KLICCA IL SONDAGGIO: Sicurezza Stradale: come ridurre il numero delle vittime e dei disabili.
Iniziative associative di interesse generale Progetto per valorizzare una viabilità alternativa
Il 20/06/2007 il CNOSS ha richiesto alla casa automobilistica Lancia, assieme all'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Associazione PU.RI e Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini", la sospensione del messaggio pubblicitario riguardante il lancio sul mercato della nuova Lancia Ypsilon (con abbinato concorso a premi "Cattividentro"), perchè ritenuto immorale e diseducativo. In data 26/06/2007 la Lancia ha fatto pervenire una risposta con la seguente conclusione finale: " Valutati i rilievi da Voi formulati, pur non condividendo il merito delle relative contestazioni, abbiamo così deciso, di sospendere per il momento la diffusione del messaggio pubblicitario in oggetto, riservandoci, comunque, nel prosieguo ogni e più approfondita valutazione. Nell'accomiatarci vi manifestiamo la nostra profonda stima per l'attività di sensibilizzazione da voi svolta, utile per affrontare, in modo costruttivo, le pressanti e gravi tematiche della sicurezza stradale in Italia".
Il 19/12/2006 abbiamo diffuso un comunicato/proposta per affrontare il tema delle emergenze infratrutturali.
Emilia Romagna: <<<Infrastrutture, occorrono nove miliardi (di Euro) solo per le emergenze>> ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture On. Di Pietro.
Riflessione:
Premesso che l'intero bilancio regionale ammonta a 15miliardi di Euro, se ne deduce che oltre la metà occorrerebbero per recuperare i ritardi nell'adeguamento infrastrutturale che, tra l'altro, oltre agli aspetti direttamente riferibili al sistema produttivo, concorrono a qualcosina, come mostra la Tab. di seguito, in termini di morti e feriti, e solo per gli anni 2002, 2003 e 2004.
E' evidente che dopo l'accumulo di tale e tanto ritardo la soluzione meno auspicabile, ma più probabile, che le Istituzioni competenti potrebbero decidere, come finora hanno deciso, è il non fare nulla e lasciare che le cose restino come stanno.
Come uscire, allora, da questo 'cul de sac'?
Dato che le risorse finanziarie per la realizzazione delle opere non potrebbero certamente essere attinte dal bilancio dello Stato o della Regione, che stentano enormemente a raggiungere un proprio equilibrio. Si potrebbe provare a realizzare un vero e proprio "project-financing", a più alta partecipazione 'popolare' che sia mai stato concepito in Italia: un accordo trilaterale tra Stato - Regione - Rappresentanze di Cittadini ed Imprese dell'Emilia Romagna, con questi ultimi due che intervengono con propri risparmi e risorse alla copertura finanziaria per la realizzazione delle opere "prioritarie" condivise, ritagliandosi anche e però, le necessarie funzioni e azioni di controllo affinchè gli impieghi non siano distratti ad altri scopi.
Le tante autonome associazioni no profit impegnate sul fronte della sicurezza stradale non hanno la vocazione, nè la professionalità, per proporre soluzione tecniche in settori più congeniali al mondo del "profit", ma sono certamente dotate di notevole "professionalità" quando devono affrontare le numerose esigenze sociali e civili che vengono sacrificate ad interessi di bottega.
Se si volesse approfondire l'argomento, gli organismi no profit aderenti al patto C.N.O.S.S. (sito web http://cnoss.135.it ) si renderebbero disponibili alla collaborazione.
Il 19/12/2006 abbiamo diffuso il seguente comunicato, a commento dei dati sulla qualità della vita pubblicati dal quotidiano Il sole 24 Ore: Ringraziamo sentitamente il Sole 24 Ore per avere reinserito la classifica dell'incidentalità stradale tra i parametri che determinano la qualità della vita nelle 108 province italiane. L'ultimo inserimento di tali dati risaliva al Dicembre 2003 e probabilmente l'interruzione ha comportato una riduzione del livello di attenzione da parte di alcune Istituzioni Pubbliche. Purtroppo in certe zone il tempo sembra essersi fermato, perchè la poco invidiabile maglia nera dell'incidentalità stradale continua ancora oggi (come nel Dicembre 2003) ad essere indossata dalla provincia di Rimini e dalla Regione Emilia Romagna. Da diversi anni stiamo denunciando questo allarmante stato di cose attraverso alcune motivate associazioni no profit operanti sul territorio Riminese, ma le varie iniziative di sensibilizzazione messe in campo sono quasi sempre state snobbate dalle Istituzioni più direttamente interessate. Queste "scomode" associazioni svolgono ormai la propria attività di volontariato soprattutto altrove, perchè certi comportamenti, oltre a mortificare la loro voglia di fare, denotano scarsa sensibilità nei confronti delle vittime e dei disabili della strada, dei loro familiari e delle associazioni che li rappresentano. Siamo convinti che l'autorevolezza del Vostro studio, ma soprattutto le importanti implicazioni d'immagine che lo stesso determina, produrranno risultati estremamente positivi per la sicurezza stradale su tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle zone a più alto rischio. Per fare meglio comprendere la situazione, concludiamo questa email riportando una delle riflessioni contenute in un recente comunicato diffuso (purtroppo nessun quotidiano locale l'ha pubblicato) sul territorio Riminese da un'associazione aderente al CNOSS: ".... Molti bambini, quando si rendono responsabili di qualche birichinata, cercano di nasconderla. Con la stessa logica infantile, proprio nella provincia che, secondo il quotidiano Il Sole 24 Ore, ha guidato la classifica nazionale delle vittime della strada, c'è ancora chi cerca di nascondere certe responsabilità e le umilianti ingiustizie del dopo incidente. Si prova probabilmente vergogna e qualche senso di colpa per i tanti omicidi stradali prevedibili che si consumano sulla nostra rete viaria e forse per questo motivo le associazioni promosse da familiari di vittime della strada vengono emarginate. Ecco perchè da molti anni denunciamo questo stato di cose con lo slogan provocatorio " TRA GLI STRUZZI DI ROMAGNA, UNA STRAGE CHE URLA VERGOGNA"...". Stimatissima redazione, siamo fermamente convinti che, se continuerete a monitorare l'incidentalità stradale in Italia, saranno risparmiate sofferenze a tantissime famiglie. Nell'esprimerVi il nostro consapevole apprezzamento per lo studio appena pubblicato, salutiamo con distinta stima.
PREMIO EUROPEO NORAUTO 2005 ASSEGNATO AL COMITATO "F. PAGLIERINI". Prestigioso riconoscimento internazionale in favore del comitato per la sicurezza stradale "Paglierini", aderente al CNOSS. Gli 8 premi in palio, importanti per il loro valore simbolico e sovranazionale assai più che per quello venale, erano divisi in due categorie: 4 per le iniziative e azioni di portata nazionale e 4 per quelle a carattere locale e regionale, nei rispettivi paesi dei partecipanti. Molti i lavori pervenuti alla Giuria del premio (circa 700 è stato dichiarato), a testimonianza della forte attualità del problema, purtroppo, anche all'estero. Tra questi, i prescelti, hanno riguardato Comitati ed Associazioni che operano in Francia, Olanda, Germania, Portogallo, Italia e Spagna. Il primo premio in assoluto è stato conferito ad una Associazione di volontariato spagnola, formata da Medici e Farmacisti, con la motivazione: <<per aver sensibilizzato e indotto le autorità del Governo spagnolo a controlli severissimi sul rilascio e rinnovo delle patenti di guida. Soprattutto nei confronti di persone anziane o malate>> e impegnata a sensibilizzare e denunciare le conseguenze dell'uso di farmaci e psicofarmaci sulla guida. Tale provvedimento, dalla sua entrata in vigore, ha fatto ridurre in Spagna il numero dei morti sulle strade del 14% già nel 1° anno. Al Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini" è stato conferito il 3° premio, con la motivazione che può essere così sintetizzata <<per l'opera costante, svolta negli anni, di raccolta - assemblaggio ed elaborazione quotidiana dei dati sulle vittime stradali in assenza di analoga rilevazione da parte di soggetti a cui spetterebbe il compito di monitorare il fenomeno in tempo reale, data la persistente drammaticità del problema>>.
Il Dr. Luigi Ciannilli, presidente del Comitato "Paglierini" , alla consegna del premio (avvenuta a Bruxelles il 16/06/2005), ha voluto sottolineare che è stato più agevole far giungere nel cuore dell'Europa, a circa 1500 chilometri di distanza da Ferrara e dall'Emilia Romagna, l'impegno di questi anni del Comitato "F. Paglierini", che non a 60 chilometri dalla località in cui ha sede lo stesso Comitato, per portarlo all'attenzione del Governatore della Regione, non per essere premiati, ma solo ...ascoltati .
Dopo circa un anno dalla richiesta di chiarimenti per un tratto d'autostrada raffigurato su un tesserino Viacard , il nostro Dr. Ciannilli ha rinnovato la richiesta in occasione di un convegno sulla sicurezza stradale tenutosi a Roma l'8 e 9/11/2005, a cui partecipavano anche alcuni responsabili della società Autostrade. Nell'occasione è stata mostrata ai partecipanti una diapositiva con la seguente immagine:
Dopo pochi giorni un responsabile della società Autostrade ha fatto pervenire al CNOSS il seguente messaggio:
"Come è stato opportunamente fatto notare,
il tratto autostradale non appartiene alla rete gestita da Autostrade per lŽItalia né a quella di altre Società concessionarie autostradali italiane e dovrebbe essere un tratto di unŽautostrada della rete francese. La ragione di ciò è che il servizio di infomobilità "892525" è un servizio di Telecom Italia, con cui le società concessionarie hanno stipulato un mero accordo commerciale. La scelta di quella immagine è stata una decisione autonoma del gestore telefonico, anche in considerazione del fatto che qualsiasi immagine di una rete italiana avrebbe potuto suscitare le obiezioni delle società concessionarie escluse. Peraltro l'immagine è stata migliorata ai fini di una rispondenza ai caratteri promozionali del servizio di infomobilità. Con simpatia e senza alcuno spirito di polemica desidero rassicurare che esistono tratti altrettanto belli sulla rete nazionale anche gestiti da Autostrade per l'Italia e che si presterebbero ad essere fotografate dando lo stesso effetto di quella oggi pubblicizzata. Mi scuso per il ritardo con il quale Le scrivo e spero di aver risposto alla Sua curiosità. Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Cordiali saluti. F.S. Responsabile Rapporti Istituzionali".Autostrade Italia sostiene insomma che la decisione di pubblicizzare su una Viacard Italiana un'autostrada straniera sia stata presa autonomamente da Telecom Italia, incaricata della pubblicità. Ma stiamo scherzando? Se Telecom Italia avesse deciso di pubblicizzare un'immagine con la quale si sarebbe potuto arrecare discredito alla società autostradale italiana ci sarebbe stata la stessa accondiscendenza? Se qualche altra anonima azienda italiana si fosse comportata nello stesso modo, che cosa sarebbe successo? Non è necessario essere degli specialisti in "diritto" per la risposta
.L'11 e 12/11/2004 il CNOSS ha realizzato nel centro congressi dell'Hotel Punta Nord di Rimini il convegno "S.O.S." Subito Occorre Sicurezza - Mentre l'Europa fa, l'Italia discute, in concomitanza con il Convegno Europeo SISS, promosso dall'ACI nei locali della Fiera di Rimini. Si è parlato di omicidi stradali, del diritto/dovere alla sicurezza stradale, del contrastato ruolo delle associazioni, delle responsabilità dei gestori delle strade e di cosa succede dopo gli omicidi. Al termine dei lavori le associazioni partecipanti hanno preso alcune decisioni immediatamente operative ed hanno gettato le basi per la realizzazione di alcuni ambiziosi progetti. Si è deciso di:
a cui si risponde:
PROGRAMMA CONVEGNO SICUREZZA STRADALE
S. O. S.S
ubito Occorre Sicurezza -Mentre l'Europa fa, l'Italia discute
Promosso dal
C.N.O.S.S. (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale)Si ringraziano la Banca di Credito Cooperativo Romagna Est e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna per i contributi finanziari concessi
Sulle strade Italiane è in corso una vera e propria guerra, che produce effetti devastanti in termini di vite umane, disabilità, sofferenze e costi sociali: Numeri raccapriccianti, che spesso vengono "manipolati" in funzione degli obiettivi che si vogliono perseguire. Come succede nelle guerre più convenzionali, l'arma dell'informazione rappresenta lo strumento bellico più potente che le forze in campo cercano di conquistare. Per averne il controllo o la disponibilità momentanea spesso si scatena una guerra parallela.
Sul fronte della sicurezza stradale, le associazioni no profit più determinate nel denunciare le responsabilità imputabili alle condizioni della viabilità, vengono spesso emarginate dai circuiti decisionali ed informativi. Le statistiche ufficiali riguardanti le cause degli incidenti stradali non riportano quasi mai quelle riconducibili a responsabilità degli Enti gestori delle strade (basta leggere gli slogans che da qualche tempo appaiono sui pannelli luminosi autostradali), anche se 1/3 delle vittime perde la vita per questo motivo.
Ecco perchè alcune associazioni no profit impegnate sul fronte della sicurezza stradale hanno deciso di promuovere congiuntamente una manifestazione che, non a caso, è stata programmata in concomitanza con il Convegno Europeo sulla sicurezza stradale promosso a Rimini dall'ACI. Ecco perchè è nato il CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale).
Intendiamo fare sentire la nostra voce sulla prevenzione, sugli interessi che ruotano intorno alla sicurezza stradale, sulla banalizzazione della vita sulle strade, sulla diffusa cultura del fatalismo, sul trascurato obbligo d'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole, sul trattamento discriminante che molte istituzioni riservano alle associazioni più "scomode", sui limiti di velocità assurdi che vengono imposti per mettersi a posto la coscienza, sulle tante chiacchere strumentali non seguite dai fatti, sui condizionamenti esistenti nel campo dell'informazione, sulle soluzioni adottate con successo in altre nazioni, su ciò che succede dopo l'incidente, sulle umiliazioni che debbono subire i familiari delle vittime o dei disabili della strada...
GIOVEDI 11/11/2004 - MATTINO
Attività divulgativa e di sensibilizzazione da parte di alcuni volontari all'ingresso della Fiera di Rimini, dove si svolge il Convegno Europeo sulla sicurezza stradale organizzato dall'ACI dal 11 al 14/11/04.
GIOVEDI POMERIGGIO
Moderatore: Giornalista di provata sensibilità.
15.00 Il CNOSS si presenta. Messaggio di benvenuto.
15.15 Associazione PU.RI.
(Pres. Dr. Giuseppe Raduano)Sicurezza tra slogans, volontariato ed umiliazioni.
15.30 AMI (Associazione Motociclisti Incolumi)
Giungla d'asfalto. Reazioni a catena
15.45 Associazione Paglierini (Pres. Dr. Luigi Ciannilli)
I veri numeri della strage sulle strade.
16.00 Assoc.ne Italiana familiari e vittime della strada (Tonino Morreale responsabile provincia Parma)
Omicidi Stradali impuniti. Proiezione filmato.
16.30 Pausa caffè
16.50 Ing. Stefano Mauro (Politecnico Torino)
Sicurezza attiva e passiva tra costi e ricavi.
17.10 Prof. Ing. G. Dondi (Ordinario Università Bologna)
Sicurezza Stradale: l'importanza della progettazione.
17.30 Tavola Rotonda e dibattito.
19.00 Sospensione lavori.
20.45
Cena di solidarietà animata dal cantastorie Gianni Broccoli. Il regista Mauro Giulianini sperimenterà in sala gli effetti del mix luci/suoni su chi guida.VENERDI 12/11
(PREVENZIONE E DOPO INCIDENTE)9.00 L'angolo degli STR: Illustrazione di materiale esplicativo su STRade, STRuzzi, STRagi e STRazi.
10.00 Rossi Germano (genitore di vittima) : La Corte di Giustizia Europea dovrà esprimersi sul mio "caso".
10.20 Pausa Caffè
10.30 Dibattito tra e con le associazioni. Decisioni.
12.00 Sintesi dei lavori e saluto.
Sede del Convegno: Centro Congressi "Hotel Punta Nord" - 47812 RIMINI - TORRE PEDRERA -
Via Tolemaide 4Tel. 0541-720227 (8 linee ISDN) Fax 0541-720565 - Sito: www.hotelpuntanord.it e-mail: puntanord@iper.net
a 4 Km. dall'uscita autostradale "Rimini Nord"
________________________________________
Associazione
PU.RI - PUnto RIferimento familiari vittimeVia Vanoni 3 - 47030 S. Mauro Pascoli (FC) Tel. 0541-932576
Email: pu.ri@libero.it Sito: http://puri.135.it/
A.M.I.
Associazione Motociclisti Inc..olumiVia Tevere 76/80 - 53042 Chianciano Terme (SI)
Email: segreteria@motociclisti-incolumi.com
Sito:
http://www.motociclisti-incolumi.com/
Comitato per la sicurezza stradale "Fernando Paglierini"
Educazione alla guida per la prevenzione degli incidenti
Via V. Monti, 2 - 44034 COPPARO (FE)
email:
asso_sic_stradale@tiscali.it sito: http://paglierini.135.it
Associazione
Paola e Dario OnlusVia Don Mottola
- 89861 Tropea (VV)Email: valeriantonino@libero.it
Fondazione
Alessio TavecchioVia A. Visconti 41 - 20052 Monza (MI)
Email: alessio@alessio.org Sito: www.alessio.org
Associazione
"Strade Sicure"Via S. Lorenzo 131 - 72024 Oria (BR)
Email proanda@libero.it Sito http://digilander.iol.it/stradesicure
Sedi Prov.li Parma e Rimini Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada
Il 20/7/2004 abbiamo sostenuto il comunicato stampa dell'Associazione "Paglierini" con il seguente messaggio: Considerato che gli organi d'informazione hanno dato ampio risalto alle dichiarazioni fornite da responsabili della società Autostrade e delle Forze dell'Ordine sulle responsabilità riconducibili agli utenti della strada; Rilevato che nella carta dei doveri del giornalista si afferma " Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che egli ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità dei fatti..."; si chiede di dare adeguata diffusione al comunicato emarginato, già inoltratoVi dall'Associazione "Paglierini", aderente al CNOSS. Si ringrazia anticipatamente per il senso di responsabilità e la collaborazione che verrà accordata. Distinti saluti
La tragedia sull'A1 poteva essere evitata?
Noi diciamo di sì, come tantissime altre di cui proprio le autostrade sono state teatro, di inverno, con la nebbia, e d'estate con i fuochi ai lati delle carreggiate o per altre cause. Oggi, ai Tg, anche l'amministratore di Autostrade S.p.A. non si è lasciato sfuggire l'occasione per ricordare che il "91% delle cause di incidenti è colpa della velocità". E la coscienza è così più tranquilla. Un esempio, invece, di quanto la volontà, sposata con la tecnologia è capace di fare miracoli. Sono letteralmente spariti i lanci dei sassi dai cavalcavia. E' bastato identificare ogni cavalcavia con un numero e il nome della strada e affidarsi alla collaborazione degli automobilisti muniti di un cellulare. Il resto, per effetto deterrente, è avvenuto da sè. E tutto questo è stato possibile realizzarlo nel giro di pochissimi mesi. Perchè non può avvenire per il resto? Con installazione di pannelli luminosi ogni 500 mt o 1 Km, per preavvertire della nebbia, presenza di fumo, ingorghi o altre cause che possono provocare tragedie immani? Per oltre vent'anni le società di gestione delle autostrade, tutte, sono state letteralmente galline dalle uova d'oro per i propri azionisti. "Entrate" da favola meno "Uscite" strettamente indispensabili uguale "Utili" di gestione favolosi. E quando poi succedono tragedie come quella di Roma, o l'anno scorso sulla Trieste Venezia, beh, allora si tirano in ballo i "veri" colpevoli: la scarsa prudenza e l'eccessiva velocità. Accadrebbero lo stesso tutte queste tragedie se le applicazioni tecnologiche sulle nostre strade ed autostrade avessero viaggiato di pari passo con la crescita del numero di veicoli circolanti e con quanto hanno pagato e pagano gli utenti stradali, ogni anno, per circolare? Proprio all'amministratore di Autostrade S.p.A. abbiamo fatto pervenire alcuni mesi fa un filmato, di soli pochi minuti, che riproduce la situazione delle autostrade in Europa confrontata con quelle italiane. In quel filmato è, tra l'altro, richiamato anche il caso delle cuspidi di guard-rail agli svincoli delle uscite, contro uno dei quali morì qualche anno fa un noto stilista e, ieri, è andata a sbattere un auto provocando la morte di un bimbo (la cui eliminazione o non installazione, si badi bene, è addirittura un risparmio anzichè un costo). Neppure un rigo di risposta, di commento, un grazie. In cambio, però, la colpa degli incidenti "per il 91% è della velocità". Tutto il resto sono, evidentemente, elementi aggiuntivi di alcuna importanza che quegli stupidi di francesi, tedeschi, austriaci ed altri, nel resto dell'Europa, realizzano senza che ce ne sia alcun bisogno nè pratica utilità. Noi restiamo convinti che se prima di dar conto agli azionisti ci si sentisse il fiato sul collo per dover dare conto a qualche Giudice di qualche Tribunale, la situazione in Italia, in fatto di tragedie sulle strade, sarebbe radicalmente diversa e migliaia e migliaia di famiglie godrebbero ancora la loro felice esistenza con i propri cari. A ciò un grossissimo contributo, e assai più delle nostre denunce che hanno accoglienza zero presso i veri destintari, potrebbero darlo le stesse forze dell'ordine, nella redazione dei verbali dei rilievi. Quelle forze dell'ordine, nessuna esclusa, e quegli uomini, e quei genitori e padri di famiglia che nel momento che hanno indossato per la prima volta la divisa, hanno giurato fedeltà alla nostra Costituzione e alle sue leggi. Non ai presidenti delle società autostrade, o dell'ANAS o di questa o quella Provincia o Regione nè a questo o quel Sindaco, a cui è affidata la gestione della nostra intera rete viaria.
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Il 26/12/2004 abbiamo diffuso un comunicato dal titolo "Dossier qualità della vita del quotidiano Il Sole 24 Ore: Omesse le cifre della vergogna". Ecco il testo:
Stim.ma redazione "Il Sole 24 Ore",
Desideriamo esprimervi, rendendone partecipi altri organi d'informazione a livello nazionale e locale, alcune nostre perplessità sui parametri che avete utilizzato, o meglio non utilizzato, per redigere il dossier sulla qualità della vità in Italia nell'anno 2004. Infatti diverse associazioni aderenti al CNOSS, e sicuramente anche tantissimi cittadini, si sono chiesti, dopo aver esaminato l'inserto del Sole 24Ore di Lunedì 20 Dicembre, che fine abbia fatto, rispetto agli anni precedenti, tutto ciò che riguarda l'incidentalità stradale con i morti, i disabili, le preoccupazioni, le sofferenze ed i costi sociali che questa vera e propria calamità nazionale si porta al seguito. A nostro modesto avviso, per una più rappresentativa e chiara informazione, bisognerebbe fornire adeguate risposte ai seguenti interrogativi:
Potremmo proseguire l'elencazione degli interrogativi, ma non è questo il nostro fine. Se ci sarà data l'opportunità di farlo, saremo lieti di fornire suggerimenti e proposte utili per fermare la strage stradale e per il dopo incidente. Riteniamo che il preoccupante fenomeno dell'incidentalità stradale sia da tempo sfuggito di mano a chi ha poteri decisionali, poichè, mentre gli italiani quando si mettono in auto confidano ormai sempre più nello stellone, chi dovrebbe tutelarli cerca di coprire il problema con qualche foglia di fico.
Ci auguriamo di sbagliare e, anche per questo, sapendo cosa può fare l'informazione per accrescere o smorzare l'attenzione su qualche argomento, chiediamo alla Direzione del Sole 24Ore di riconsiderare od integrare il dossier statistico appena pubblicato. A nostro parere una simile scelta costituirebbe una inequivocabile dimostrazione di attenzione nei confronti di un tema prioritario, che rischia altrimenti di diventare figlio di un Dio minore.
Ringraziando anticipatamente per la considerazione che vorrete dedicarci, salutiamo con distinta stima.
GLI INTERESSI CHE RUOTANO INTORNO AGLI ORARI DELLE DISCOTECHE
Il 14/3/2004
è stato diffuso un messaggio inviato al Presidente della Camera (Presid. Camera), preceduto da una amara riflessione. Chi lo condivide, potrà amplificarlo.Riflessione - Quando l'istinto animale di proteggere la vita dei propri figli viene sopraffatto da valutazioni "fiscali", quando gli interessi di alcuni soggetti economici riescono a condizionare gli organi d'informazione ed a soffocare la voce di chi vuole salvaguardare la vita dei giovani, quando chi dovrebbe intervenire per tutelare i più elementari principi morali e civili della società si rende colpevole di gravissime inadempienze, quando in modo più o meno consapevole si alimenta una degenerazione culturale che mortifica tutta la razza umana, quando tutto ciò succede simultaneamente senza rendersene conto, ebbene ciò significa che si è ormai giunti al capolinea, perchè si sta vivendo contro natura. Com'è possibile non accorgersene o rimanere indifferenti?
Ecco il testo del messaggio inviato al Presidente della Camera
: Battuta d'arresto per la legge sulle "stragi del sabato sera". Così titola oggi, 13 Marzo, il Sole 24ore in un articolo a pag. 27. Motivo? La Commissione Finanze della Camera ha chiesto di modificare il testo perchè alcuni divieti di vendita sugli alcolici comporterebbero un minor gettito fiscale. !!!!!! Presumiamo che la Commissione Finanze della Camera sia composta da persone, prima ancora che parlamentari ovvero rappresentanti del Popolo sovrano nella massima Assise elettiva, che sappiano di "economia". Ad essi chiediamo perchè, anzichè contrastarla, non propongano di legalizzare la prostituzione? Quale sarebbe il "gettito" per l'Erario grazie al mestiere più antico del mondo che, sovvertendo tutte le leggi dell'economia, nonostante l'offerta superi ampiamente la domanda, i "prezzi" e, di conseguenza, i "ricavi" non hanno mai conosciuto periodi di crisi? E, inoltre, perchè, non propongano altresì la "monopolizzazione" per lo Stato di tutte le 'droghe': leggerissime, leggere, medio-leggeri e pesanti? Basta, come per il provvedimento assunto, turarsi il naso e chiudere gli occhi. Con due soli provvedimenti non si risolverebbero tutti i problemi delle nostre eternamente disastrate casse statali? Cosa c'è di illegale in questi riferimenti e di legale che dei giovani, mandati allo sbaraglio dal permissivismo e carenze legislative muoiano storditi da musica, alcol e droghe?P.S.
INVITIAMO TUTTI I RICEVENTI DELLA PRESENTE MAIL A VOLERE RILANCIARE IL MESSAGGIO A TUTTI I DESTINATARI DI POSTA ELETTRONICA DI LORO CONOSCENZA ED A SOSTENERE LA PRESENTE PROTESTA, SENSIBILIZZANDO LA PRESIDENZA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.Torna ad inizio pagina - HOME PAGE
Iniziativa esterna in favore del giovane disabile Nicola Gazza (refer. Giuseppe Raduano)
Stim.mo difensore civico di Forlì,
Alcune associazioni hanno recentemente aderito ad un patto di collaborazione e mutuo sostegno (denominato CNOSS) che in certe circostanze può assumere visibilità esterna. Si tratta di una iniziativa recentissima, che è nata per rivendicare considerazione e dignità in favore di quegli organismi di volontariato che operano nel campo della sicurezza stradale e del dopo incidente. Anche se in fase di prima costruzione, potrà raccogliere altre informazioni consultando il sito
http://digilander.libero.it/cnoss .Nella suddetta qualità di referente esterno, volevo portare alla Sua attenzione due episodi che riguardano il Comune di Forlì, auspicando un Suo autorevole intervento:
Ringraziando anticipatamente per l'attenzione e la considerazione che vorrà dimostrarci, La saluto con distinta stima.
Giuseppe Raduano.************************
Nicola ci ha scritto la seguente lunga lettera/sfogo che Le chiediamo di leggere immedesimandosi, per quanto possibile, nello stato d'animo del nostro giovane amico:
Mi chiamo Nicola Gazza e risiedo a San Mauro Mare in via A. Vespucci, 2 tel 334 3446759. A
seguito di un ncidente stradale sono rimasto disabile e da diversi anni convivo con la "mia carrozzina". Ho cercato di adattarmi alle condizioni di questa diversa abilità e penso di esserci riuscito bene, soprattutto sottoIl motivo? Parcheggio contro mano, anche se chiaramente era l' unico modo per poter
scendere dall'auto.Assieme ad alcuni amici sono poi andato in un locale affollatissimo distante
circa 400 metri. Il parcheggio destinato ai disabili era occupato da auto normali, prive del tagliandino sul parabrezza. Altre auto erano parcheggiate sul marciapiede. Nessuna multa e nessuna presenza di forze dell'ordine.L'ottusità e l'arroganza di simili comportamenti si commentano da soli ed il
fatto è particolarmente inquietante se si considera che il 2003 è l'anno dedicato a livello Europeo al mondo dei disabili. La guardia al telefono ha concluso dicendo che se io non avevo altro modo di parcheggiare, sarei dovuto andarmene, magari tornare a casa ma non parcheggiare, cosa che mi ha offeso enormemente.Tra le tante chiacchere ed i tanti buoni propositi che faranno i tanti
rappresentanti istituzionali nel tentativo di conquistare consensi e di sentirsi la coscienza a posto, proporrei loro di provare dal vivo e per poche ore ciò che significa essere diversamente abili. Tutti con una carrozzina in giro per la città provando le varie forme di mobilità. Senza eccessivo spirito polemico, consiglierei anche al vigile urbano di Forlì che mi ha risposto al telefono di fare una simile esperienza sul campo. Potremmo invertire i ruoli. Mi sento di assicurarlo che se io dovessi transitoriamente vestire i panni del vigile e lui quelli della persona disabile, farei di tutto per non dare il tipo di immagine che lui ha dato a me. A questo punto io dovrei fare ricorso al Giudice di Pace, per contestare una multa secondo me ingiusta, perchè penso che ogni cittadino, giovane o anziano, abile o disabile, bello o brutto debba avere la possibilità e la libertà di scendere da una macchina senza che qualcuno lo inviti maleducatamente e ingiustamente di tornarsene a casa pena la multa!Torna ad inizio pagina - HOME PAGE
INCONTRO CNOSS A RIMINI IL 24/10/2003
Il CNOSS si è presentato ufficialmente, ma gli organi d'informazione hanno snobbato l'incontro.
Le associazioni aderenti al patto CNOSS, si sono incontrate a Torre Pedrera di Rimini, presso il Centro Congressi dell'Hotel Punta Nord, nel pomeriggio di Venerdì 24/10/2003. C'è stato un confronto di idee sull'argomento: "Un patto per coordinare le varie attività e per darsi mutuo sostegno. Strategie d'azione". Al termine dell'incontro c'è stato un dibattito coordinato da un giornalista della rivista specializzata "Quattroruote" su un incidente che circa due anni fa costò la vita a quattro ragazzi, che si schiantarono contro un cartello stradale all'uscita di Valverde di Cesenatico sulla SS. 16 Adriatica.. Era presente un incaricato ANAS, ma le istituzioni più direttamente interessate hanno disertato l'incontro. La discussione è stata molto accesa, ma nonostante tutto ha prodotto qualche risultato positivo. L'ANAS ha infatti assunto l'impegno di intervenire entro brevissimo tempo per migliorare le condizioni di sicurezza degli svincoli sulla SS. 16 Adriatica. Un importante contributo alla discussione è stato dato dal Dr. Luigi Ciannilli (presidente associazione sicurezza stradale di Ferrara) dal Dr. Giuseppe Raduano (presidente onlus PU.RI.) e da Marta Flamigni (presidente del comitato giovani di Meldola)..
Alle ore 21,00 c'è poi stata una simpatica cena di solidarietà alla quale hanno partecipato più di 100 persone. Il ricavato è stato devoluto alla Fondazione Alessio Tavecchio di Monza, per realizzare un centro di cura, accoglienza e sport destinato a persone disabili e loro familiari.
Sabato mattina si è svolta una lezione di educazione stradale seguita da circa 600 studenti. tra i "docenti" figuravano quasi tutti i responsabili delle associazioni aderenti al CNOSS.
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OFFERTA DI COLLABORAZIONE PER PROGETTO DI LEGGE REGIONALE
Il 25/7/2003 è stato inviato al Gruppo "Verdi" del Consiglio Regionale Emilia Romagna il seguente messaggio:
"Ritengo doveroso fare precedere il merito del presente documento da una breve referenza sul CNOSS, che è la sigla con la quale è stato recentemente definito un patto di collaborazione tra associazioni che si occupano di sicurezza stradale. Per la Regione Emilia Romagna hanno fino ad ora aderito al patto tre associazioni, di cui una giovanile. In particolari circostanze il coordinamento CNOSS può assumere iniziative collegiali con visibilità esterna e nominare un coordinatore di scopo al quale fare riferimento. In questo caso il sottoscritto. In tale veste, essendo venuto a conoscenza di un progetto di Legge Regionale appena presentato dal vostro gruppo consiliare, Vi chiedo di farmi gentilmente pervenire il testo. Vi posso sin d'ora assicurare che potrete contare su ogni nostra possibile forma di collaborazione per la soluzione o, quanto meno, il ridimensionamento reale del problema nella nostra Regione. Potrete in particolare usufruire dell'esperienza pionieristica di alcune associazioni aderenti al patto CNOSS sulla delicata materia dell'educazione stradale (da anni attuata nelle scuole in favore degli studenti e dei loro genitori da parte di docenti volontari estremamente motivati), potrete essere resi partecipi di un progetto sperimentale di prossima attuazione in favore degli utenti della strada più deboli (anziani, ciclisti...), potrete contare insomma su un nostro convinto ed "interessato" contributo a 360 gradi per fermare la strage stradale.
In fiduciosa attesa di riscontro, saluto con distinta stima".
Firmato ... (Referente CNOSS).L'offerta di collaborazione è poi stata portata a conoscenza anche degli altri gruppi consiliari. Non c'è stata alcuna risposta.
L'ASSOCIAZIONE "PAOLA E DARIO" DI TROPEA ha definito un protocollo d'intesa con la Regione Calabria. Dal febbraio 2004 svolge 20 ore settimanali di lezioni di educazione stradale nelle scuole per il rilascio del patentino alla guida di ciclomotori. Questa utile collaborazione è maturata dopo il convegno di Castello di Scilla (promosso dalla Fondazione Guccione) svoltosi nell'Ottobre 2003, di cui riportiamo integralmente l'intervento fatto da Antonino Valeri, presidente dell'associazione "Paola e Dario":
Mi chiamo Valeri Antonino e sono presidente dell'Associazione Paola e Dario con sede in Tropea (VV).
Innanzitutto porgo un saluto a tutte le Autorità presenti, un ringraziamento particolare alla Fondazione Luigi Guccione Onlus e agli organizzatori per avermi dato la possibilità d'essere presente, a questo convegno sull'insicurezza stradale, in rappresentanza oltre che della mia associazione anche di tutte quelle, del Nord, del Centro e del Sud Italia, aderenti al CNOSS (Comitato Nazionale Organismi Sicurezza Stradale).
A seguito del tragico incidente stradale, avvenuto la sera di Natale del 1998, nel quale hanno perso la vita mia figlia Paola (19 anni) e il suo ragazzo Dario ( 21 anni), per volontà di noi genitori e di altri che hanno perso i propri figli o delle persone care a causa d'incidenti stradali e con il sostegno d'altre persone sensibili a tali problematiche, è stata costituita in loro memoria, l'Associazione "PAOLA E DARIO" onlus, la quale persegue finalità di solidarietà sociale, ma soprattutto si occupa d'educazione alla prevenzione ed alla sicurezza stradale. Affinché venga ridotta la strage di giovani che ogni anno si consuma sulle nostre strade, l'associazione contatta e cerca di coinvolgere centinai di giovani studenti, mette in atto incontri continui di sensibilizzazione dei responsabili delle Amministrazioni Locali, delle Forze dell'Ordine, delle Scuole e di tutte le Autorità presenti sul territorio, per una più incisiva opera di prevenzione e informazione.
L'associazione, in questi anni, ha portato avanti varie attività di ricerca e studio sulla viabilità di tutto il territorio della provincia di Vibo Valentia, per l'analisi del fenomeno estremamente preoccupante della crescita degli incidenti stradali. Da ciò è emerso che gli stessi trovano origine anche dalle pessime condizioni e dalla scarsa manutenzione e segnaletica in cui si trovano le strade. ARGOMENTI NIENTE AFFATTO TRASCURABILI! Si è resa promotrice di una serie d'iniziative che hanno consentito di ottenere la verifica del tracciato d'alcuni tratti stradali (ss 522) e di migliorarne la viabilità. Ha organizzato numerosi convegni e manifestazioni nelle piazze, svolgendo essenzialmente un'intensa campagna di prevenzione stradale nelle scuole, coinvolgendo ogni anno centinaia e centinaia di ragazzi, dalle scuole materne a quelle superiori, programmando incontri con docenti, alunni e famiglie e organizzando dei concorsi a premi e diffondendo materiale didattico informativo.
Ha preso parte al progetto "Guida sicura" con le ASL e le Scuole Guide; ha partecipato a varie trasmissioni televisive; ha portato le proprie testimonianze nei vari telegiornali regionali e nei telegiornali di Euro News. E' stata nominata referente per la provincia di Vibo Valentia a rappresentare l'Associazione Italiana Famigliari e Vittime della Strada.
E' aderente al CNOSS, di cui in questo convegno sono referente, un patto di collaborazione tra Associazioni no profit indipendenti che si occupano di sicurezza stradale.
Il mio intervento di seguito toccherà alcuni argomenti connessi alla sicurezza stradale che spesso non vengono presi in considerazione.
Molte persone, per menefreghismo o superficialità, non vogliono vedere, né alcune situazioni che mettono a rischio la vita degli utenti della strada, né ciò che succede dopo un incidente. Ma, c'è di più. Quando un cittadino colpito da una tragedia stradale comincia a rivendicare con forza, maggiore prevenzione, dignità e considerazione, finisce la fase della comprensione e subentra quella della conflittualità esasperata con le istituzioni chiamate a dare risposte.
Le Associazioni dei familiari delle vittime della strada o degli amici delle vittime della strada, sono spesso boicottate e/o scoraggiate nel raggiungimento delle loro finalità, perché poco addomesticabili e quindi pericolose per il danno d'immagine che possono procurare ai responsabili dell'insicurezza delle strade. Meglio agevolare o promuovere associazioni più malleabili. Ecco perché le assicurazioni, le case automobilistiche o gli enti pubblici promuovono propri organismi no profit per la sicurezza stradale. In questo scenario le associazioni indipendenti sono viste con spirito competitivo e talvolta avversate.
A tutela e sostegno delle associazioni più piccole e d'alcune associazioni giovanili e per una maggiore visibilità è stato creato il CNOSS. Infatti, è veramente vergognosa la situazione in cui sono costrette ad operare tante associazioni giovanili che s'interessano di sicurezza stradale. Per le difficoltà che incontrano e per l'assenza di sostegno politico economico la loro vita media non supera l'anno. In tutte le occasioni d'incontri pubblici o nel corso di lezioni d'educazione stradale nelle scuole, le associazioni aderenti al CNOSS denunciano queste cose da anni. Questi interventi vengono considerati, dalle istituzioni responsabili, prese di posizione "sgradite", ma il valore della vita sulle strade non può essere asservito a clausole di gradimento.
Le statistiche che più frequentemente usiamo richiamare sono le seguenti:
La parola "incidente" è più rassicurante perché nell'immaginario collettivo evoca l'eluttabilità del fato, ma spesso il termine più corretto da usare dovrebbe essere "omicidio" stradale, soprattutto quando certe tragedie sono facilmente prevedibili e potrebbero, con piccoli accorgimenti ed investimenti irrilevanti, essere evitati.
Per non parlare poi delle tante umiliazioni e degli insulti a cui i famigliari, che chiedono verità e giustizia, sono sottoposti nel dopo incidente. Su alcuni siti internet delle associazioni aderenti al CNOSS sono state realizzate apposite pagine informative e d'assistenza su questo argomento. Spesso le più dolorose esperienze sono provocate proprio da coloro da cui ci si aspetterebbe solidarietà, giustizia sostegno e conforto.
Com'è possibile conciliare certi episodi con la risoluzione delle Nazioni Unite n. 40/30 del 1985, nella parte in cui si raccomanda ai paesi membri di trattare le vittime (anche della strada) con sensibilità e rispetto della propria dignità, adoperandosi per dare loro l'opportunità di esprimere e comunicare l'impatto che il trauma ha causato?
L'intervento ha poi illustrato alcune significative e sconcertanti statistiche sugli effetti devastanti che un incidente stradale produce all'interno delle famiglie delle vittime o dei disabili della strada.
Ciò che difficilmente comprende chi istituzionalmente e preposto a sovrintendere alla sicurezza dei cittadini, non ultima la magistratura, è che le famiglie private di una persona cara o con un famigliare reso invalido a causa di un incidente stradale restano "mutilati" in modo permanente, non meno delle famiglie delle vittime d'altri tipi di violenze e di stragi meglio tutelati dalle leggi vigenti.