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Storie
di ordinaria follia
Feltrinelli, 1978 1°ediz.; 340
pag. |
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...più
che racconti, un romanzo a disordinate puntate. "Rispetto
alla tradizione letteraria americana si sente che Bukowski
realizza uno scarto, ed è uno scarto significativo...
Bukowski fa irruzione in questa letteratura "letteraria",
ripetitiva, sostanzialmente prevedibile, con una cosa
nuova. Lui stesso. Lui che ha 50 anni al tempo in cui
scrive questi racconti, attorno agli anni '70, tasche
vuote, stomaco devastato...
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indice
- La piú bella
donna della città
- Kid polvere-di-stelle
- La vita in un casino del Texas
- Sei pollici
- La macchina da fottere
- Tre donne
- Dodici scimmie volanti che non volevano fornicare come
si deve
- 25 barboni cenciosi
- Cavalli, mica cavoli
- Altra storia di cavalli
- Nascita, vita e morte di un giornale underground
- Vita e morte all'ospedale dei poveri
- Il giorno in cui parlammo di James Tburber
- Una sirena scopareccia
- Noie alla batteria
- Un'amabile storia d'amore
- Fica a stufo
- Il principiante
- Una sorcia bianca
- Una calibro 9 per pagare l'affitto
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- In galera col nemico
pubblico n. 1
- Un matrimonio di rito Zen
- Ritorno i casa
- Addio Watson
- Il mio soggiorno al villino del poeta
- Gli stupidi cristi
- Troppo sensibile
- Violenza carnale
- O con amore o niente
- Quattro chiacchiere in pace
- Ho ucciso un uomo a Reno
- Pazzia notturna per le strade
- Rosso come un giaggiolo
- Occhi come il cielo
- Tanti elogi da Watter Lowenfels
- Appunti sulla peste
- Un brutto viaggio
- Animali in libertà
- Un uomo celebre
- Fior di cavallo
- Il gran gioco dell'erba
- La coperta
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***
Un
brutto viaggio
ci avete mai fatto caso che LSD e televisione a colori
hanno fatto una comparsa simultanea nel mondo dei consumi? due
divisioni martellanti e colorate. e noi, cosa facciamo? mettiamo
l'una fuorilegge e incasiniamo l'altra. la tv è una cosa
inutile, così com'è oggi n mano a certa gente.
questo è poco ma sicuro. ho letto sul giornale che durante
una recente retata un poliziotto avrebbe ricevuto in pieno viso
una bacinella di acido, scagliatali, si afferma, da un presunto
fabbricante di allucinogeni. anche questo è uno spreco.
vi son fondati motivi per mettere fuori legge LSD e affini (questi
stupefacenti possono far uscire di senno) ma altrettanto dicasi
del raccogliere barbabietole, dell'avvitare bulloni in una fabbrica
d'auto, o lavar piatti o insegnare lettere all'università.
se mettessimo fuorilegge tutto ciò che fa diventar matta
la gente, l'intera struttura sociale crollerebbe: il matrimonio,
la guerra, i trasporti pubblici, il mattatoio, l'apicoltura,
la chirurgia, tutto quanto. qualsiasi cosa può far diventare
matta la gente poiché la società è fondata
su basi false. finchè non avremo ribaltato tutto, i manicomi
resteranno pieni. e i recenti tagli ordinati dal nostro governatore
al bilancio dei manicomi, in California, mi fanno capire che:
la società non ritiene suo dovere curare quelli che la
società stessa ha atto impazzire, specie in periodi di
strettezze e inflazione e supertasse. meglio usare quei soldi
per costruire strade, o farne piovere qualche grullo, leggero
leggero, sui negri, tanto per tenerli buoni, chè non
diano fuoco alle nostre città. io ho un'idea migliore:
perché non ammazzarli i matti? pensate, quanto denaro
risparmiato. perfino un pazzo mangia, e tocca dargli da dormire.
eppoi sono disgustosi: cacciano quegli urli bestiali, berciano
di merda le pareti, e così ia. basta istituire un tribunale
medico, che prenda le decisioni del caso, e arruolare qualche
bella infermiera (femmine e maschi) per soddisfare i bisogni
sessuali degli psichiatri-giudici.
ma torniamo più o meno all' LSD. com'è vero che
hi non risica non rosica, è anche vero che più
arrischi e più ottieni. qualsiasi attività creativa
complessa (dipingere, scrivere poesie, svaligiare banche, fare
il dittatore e così via) ti conduce al punto in cui pericolo
e miracolo sono come fratelli siamesi. raramente arrivi al traguardo,
ma durante il tragitto hai modo di trovare la vita interessante.
è bello andare a letto con la moglie di un altro ma,
lo sai, un giorno o l'altro sarai colto con le braghe calate.
ciò serve a rendere il fatto più piacevole. i
nostri peccati vengono fabbricati in cielo per creare il nostro
inferno, di cui evidentemente abbiamo bisogno. diventa bravo
in qualsiasi campo, e ti crei subito dei nemici. i campioni
vengono innalzati affinché la folla provi poi maggior
gusto a vederli rotolare, battuti, fra la merda, e gode a subissarli
di fischi. gli stolti perlopiù la fanno franca. un vincitore
può essere abbattuto da un fucile ordinato per posta
(così dice la favola) oppure dal suo stesso fucile da
caccia in una piccola città come Ketchum. o come Adolf
e la sua puttana far harakiri all'ultima pagina della loro storia.
l'LSD può farti a pezzi perché non è un'arena
per leali impiegati delle poste, certo, l'acido cattivo al pari
di una cattiva puttana può metterti fuori gioco. anche
il gin fattincasa nella vasca da bagno ha avuto, durante il
proibizionismo, i suoi bei dì. la legge crea la propria
malattia in velenosi mercati neri. ma, perlopiù, i brutti
"viaggi" psichedelici sono dovuti al fatto che chi
vi si imbarca era già avvelenato. dalla stessa società.
se un uomo ha preoccupazioni, per l'affitto, la rata dell'auto,
il cartellino da timbrare, mandar il figlio all'università,
portar l'amante a cena in un locale carissimo, l'opinione dei
vicini di casa, il bene della patria, allora una compressa di
LSD lo farà, probabilmente, impazzire perché,
in certo senso, è già pazzo e tira avanti solo
perché è trascinato dalla corrente, sostenuto
dalla routine, intontito da tutto il fracasso che l'esenta dal
pensare con la propria testa. per un trip ci vuole uno che non
sia già stato messo in gabbia, che non sia stato già
inculato dalla grande Paura che, in tal modo, spinge avanti
l'intera società. purtroppo, molti uomini sopravvalutano
se stessi come liberi pensatori. ed è un grosso sbaglio
della generazione hippie, non fidarsi di nessuno oltre i 30
anni. trent'anni non vuol dire un accidenti. molte persone vengono
catturate e addomesticate già all'età di sett'ott'
anni. molti giovani SEMBRANO liberi ma si tratta solo di un
fatto chimico e energetico che riguarda il corpo e non già
di una realtà che riguarda lo spirito. ho conosciuto
uomini liberi nei posti più strani e a TUTTE le età
(portieri, ladri d'auto, benzinai) e anche alcune donne libere
(infermiere o cameriere perlopiù) e di QUALSIASI età.
l'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere, quando
gli sei vicino.
un viaggio psichedelico vi mostra cose non soggette ad alcuna
norma. vi mostrerà cose che non sono nei libri di testo
e cose contro cui non potete sporgere querela, o reclamare in
municipio. l'erba rende semplicemente più sopportabile
l'attuale società: l'LSD è invece una nuova società
a sé stante. se tu sei un inserito, puoi pure rubricare
l'LSD come "droga allucinogena" e lavartene le mani.
ma quel che s'intende per "allucinazione" varia a
seconda di dove ti trovi, ovvero del polo sul quale ti orienti.
qualsiasi cosa ti succede quando ti succede diviene realtà:
sia un film, un sogno, un atto sessuale, ammazzare, venir ammazzato
o mangiare una pizza. solo le bugie vengono imposte dopo. quel
che succede, succede. allucinazione è solo un vocabolo,
e un piedistallo sociale. quand'uno muore, per lui la faccenda
è molto reale; per gli altri, solo una disgrazia o un
ingombro da levar di torno. e per questo c'è il cimitero.
quando il mondo ammetterà che TUTTE le parti rientrano
nel quadro d'insieme, si potrà cominciare a sperare.
qualsiasi cosa l'uomo vede è vera. non è mica
stata portata lì da una qualche forza estranea: era lì
prima che lui nascesse. non biasimatelo per il fatto che egli
adesso la vede, e non date a lui la colpa se diventa matto solo
perché maestri e sacerdoti non furono abbastanza saggi
da insegnargli che l'esplorazione della realtà non ha
mai termine, e che siamo degli stronzi a limitarci all'abbiccì
del mondo. non è l'LSD la causa del brutto viaggio: ma
tua madre, il governo, la ragazza di rimpetto, il gelataio dalle
mani sudicie, lo studio imposto controvoglia dell'algebra o
dello spagnolo, la puzza di un cesso del 1926, un uomo dal naso
troppo lungo quando a te t'hanno detto che i nasoni sono brutti;
sono stati i lassativi, la causa, è stata la Brigata
Abramo Lincoln, la pubblicità della margarina, la faccia
di Roosvelt, sono state le caramelle al limone, è stato
lavorare per 10 anni in una fabbrica e venirne licenziato perché
sei arrivato in ritardo di 5 minuti, è stato per via
di quel fregnone che t'insegnava la storia in quinta elementare,
è stato per via del tuo cane investito da un'auto e nessuno
che ti fa da testimone, è stato per via di tante cose
la cui lista verrebbe lunga 5 chilometri.
un brutto viaggio? tutto questo Paese, tutto il mndo sta compiendo
un brutto viaggio, amico mio. ma a te t'arrestano per aver ingoiato
una compressa.
io vado ancora a birra perché, a 47 anni ho molti ganci
conficcati nel corpo. sarei un bel cretino se pensassi di essere
sfuggito a tutti i loro trabocchetti e incastri. credo che Jeffers
l'abbia detta giusta, quando ha detto, più o meno, stai
attento alle trappole, amico, ce n'è un sacco, e anche
Dio c'è cascato ain una trappola quando una volta scese
su 'sta terra. naturalmente, molti di noi dubitano che fosse
davvero Dio. ma, a quanto parlava troppo. chiunque può
parlare troppo. anche Timothy Leary. pure io.
oggi è sabato e fa freddo, il sole sta andando sotto.
cosa fate voialtri alla sera? fossi Liza, mi pettinerei i capelli,
ma però non sono Liza. bene, ho qui un vecchio numero
del National Geographic e le foto sulla carta patinata dan l'idea
di qualcosa di vero, qualcosa che accade. non è così,
naturalmente. in questo caseggiato sono tutti ubriachi. un alveare
di persone sbronze in attesa della fine. passano delle donne
per la via, sotto la mia finestra. io esalo, sibilo, una parola
stanca e gentile come "merda," poi strappo via 'sto
foglio dal rullo della macchina da scrivere. e ve lo regalo.
un assaggio da...
La
piú bella donna della città
Cass era la piú giovane e la piú
bella di 5 sorelle. Cass era la piú bella ragazza di
tutta la città. Mezzindiana, aveva un corpo stranamente
flessuoso, focoso era e come di serpe, con due occhi che proprio
ci dicevano. Cass era fuoco fluido in movimento. Era come uno
spirito incastrato in una forma che però non riusciva
a contenerlo. I capelli neri e lunghi, i capelli di seta, si
muovevano ondeggiando e vorticando come il corpo volteggiava.
Lo spirito, o alle stelle o giú ai calcagni. Non c'era
via di mezzo, per Cass. C'era anche chi diceva ch'era pazza.
Gli imbecilli lo dicevano. Gli scemi non potevano capirla. Agli
uomini in genere Cass pareva una macchina da fottere, e quindi
non gliene fregava niente, fosse o non fosse pazza. E Cass ballava
e civettava, si lasciava baciare dagli uomini, ma, tranne qualche
rara volta, quando si stava per venire al dunque, com'è
come non è, Cass si eclissava, Cass aveva eluso gli uomini.
Le sorelle l'accusavano di sprecare la sua bellezza, di non
fare buon uso del cervello. Ma Cass ne aveva da vendere, di
cervello e di spirito. Dipingeva, danzava, cantava, modellava
la creta, e quando qualcuno era ferito, mortificato, nel corpo
o nell'anima, Cass provava compassione per costui. Il suo cervello
era, ecco, differente; la sua mentalità non era pratica,
ecco quanto. Le sorelle eran gelose perché essa attraeva
i loro uomini; ce l'avevano su con Cass perché, secondo
loro, sciupava un sacco d'occasioni. Di solito Cass era gentile
con quelli piú brutti; i cosiddetti fusti non le dicevano
niente. Le facevano schifo. «Senza nerbo,» diceva,
"senza grinta. Arrivano, alti in sella, con quei nasi ben
fatti, quelle orecchie ben disegnate... Tutta esteriorità,
e niente dentro." La sua indole era affine alla pazzia;
aveva un temperamento che certi chiamano pazzia.
[...]
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