che noi tutti, e i bodybuilder in particolare, tendiamo a dimenticare che la prima cosa che spesso una persona nota di voi è l'odore. Provate con un aroma moderatamente selvatico, che dica: “Non sono addomesticato, ma ferino ed eccitante”. Tutte le mattine e prima di uscire per qualsiasi appuntamento, io faccio gargarismi con il Johnny Walker. Penso che le donne apprezzino, a metà giornata, questa sfumatura di liquore forte nell'alito di un uomo; contribuisce a quell'aura di noncurante minaccia che una femmina degli anni Novanta trova così affascinante e rinfrescante dopo un'intera decade di paranoia maschile.
Se avete, come me, un fisico duttile, un corpo cioè che può essere agevolmente plasmato, che risponde rapidamente a un allenamento pesistico mirato, potete personalizzarlo così da fronteggiare nel modo più appropriato qualsiasi tipo di situazione sia prevista dal vostro carnet. Per esempio, sono stato recentemente invitato a partecipare a un gran gala al Lincoln Center. Una faccenda da abito scuro: spettacolo di balletto e poi cena e danze. Mi sono immaginato la serata, e ho ritenuto probabile che mi sarei tolto la giacca dello smoking una volta al tavolo, mentre mi sembravano ridottissime, salvo imprevisti, le probabilità che mi calassi i pantaloni. Così, nelle settimane precedenti il gala, lasciai perdere il lavoro sui quadricipiti e sui polpacci, e ci diedi dentro pesantemente con i pettorali, i dorsali, i deltoidi, i bicipiti, i tricipiti, costruendo colossali masse muscolari in quelle zone che si sarebbero notate quando mi fossi tolto la giacca. Ne valeva la pena? Avreste dovuto vedere le espressioni attonite sui volti dei miei commensali Sandy Pittman, Bianca Jagger e Heather Watts quando feci il mio piccolo spogliarello prandiale. Caddero le mascelle, forchette cariche di beluga si congelarono a mezz'aria, totale e assoluto sbalordimento.
Non più tardi della settimana scorsa, Der Gummiknuppel, l'equivalente tedesco della rivista per famiglie Martha Stewart Living ma con più nudi e crimini macabri, mi ha chiesto di guidare una serie di visite al riformatorio di Bedford Hills per scriverne su una prossima edizione speciale. Ora, questo è un incarico che richiederà una maggior potenza negli arti inferiori, così mi dedicherò a far lievitare i miei quadricipiti e polpacci con estenuanti ore di squat. Visto che esercitare le gambe è così faticoso e stressante, rifornirò di carburante i miei allenamenti con traboccanti tazze di testosteroni, la pasta dei veri uomini. Per quelli che prendono sul serio il rimodellamento del corpo, non posso tessere a sufficienza le lodi di questo notevole e delizioso prodotto per il fitness: pasta a forma di testicolo fatta con la migliore semola di grano duro e arricchita con androgeni naturali.
Nessuna dissertazione su bodybuilding e fitness potrebbe dirsi completa se non si parlasse degli steroidi anabolizzanti. Siccome all'interno della comunità del bodybuilding infuria la discussione sul fatto che siano gli stessi giudici di gara a incoraggiare l'uso continuo degli steroidi premiando sempre di più un mostruoso sviluppo muscolare, ecco il mio consiglio: attenzione alle conseguenze sartoriali dei regimi farmaceutici. L'uso degli steroidi anabolizzanti può causare ginecomastia, cioè ingrossamento del seno nell'uomo. Se voi rimanete dell'idea che l'unico modo per essere competitivi sia usare “droghe per il miglioramento delle prestazioni”, e se sviluppate ginecomastia e intendete continuare a gareggiare, vi raccomando il reggiseno bianco con asola orlata di Azzedine Alaia che costa circa 235 dollari. Se volete calore e stile sulla passerella, provate il reggiseno color avorio a maglia di Chantal Thomass che viene circa 473 dollari. E infine, per quei bodybuilders che hanno la ginecomastia e devono fare attenzione alle spese, c'è un adorabile reggiseno a quadretti bianchi e rossi della DKNY a soli 50 dollari.
Ci vediamo in palestra, ragazzoni.

 

 

 

 

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