Le citazioni dai film
ECCE BOMBO
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No veramente non...non mi va. Ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è? Non è che alle dieci state tutti a ballare i girotondi ed io sto buttato in un angolo...no. Ah no, se si balla non vengo. No, allora non vengo. Che dici vengo?. Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate "Michele vieni di là con noi, dai" ed io "andate, andate, vi raggiungo dopo". Vengo, ci vediamo là. No, non mi va, non vengo. |
SOGNI D'ORO
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- Ma lei si rende contro che il cinema non è il suo mestiere? Lei ha voluto fare un film sui giovani. Guardi, se i giovani sono così...allora. Lei sarà così. Lei ci ha parlato dei fatti suoi. Una sua esperienza personale tra l'altro molto limitata. Ma questo film non è rappresentativo dei giovani. - Infatti, io non volevo rappresentarli. A malapena rappresento me stesso. - Forse noi possiamo capire questi suoi giochi intellettuali, questi esperimenti linguistici. Ma una casalinga di Treviso, cosa capisce di questo suo linguaggio nuovo? Cosa gliene importa, a lei che ha lavorato tutto il giorno, la sera è stanca, ha voglia di divertirsi? |
BIANCA
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- E quando ho visto le sue
scarpe io ho capito tutto di lei: è un uomo che ha sofferto, che
ha solo un paio di scarpe alla volta, che piano piano si consumano, diventano
lise, perdono il colore. Quando io ho guardato le sue scarpe ho pensato:
ora glielo dico subito - Che cosa? - Che sono io quello che cerca, che sono stato io - Ma perché, erano suoi amici, che cosa le avevano fatto? - Mi avevano deluso. Gli amici ti deludono, la gente normale no. A me piacciono le coppie felici, io li aiuto, li indirizzo sulla strada giusta, gli dò consigli, però non li seguo più quando fanno quegli errori cosí stupidi. Cominciano a dirti le bugie, poi si separano, poi ritornano a stare insieme però è troppo tardi, perché ormai sono feriti e cattivi e allora non li voglio più vedere. Una volta era più facile giudicare, come con le scarpe: c'erano solo alcuni modelli, molto caratterizzati, erano quel tipo di scarpe e basta. Ora invece tutto è più confuso, uno stile si è intrecciato a un altro, le cose non sono più nette - No, scusi, stavamo parlando dei suoi amici... - Sí, gli amici non possono comportarsi cosí, perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo; e quando scelgo è per sempre. |
PALOMBELLA ROSSA
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- Senti
Valentina... *** Mi ricordo il movimento degli
indiani cicorioni. Mi dissero che dovevo requisire due aerei per portare
il loro movimento in Perù alla "festa del sole". Poi,
dovevo convincere il partito a far distruggere l'Altare della patria
per far posto a una comunità alla quale avrebbero aderito tutti
gli animali e le piante della zona. Avrebbero aderito spontaneamente... |
CARO DIARIO
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- Sà cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste, cioé che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c'é un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sà che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza...e quindi..." *** Voi gridavate cose orrende e violentissime e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne. *** - Passando
accanto a queste case, sento un odore di tute indossate al posto dei
vestiti, un odore di videocassette, cani in giardino a far la guardia
e pizze già pronte dentro scatole di cartone. Ma perché
sono venuti quaggiù trent'anni fa? (rivolto
ad un signore che scende dalla macchina) Scusi, ma perché
siete venuti ad abitare qui a Casal Palocco? |
APRILE
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<Giornalista>
....un'assenza totale, un'assenza totale. Evidentemente l'imbarazzo
degli ultimi dati fa sì che non vogliano commentare... noi abbiamo
chiesto che scendessero ma non è stato possibile. *** Noi dobbiamo fare questo documentario sull'Italia... è un dovere...noi dobbiamo farlo... noi vogliamo farlo... all'estero vogliono capire cosa sta succedendo in questo paese. Allora, innanzitutto cominciamo ad accumulare giornali... giornali... giornali, compriamo tutto in questo periodo. Poi registriamo i telegiornali di Italia 1 e Rete 4, poi le trasmissioni televisive... quelle solite... Harem. Non l'immondizia pura eh... quello non mi interessa. Conosci i miei gusti, quelle trasmissioni che vorrebbero essere poi invece...ecco. Poi dobbiamo filmare la campagna elettorale. Noi dobbiamo fare questo documentario...è un dovere fare questo documentario... io DEVO fare questo documentario. *** - Un capitolo del mio documentario sull'Italia è dedicato al giornalismo. Comincio subito a tagliare e ritagliare, incollare e cucire. E mi accorgo che i giornali sono uguali e soprattutto usano e si scambiano sempre gli stessi giornalisti. C'é quello che scrive di politica su un quotidiano, di cinema su un settimanale di sinistra e di letteratura su un mensile di destra. C'é quell'altro che scrive contemporaneamente sul Corriere della Sera, su un settimanale femminile e sul mensile delle Ferrovie dello Stato. E naturalmente vignette di satira politica ovunque. Perché la satira non ha padroni quindi sta bene sotto ogni padrone. Insomma un unico, grande, giornale... *** <Nanni> D'Alema reagisci, rispondi, dì qualcosa. Reagisci... e dai...dai... reagisci, rispondi. D'Alema dì qualcosa, reagisci...dai...dì qualcosa, D'Alema rispondi. Non ti far mettere in mezzo sulla giustizia proprio da Berlusconi. D'Alema dì una cosa di sinistra, dì una cosa anche non di sinistra, di civiltà, D'Alema dì una cosa, dì qualcosa, reagisci....
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tratte dal sito: www.eccebombo.net
Nanni
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