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Mio cugino,
il mio gastroenterologo
1990 - Frassinelli, pag.185
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Più
potente di ogni droga, più colorato e movimentato di
qualsiasi video musicale. Una miscela di cyberpunk, postminimalismo
e umorismo nero... “Buttate via Bukowski, Burroughs e
Kerouac: Mark Leyner è il vero autore di culto degli
anni Novanta!” Così si a espresso il New York Times
a proposito di questo libro: un giudizio entusiastico. Firmato
da un giovane scrittore americano, esaltato da Tom Robbins e
da Jay McInerney, un volume esplosivo e unico, un cocktail di
molti temi ricorrenti nella scrittura e nelle arti visive d'oltreoceano.
Un gastroenterologo, cugino del narratore, vola a Londra per
essere incoronato “Re della musica folk”; uno scoiattolo
gigantesco, conduttore di un programma televisivo per bambini,
viene iniziato all'arte del kung-fu da un mercenario palestinese;
un giovane sposo rimane vedovo dell'ottuagenaria, atletica moglie
mangiagalline: sono solo alcuni assaggi delle situazioni “assurde”
che popolano i diciassette racconti di questa raccolta. Un'odissea
postmoderna, i cui personaggi strampalati catapultano il lettore
in strani territori, in universi composti da frammenti del quotidiano
cui si mescolano imprevedibili schegge impazzite. Lo sfondo
delle vicende è la New York contemporanea, crogiolo multietnico
in cui l'americano medio non sa più riconoscersi e dove
alle discriminazioni razziali sono subentrate quelle psicopatologiche:
i vicini di casa, per esempio, non sono più identificati
come cubani, portoricani o irlandesi, ma come anoressici, nevrotici,
narcisisti... E’ un mondo volgare e plastificato, affetto
da malattie incurabili provocate dai sofisticatiprodotti della
tecnologia, quali pesticidi, cosmetici e cosi via. E Leyner
lo dipinge con un linguaggio frizzante e assolutamente originale,
che combina giochi di parole, false piste, battute fulminanti,
divertendosi a inglobare le peculiarità dei gerghi -
dal tecnico al famigliare, dal pubblicitario al medico-specialistico
- e le influenze dei media e dei cartoni animati. Un nuovo,
più che promettente talento, una lettura irrinunciabile.
l'inizio...
Viaggiavo
verso Las Vegas per dire a mia sorella che avevo fatto spegnere
il polmone d'acciaio della mamma. Nella cabrio davanti a me
quattro tipi si grattavano le croste dalle teste pelate e bruciacchiate
dal sole, gettandole sull'asfalto. Per evitare di schiacciare
quei brandelli di pelle morta grigliati al sangue ero costretto
a sterzare continuamente a destra e a sinistra, procedendo in
uno zig-zag folle e incontrollato. Guidavo come meglio mi permetteva
il mio macinino coreano, ma la testa era altrove. Erano giorni
che non mangiavo. Stavo letteralmente morendo di fame. Improvvisamente
, dopo la cima di una collina, un neon intermittente emerse
dalla nebbia: PROSSIMA USCITA FIE GRAS E HARICOTS VERTS.
Stavo abusando di un ormone estratto illegalmente da ghiandole
pituitarie di cadaveri e mi sentivo annegare in un marciume
escrementizio, ma la prospettiva di avere qualcosa di buono
da ingollare mi tirò su. Chiesi alla cameriera quale
fosse la soup du jour e lei mi rispose zuppa primordiale: ammoniaca
e metano mixati con acqua d'oceano fulminata dal temporale.
Oh , prenderò una ciotola di quel brodo embrionale, le
dissi sentendomi subito meglio, ma non appena lei se ne andò,
il buon umore finì per essere disintegrato dall'ambiente
antipatico
***
In
aggiunta all'ormone estratto dai cadaveri, stavo prendendo steroidi
anabolizzanti, composti di tessuto rigenerato, agenti stiomolo-coloniali
di granulocita macrofago(ASC-GM: una sostanza usata per stimolare
la crescita di alcune cellule sanguigne nelle vittime di radiazioni)
e uno spray nasale di neuropeptide capace di accelerare la secrezione
di ormoni pituitari . Stavo diventando sempre più largo,
spendendo cifre enormi per nutrirmi. Così nella speranza
di alzare un po' di grana, partecipai a un quiz televisivo.
La domanda valeva 250.000 dollari in contanti e premi: se l'
Oceano Pacifico fosse fatto di gin, quale sarebbe in proporzione
il lago di vermouth necessario per ottenere un Martini dry?
Io dissi il lago Ontario, ma la risposta esatta era il mar Caspio
che è chiamato mare ma è in realtà un lago.
Avevo fallito. Avevo umiliato la mia famiglia e svergognato
il maestro di kung fu del tempio Shaolin. Fissai crudelmente
il pubblico in studio mentre tutti canticchiavano qualcosa come
"coglione".
***
Finisco in un piccolo e squallido bar da qualche
parte a Vegas o forse a Reno o forse sul lago Tahoe. Non so
ma
eccola qui. Non saprei dire se è umana o un aneroide
ginemorfico della quinta generazione e non mi importa. Spacco
una fialetta di ferormone d'accoppiamento e lascio che l'aroma
attraversi il bancone mentre sorseggio il mio drink, un isotiocianato
di metile on the rocks.
L'isotiocianto di metile è il composto che ha ucciso
più di 2000 persone a Bhopal, in India, ma grazie alla
palestra, alla ginnastica aerobica e a una dieta ipocalorica
ricca di fibre, quella robaccia non ha effetto su di me. Lei
si sposta abbastanza decisa e occupa lo sgabello di fianco al
mio. Dopo qualche istante di silenzio, faccio la prima mossa:
siamo tutti psicotici latenti e lo siamo sempre stati fin dall'età
di due anni, dico , sputando un cubetto di ghiaccio nel bicchiere.
Viene più vicino. A questa distanza, i peli che le attorniano
l'ombelico mi ricordano la felce frattale che si crea sgocciolando
tintura in una soluzione acquosa di polimero, e glielo dico.
Mi guarda negli occhi: hai la prontezza, il fascino da due lire,
la boria , l'assenza di sensi di colpa, la superficialità,
l'impulsività e la mancanza di piani a lungo termine
che mi gustano giusto adesso, dice lei, avvicinandosi ancora.
Ci nutriamo delle stesse prede, le grugnisco. Adesso le mie
labbra sono a una unità angstrom dalle sue, cioè
a un decimiliardesimo di metro. Inizio a baciarla, ma lei si
scosta. Non si meritano il dolce tutti i bravi bambini che finiscono
la verdura? le chiedo. Non posso baciarti , mi risponde, siamo
replicanti monozigoti; dividiamo il 100% del nostro patrimonio
genetico. La testa mi gira. Tu sei il bel giorno, esclamo. Il
tuo respiro è uno zeffiro all'eucalipto che balla un
pazzo valzer sul mare di Galilea. Grazie , dice lei, ma non
possiamo andare a casa mia a fare l'amore perché l'incesto
monozigote è proibito dagli Anziani.
***
Quando
emersi dall'utero di mia madre ero delle dimensioni di un dado
per brodo e papà dichiarò all'ostetrica: "Mi
rendo conto che a questo punto sia difficile prevedere le sue
possibilità di un futuro produttivo, ma se rimane a sei
facce e di 0,4 grammi per il resto della sua vita, allora l'eutanasia
è la nostra migliore chance".
***
Non
me la dimenticherò mai, l'estate del 1954: eravamo tutti
in un ristorante italiano a Belmar, New Jersey, e improvvisamente
la mamma collassò con la faccia dentro un piatto di melanzane
alla parmigiana. Quando alzò la testa, con la faccia
cosparsa di salsa e di mozzarella bollenti, predisse con voce
arcana e oracolare la costituzione del Mercato Comune Europeo
nel 1958, l'attacco da parte della Corea del Nord alla nave
della Marina americana Pueblo nel 1968 e la prima legge sull'obbligo
di cinture di sicurezza emanata a New York nel 1984.
***
Ero
stato appena licenziato da Mc Donald per essermi rifiutato di
indossare il kilt durante una settimana di lancio promozionale
del nuovo McHaggis( l'haggis è il piatto tradizionale
scozzese, fatto di cuore, fegato e polmoni di pecora macinati
con sugna, cipolle, farina d'avena e spezie e bollito nello
stomaco dell'animale).
Quando incontrai Olivia per la prima volta , fui un po' troppo
ampolloso. Dissi cose del tipo: " Avresti voglia di un
dolce e di un bicchiere di secrezione liquida di ghiandola mammaria
bovina?".
Ma Olivia mi insegnò a tirarmela di meno.
Poco dopo esserci conosciuti, facemmo un patto: se ci fossimo
trovati sopra un aereo sul punto di schiantarsi, avremmo strappato
il Sony dalla testa di qualcuno, avremmo acciuffato tre o quattro
bottiglie di scotch e avremmo scopato, così da morire
gloriosamente in quell'estatico maelstrom di alcol, rock'n'
roll e orgasmo. Ma ricordi quella volta che fregammo il Sony
a un ragazzo etiope, saccheggiammo il vassoi dei cocktail e
ci scolammo tutto quanto, ci strappammo via i vestiti, e iniziammo
a chiavare nel corridoio e l'hostess venne da noi e ci disse
: " E' solo una turbolenza"?
***
Col
trascorrere del tempo, divenni ossessionato dalla morte, dallo
smembramento, dalla mutilazione, dalla tortura e ( più
in particolare) dalla morte o dall'infortunio grave per crimine
violento,incidente aereo o automobilistico. La mia ossessione
era ben fondata. L'incidenza di brutalità aveva raggiunto
un livello tale da sgomentare anche il maltusiano più
pessimista. Secondo l' Ufficio Statistico di Crimini Violenti,
le possibilità di essere uccisi nella propria camera
da letto da uno dei membri della propria famiglia ogni santa
notte erano 3 su 5. Le possibilità di farsi tagliare
via un braccio o una gamba usando i mezzi pubblici erano in
quel momento 7 su 10! Le possibilità di essere rapiti
e avere gli arti recisi e nascosti da qualche parte, cosicché
i chirurghi non avrebbero potuto riattaccarli, erano di un agghiacciante
4 su 7! E le possibilità di essere risucchiati fuori
da un jet erano di 2 su 3, secondo il Caduta libera ,una rivista
dedicata esclusivamente agli incidenti di volo.
***
Cenai
in un ristorante cinese della zona. Il mio biscotto della fortuna
diceva: Ti verrà una cisti. Cercai di scovare il dottore
Earp giù in albergo, ma l'infermiera mi bloccò:
" Il dottor Earp si è preso l'ernia togliendosi
gli stivali da cowboy".
***
Gli scienziati sono convinti che l'appuntamento
con la morte di ogni persona sia codificato all'interno del
suo DNA. Hanno localizzato i geni attivi nei cromosomi e decifrato
la specifica sequenza di adenina,timida,citosina e guanina che
determina la durata della vita dal momento del concepimento.
In altre parole, sono convinti che sia possibile fare un esame
del DNA ( cosa che un giorno diventerà facile come leggere
il codice a barre di un qualsiasi prodotto in un qualsiasi supermercato)
e determinare l'esatto giorno e ora della dipartita di un essere
vivente. I rischi di tale scoperta sono enormi,ovviamente. Secondo
un mio amico bibliotecario, se l'esame del DNA fissasse la morte
di una persona per il 15 agosto e se questa persona volesse
un libro da restituire il 16, allora il prestito sarebbe di
fatto impossibile. Beh, esami del Dna a parte, era ovvio che
il mio momento era arrivato.
Mentre il girono dell'esecuzione si avvicinava sempre più,
ci furono problemi nel braccio della morte. A un detenuto vennero
negati gli ultimi desideri ( uova e pancetta con pane di segale
leggermente tostato e patatine fritte) perché il pasto
superava il tasso di colesterolo fissato dalla Task Force per
un Sano Stile di Vita Carcerario.
***
Beh,
per farla breve , mi innamorai dell' exoculata rimicaris. L'
exoculata rimicaris è una specie di gamberetto di alta
profondità che vive nei camini sulfurei dei campi idrotermali
dell ' East Pacific Rise, nutrendosi di quei microrganismi che
trovano congeniali i vapori di zolfo. Usando un sofisticato
braccio-robot realizzato per la bisogna, Takeo catturò
una dozzina di questi affascinanti ed esotici animaletti in
modo che potessi portarmeli a casa e tenerli come cuccioletti
da compagnia.
Inutile dire che i gamberetti e io diventammo inseparabili,
e che , ovviamente, intendessi portarli con me a Londra. Il
problema era che durante il mio soggiorno avrei avuto bisogno
di un rifornimento continuo di acqua sulfurea a 350 gradi per
fornire un adeguato habitat ai batteri di cui si nutrivano le
mie creaturine. Telegrafai all'hotel, spiegando la mia pressante
necessità. Ritelegrafarono immediatamente: LE ASSICURIAMO
CHE FAREMO DI TUTTO PER RENDERE QUESTO SOGGIORNO IL PIU' CONFORTEVOLE
POSSIBILE A LEI, AI SUOI GAMBERETTI D'ALTA PROFONDITA' E AI
MICROORGANISMI DI CUI QUESTI SI NUTRONO.
Un peana al personale dell' Omni International Hotel, zelante
e pieno di risorse! Quando entrai nella mia suite e aprii la
porta della stanza da bagno, rimasi in piedi, con la bocca spalancata,
assolutamente stupefatto . Nella bellissima vasca c'era un rubinetto
per l'acqua fredda, uno per l'acqua calda e uno per l'acqua
sulfurea a 350 gradi. Gloria allo staff e alla direzione!
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