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Associazioni lanciano SOS da Firenze Tolleranza zero, come per le armi Fermiamo i TIR bomba

 Perchè tanta omertà su quelle responsabilità? L'anfia è disposta a collaborare col volontariato?

 Ciò che pagano e ricevono gli utenti della strada Appello agli espositori del Motor Show

Associazioni unite a Firenze per lanciare SOS sulla sicurezza stradale

Dopo l'incontro denominato SOS (Subito Occorre Sicurezza), tenutosi a Firenze, che ha visto la partecipazione di numerosi organismi no profit fortemente motivati, è stato diffuso il seguente comunicato stampa. Ai lavori hanno partecipato anche alcuni organismi aderenti al CNOSS, ma un particolare ringraziamento deve andare al Coordinamento Nazionale Camperisti per l'impegno espresso nell'organizzare al meglio l'importante manifestazione. Il convegno SOS che si tenne a Rimini alla fine del 2004 ha sicuramente contribuito a sviluppare periodici incontri di confronto e collaborazione tra le associazioni impegnate sul fronte della sicurezza stradale.

COMUNICATO STAMPA - S.O.S. Subito Occorre Sicurezza - Firenze, 7 maggio 2006

6 maggio 2006, Firenze ha ospitato nella Sala del Gonfalone a Palazzo Panciatichi, con la collaborazione con il Consiglio regionale della Toscana, l'incontro tecnico per costruire la strategia e la tattica per migliorare la SICUREZZA STRADALE, contribuendo ad evitare i circa 9.000 morti, 25.000 disabili gravi, 300.000 feriti che ogni anno producono le strade italiane. Incontro utile per evitare il rinnovarsi di un costo sociale di oltre 33 miliardi di euro all'anno e per sottrarre dalle sofferenze oltre 600.000 famiglie italiane che, se non ci saranno correttivi, avranno un morto e/o un disabile grave.

Le Associazioni presenti rappresentavano, per la prima volta insieme, le imprese di trasporto sia merci che passeggeri, i familiari e vittime della strada, i motociclisti e i camperisti. Le relazioni inserite nel sito internet www.coordinamentocamperisti.it.

Tutti i relatori presenti (Ing. Luciano Fantini, Tonino Morreale, Dr. Giuseppe Raduano, Dr. Luigi Antonio Ciannilli per i familiari e vittime della strada, Dr. Maurizio Longo Segretario Nazionale CNA - FITA per la Unione Nazionale Imprese di Trasporto, .Dr. Marco Guidarini per i motociclisti, Pier Luigi Ciolli per i camperisti) hanno concordato sulla esigenza di attivare una base comune da rappresentare ai Parlamentari, Consiglieri Regionali e Provinciali.

I primi punti condivisi sono stati:

Riccardo Romeo Jasinski, il coordinatore dei lavori

S.O.S. Subito Occorre Sicurezza

CNA FITA - Unione Nazionale Imprese di Trasporto

www.cna.it/fita - fita@cna.it

Associazione italiana familiari e vittime della strada

www.vittimestrada.org

info@vittimestrata.org

Associazione PUnto RIferimento familiari e vittime

http://puri.135.it - pu.ri@libero.it

Comitato per la sicurezza stradale "Fernando Paglierini"

www.giomo.191.it/paglierini/

asso_sic_stradale@tiscali.it

Associazione Fraternità della Strada - Mondo X

www.fraternitadellastrada.org

info@fraternitadellastrada.org

Associazione Motociclisti Incolumi

www.motociclisti-incolumi.com

marco.guidarini@motociclisti-incolumi.com

Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

www.coordinamentocamperisti.it - info@coordinamentocamperisti.it

 

QUANTA OMERTA' SUGLI OMICIDI STRADALI

L'ACI ci avverte delle "troppe vittime" . Grazie.

Continua a farci 'piacere' leggere, nel volgere di poche settimane, notizie dall'ACI sulla sicurezza e prevenzione degli incidenti. Oltre l'intervento citato, nella nostra quotidiana rilevazione sull'intero territorio regionale per monitorare il fenomeno in tempo reale, abbiamo ritrovato analoga iniziativa in altre province: Piacenza, Forlì-Cesena, Bologna ecc. ecc.

Nell'elenco delle cause principali all'origine dei sinistri, individuate nell'articolo pubblicato ieri dal Carlino, per quanto riguarda la provincia di Ferrara ma anche le altre, continua tuttavia a mancarne una, da sempre, volutamente, sottovalutata e trascurata da tutti: le condizioni delle strade. Alla quale può tranquillamente essere anche ricollegata un'altra sub-causa: l'insufficienza e l'inefficienza, in molti tratti, soprattutto tra i più pericolosi, della segnaletica.

Ecco, continuiamo a non comprendere le ragioni di tanta omertà, quanto meno sul piano dell'informazione. Dire che la nostra rete stradale è "pericolosa" e che la "segnaletica" è scarsa, qual è realmente, non vuol dire mettere automaticamente sotto accusa i gestori ma significa, invece, allertare l'utenza che "l'eccessiva fiducia nelle capacità di chi è al volante", come appunto rileva l'ACI tra le cause, ha un subdolo nemico che la stessa utenza non è in grado di percepire, guardando i dati dei morti e feriti e l'età media dei sfortunati.

Se c'è in giro un'epidemia si danno pure ai cittadini informazioni dettagliate e cosa fare per prevenirla e difendersi. Perchè lo stesso non può e non avviene per la sicurezza stradale?

Se una fabbrica di auto o moto o camion si accorge di aver commesso qualche errore costruttivo che potrebbe pregiudicare l'incolumità dell'utenza o di altri non ha remore a richiamare questi mezzi per correggere l'errore. Dando addirittura alla circostanza la massima pubblicizzazione per testimoniare la serietà della stessa casa costruttrice. Ore se tra le cause di molti sinistri è accertato che vi è l'imperizia degli utenti, per esempio in caso di gelo sulle strade, neve, nebbia cosa costa "informare" direttamente e "richiamare" l'utenza, soprattutto quella che già ha avuto o provocato altri sinistri, per essere testata ed addestrata al minimo comportamento virtuoso?

Cos'è che impedisce fare questi banali interventi che, soprattutto, attiverebbero in modo diverso il flusso comunicativo ed informativo con gli "utenti" sulla sicurezza stradale?

Un'ultima annotazione: la nebbia. Un fenomeno che si rinnova ogni anno, con certezza, in inverno, da sempre. In 365 giorni, dallo scorso anno, dopo le dichiarazioni e le emergenze di circostanza, uguali a quelle dell'anno prima e quelle degli altri anni, possibile che nulla di concreto si sia potuto realizzare, in particolare sulle autostrade, dove si paga per circolare?

Possibile che abbiamo un gioiello della tecnologia italiana che sta trasmettendo in questi giorni, in questi minuti dal pianeta Marte e sulle nostre autostrade siamo ancora fermi agli ...occhi di gatto?

Ecco, cose banali, che potrebbero salvare ogni anno migliaia di vite umane vittime, prima di tutto, delle resistenze ad innovare e rinnovarsi.

Comitato per la Sicurezza "F. Paglierini"

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Sicurezza stradale: tolleranza "zero" come per la detenzione di armi.

Al Ministro degli Interni

On. Giuseppe PISANU

ROMA

Illustrissimo Sig. Ministro,

abbiamo molto apprezzato la sollecitudine con cui ha proposto di riesaminare la situazione esistente in Italia sulla detenzione e uso delle armi. Dopo quanto accaduto recentemente e che ha scosso l'opinione pubblica, non solo in Sicilia e in Lombardia.

Tale decisione, in un certo qual modo, mi coinvolge personalmente perchè, in diverse occasioni, nel trattare e dibattere la ancor più grave situazione riguardante gli incidenti stradali e la sicurezza sulle nostre strade, ho citato, come esempio, proprio la nostra legislazione sul possesso ed uso delle armi nell'invocare la "tolleranza zero" anche sulle strade, sia verso i conducenti che verso i gestori o proprietari delle stesse. Legislazione riconosciuta e additata a modello a livello mondiale.

Se da un lato la Sua iniziativa conferma la valutazione sull'attenzione che la problematica riveste, dall'altro devo ritenere, come tante volte chi si occupa del problema incidenti stradali ha, purtroppo, paventato, che i numeri sui morti e sui feriti, che questa moderna biblica maledizione provoca ogni anno, sono ormai metabolizzati, sia dall'opinione pubblica ma, ciò che è più grave e sconvolgente alla prova dei fatti, dalle stesse istituzioni nel nostro Paese.

Sarebbe interessante scoprire, capire che differenza passa tra uno qualsiasi di quei sette morti, distrutti dalla follia omicida di due pazzi e, per esempio, la povera Francesca, una bimba di nove anni, in una foto che volevo allegarLe ma che ho preferito risparmiarLe, tanto è angosciante e scioccante, che la ritrae distesa sull'asfalto, appena ammazzata, da un altro genere di pazzi che, per arma, non usa la pistola o il fucile o il cannone ma l'auto.

Quanti, Ministro, su oltre 9.000, sono le Francesche e i Franceschi, di qualsiasi età, che devono morire ogni anno, tutti gli anni, in un trend in crescita e non in diminuzione per colpa di altri e nella totale indifferenza o, comunque, privi dell'attenzione e la giusta solerzia che hanno destato, invece, 7 morti da armi da fuoco?

Ai 9mila morti si aggiungono, inoltre, altri circa 25.000 invalidi permanenti e, ancora, 350.000 feriti. Perchè? Cos'è che giustifica questa mattanza e che non induce ad intervenire con la stessa fermezza che esiste in altri Stati e che, come la Sua iniziativa testimonia, da noi vale per il possesso delle armi?

Lei personalmente, come Ministro degli Interni, da cui dipendono importanti e diretti servizi per azioni di tutela, prevenzione ma anche di repressione non avverte, insieme ad altri colleghi di governo ma anche ai Suoi più alti e stretti collaboratori, alcun disagio quando, in programmi televisivi seguiti da milioni di telespettatori, interviste fatte ad utenti stradali europei (camionisti, in genere) rivelano, con la più disarmante sincerità e naturalezza, che quando arrivano in Italia si sentono liberi di tali trasgressioni al nostro Codice che all'estero pagherebbero salatissimamente?

Un Suo predecessore, durante il precedente governo, il Ministro Bianco, sullo stesso argomento e con particolare attenzione alle tragedie che si rinnovano ogni anno nella nostra Regione, in testa ormai da tempo immemorabile a tutte le statistiche per numero di morti ogni 100.000 veicoli circolanti o per numero di abitanti, mi rispose che aveva provveduto ad aumentare l'organico della Polizia Stradale di ...2 unità.

Riteniamo sia accettabile e condivisibile che in poco tempo, in due anni e mezzo, è impossibile rimediare alle trascuratezze e agli errori di sottostima del fenomeno commessi nei precedenti 30 o 40. Nessuno chiede che il goverrno si doti di una bacchetta magica per fare questo nè, nessuna persona di buon senso, almeno, si presta a condividere le opinioni di chi, muovendo certe assurde accuse, cerca di fatto di coprire le proprie colpe del passato. Ma, iniziare a far rispettare veramente, senza "se" e senza "ma", ciò che leggi di questo Paese prevedono in fatto di circolazione stradale e di cura, manutenzione e messa in sicurezza delle strade, queste sì non hanno bisogno di attendere le calende greche.

Perchè non viene fatto?

Per rimediare ai colpevoli ritardi nell'adeguare la nostra rete viaria ai livelli di traffico raggiunti occorreranno, al di là di ogni più ottimistica previsione, anni. Come pure occorreranno anni per riportare su un sano livello di coscienza civile e responsabile le future generazioni di utenti stradali che il Ministro della Pubblica Istruzione Ermini, nell'anno scolastico 1954-1955, con una Circolare a tutti gli insegnanti, così, testualmente, richiamava: "non può essere che il risultato di un processo educativo che si maturi con pazienza, con amore e con arte. La sola conoscenza delle norme di circolazione stradale non basta certo a garantire il fanciullo dai pericoli della strada, per oggi e per domani." Ma per 'imporre' che, come per la legislazione sulle armi e come si sta verificando per quella sui divieti di fumare, anche altri divieti, quelli riguardanti la circolazione stradale, siano rispettati, è possibile, anzi, indilazionabile farlo subito.

E' ciò che indirettamente chiede anche quel 43% di genitori che, una recente ricerca del CENSIS, ha fatto emergere che in cima alle loro principali preoccupazioni sul futuro dei figli non c'è nè l'eventuale mancanza di un lavoro nè il rischio di qualche malattie bensì un incidente stradale.

Grazie per l'attenzione e per il riscontro che vorrà darci.

Il Presidente: Dr. Luigi A. Ciannilli

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APPELLO A TUTTI GLI ESPOSITORI PRESENTI AL MOTOR-SHOW di Bologna

Ieri si è aperto il Motor-show. Annuale "kermesse" che richiamerà nel capoluogo emiliano-romagnolo migliaia e migliaia di giovani da tutti Italia. Inebriati, giustamente, alla loro età dai sogni e dai miti che il mondo dell'auto e della moto continuano a suscitare nell'uomo. Dietro a questo enorme esercito di attuali e futuri consumatori un 'business" da capogiro per tutto ciò che a questo "target" (destinatario) può essere venduto. Fare l'elenco di questi prodotti e servizi sarebbe semplicemente pazzesco.
Chissà se gli organizzatori della manifestazione o anche solo qualcuno dei suddetti produttori, con il proprio staff di collaboratori, si siano mai posto la domanda: ma quanti giovani quest'anno non tornano al Motor-show perchè morti su una strada tra l'appuntamento dello scorso anno e questo? E, l'altra, conseguente, immediata: avremmo potuto e ci sarebbe tornato comodo, prima di tutto per il nostro "business", fare qualcosa per cercare di salvarli?
No, nulla di quanto sopra, crediamo. Sono talmente tanti e tutti arrivati all'età del consumo, gratuitamente, che perderne 100 o 200 o di più per ...strada non vale neppure la pena a ...fermarsi a contarli.
Purtroppo se alcune nostre rilevazioni statistiche sul fenomeno a livello regionale mantenessero la stessa proporzione a livello nazionale, per quanto riguarda mediamente giovani al di sotto dei 30 anni che muoiono ogni anno sulle nostre strade, la percentuale è tutt'altro che irrilevante: il 37%. Ovverosia su circa 9.000 morti totali all'anno sarebbero 3.330 i giovani e giovanissimi. E senza contare i traumatizzati a vita che, per il resto della loro esistenza, non acquisteranno o cambieranno un auto o un moto ma, se ancora gli è andata bene, semplicemente una sedie a rotelle.
Ora un'altra domanda la poniamo noi, ad un "target" molto più ristretto e specifico: ai responsabili marketing e commerciali di tutti quei marchi che per dimensione e struttura di imprese formano l'offerta di prodotti e servizi in esposizione al Motor-show. Quanto inciderebbe sui vostri bilanci e nei vostri budget annuali una azione sinergica, metodica e coordinata, di "informazione - sensibilizzazione ed educazione" ai corretti comportamenti sulla strada, per sopperire a ciò che le pubbliche istituzioni, a tutti i livelli, dal comunale al nazionale, non riescono ad attuare?
Non ritenete quanto meno assurdo che molte delle vostre aziende prendono parte attiva, nel corso degli anni, a meritevoli iniziative di solidarietà per debellare malattie genetiche o altri mali, la cui ancora sconosciuta origine provoca migliaia di vittime all'anno e lasciare invece morire, nella più totale indifferenza, altrettanti esseri umani, giovani e sani, che costituiscono il più grande ed inestimabile patrimonio delle vostre aziende?

Si ringraziano gli Organi di informazione destinatari per la collaborazione alla diffusione del presente appello.

Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini" aderente al CNOSS

(7/12/2003) Il Presidente: Dr. Luigi A. Ciannilli

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FERMIAMO I TIR BOMBA

Il quotidiano il Resto del Carlino ha dato ampio risalto nell'edizione nazionale di Giovedì 24 Luglio u.s., ai due gravi incidenti stradali, miracolosamente senza conseguenze per le persone, causati il 18 e il 23 Luglio, sull'A1 nei pressi di Arezzo e sull'A14, nei pressi di Forlì, nei quali, appunto, due autocisterne, cariche di sostanze chimiche pericolosissime, hanno preso fuoco.

Allo scopo di evitare che simili incidenti si ripetano e poi piangere sul sangue versato, inutilmente, e tenuto conto che quanto successo può capitare anche nella nostra zona, sulle nostre strade, sottoponiamo alla Vs. attenzione l'allegato Ordine del giorno con l'augurio che voglia essere accolto e approvato da codesto Consiglio comunale/provinciale e trasmesso alle competenti autorità di governo, nazionale e regionale, per l'adozione dei necessari provvedimenti.

Convinti che la "prevenzione" non sia un concetto astratto da utilizzare all'occorrenza per giustificare se stessi e rinviare la soluzione del problema ma l'attuazione dei provvedimenti più adeguati a impedire che si manifesti qualcosa di dannoso, siamo certi della positiva accoglienza per concorrere, insieme, alla costruzione delle migliori condizioni attuative.

P. S. è gradita copia della deliberazione assunta.

BOZZA DI DELIBERA PROPOSTA

- Al Presidente del Consiglio dei Ministri - ROMA

- Al Presidente della Regione Emilia Romagna - BOLOGNA

 

Il Consiglio Comunale/Provinciale di ..........................

 

Premesso che solo un miracolo ha evitato una strage il 18 e 23 Luglio scorso, rispettivamente sulla A1 e A14, con il rischio di assai più gravi conseguenze per le persone a seguito del ribaltamento ed incendio di due autocisterne cariche di materiali pericolosissimi, infiammabili e tossici;

valutato che non sono affatto rari simili incidenti, non solo sulle autostrade ma anche sulle strade statali, provinciali e comunali, in considerazione dell'elevatissimo livello del traffico merci che, purtroppo, nel nostro Paese si sviluppa quasi totalmente su 'gomma';

valutato altresì che detti trasporti, soprattutto in periodi quali quelli feriali e di grandi flussi veicolari, sono vere e proprie bombe circolanti liberamente tra auto cariche di nuclei familiari, persone che si recano a lavoro, turisti in visita alle nostre ricchezze ambientali ed architettoniche e mezzi commerciali;

tenuto conto della enorme disparità esistente tra la normativa, rigorosissima, che regola i "trasporti eccezionali", prevedendo per essi l'obbligo della scorta, pur trattandosi in genere di solo ingombro della sede stradale percorsa, rispetto a quella per questi carichi, estremamente blanda e permissiva

SOLLECITA

l'urgente e non più procrastinabile emanazione del Decreto di disciplina della materia come previsto dall'art. 168 del nuovo Codice della strada approvato sin dal 1993;

che siano disposti obblighi immediati, per il trasporto di merci particolarmente pericolose e nocive, per persone, animali e cose, di preannuncio e scorta in caso di attraversamento di centri abitati e di immediato fermo e richiesta di scorta, su qualsiasi tipo di strada, in caso di nebbia;

che, in collaborazione tra i soggetti istituzionali preposti e le categorie economiche interessate, si valuti l'avvio a soluzione del problema particolare, nel contesto più generale della situazione dei trasporti, predisponendo condizioni di intermodalità tra "ferrovia" e "gomma".

Data ..........................

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L'ANFIA E' DISPOSTA A COLLABORARE CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO?

Al coordinamento C.N.O.S.S. e p.c. Sen M. Fabris

Non avendo ricevuto alcun riscontro alla mail che di seguito ripropongo, inviata il 20 Novembre al Presidente dell'ANFIA, Sen. Fabris, che riceve e legge anche la presente, chiedo che la stessa venga inserita nel sito del CNOSS per darne opportuna e pubblica informazione, anche in ragione dei futuri contatti che si intendono sperimentare nei confronti di costruttori stranieri per il conseguimento dello scopo e già concretizzato in altri Stati.
Cordiali saluti
Dr. Luigi A. Ciannilli
(Presidente Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini")


----- Original Message -----
From: Comitato Sicurezza Stradale "F. Paglierini"
To: Sen. Mauro Fabris
Cc: C.N.O.S.S.
Sent: Saturday, November 20, 2004 10:40 AM
Subject: Lettera al Sen. Fabris: Presidente ANFIA.


Egr. Sen. Fabris,

come anticipato al SISS di Rimini, durante il nostro brevissimo incontro al Convegno organizzato dalla Fondazione Guccione e non avendo avuto occasione di averLa con noi del CNOSS, al Controconvegno svoltosi all'Hotel Punta Nord di Viserbella negli stessi giorni, desidero precisarLe uno degli argomenti di cui avremmo, tutti insieme le associazioni aderenti al CNOSS, voluto parlarLe. Ci farebbe piacere renderLa partecipe anche delle altre iniziative e decisioni assunte in occasione del convegno S.O.S., poichè un Suo sostegno sarebbe per tutti noi importante e gradito (mentre Le invio, di seguito, un breve resoconto della nostra iniziativa e decisioni assunte).

Premetto che Le scrivo rivolgendomi al Presidente dell'ANFIA, ancor più e prima che al Senatore della Repubblica per chiederLe: se il volontariato, non collaterale o satellite di qualche istituzione, a favore e per la sicurezza sulle strade fosse determinato a collaborare, per raggiungere al più presto gli obiettivi di calo degli incidenti e delle vittime, fissatici dall'Unione europea e dall'Organizzazione Mondiale della sanità, con i fabbricanti e produttori di auto moto ecc. ecc., innanzi tutto italiani, consci che quest'ultimi abbiano tangibili riscontri in termini di risultati economici quale giusta contropartita per la loro collaborazione e disponibilità, Lei sarebbe disponibile ad accogliere e favorire una simile proposta?

Ciò in quanto lo scorso anno, nella tarda primavera, dopo un precedente scambio di corrispondenza sull'argomento direttamente con il Presidente della FIAT S.p.A., Dr. Umberto Agnelli, ebbi un incontro con i responsabili di FIAT Auto S.p.A. presso la sede dell'ANFIA a Torino per valutare, appunto, le possibili collaborazioni con Fiat soprattutto sul versante dell'educazione stradale nelle scuole, avendo scoperto, casualmente, una delle nostre associazioni che si occupa specificamente del settore, che Fiat aveva già un buon "pacchetto" di materiale educativo, che necessitava di essere aggiornato, ma scarsa penetrazione e sostegno presso le scuole. A ciò si intendevano aggiungere alcune proposte che, appunto, vennero vagliate con gli interlocutori da me incontrati a Torino.
Ci si lasciò con promessa di rivedersi a Riva del Garda, in occasione dell'annuale Convegno credo dell'ACI anche quello, al quale avrei, da parte nostra, portato anche la presidente dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada, che aveva condiviso la nostra iniziativa e il, purtroppo recentemente deceduto, Marcel Haegi, presidente della FEVR che addirittura si era dichiarato entusiasta di questa possibile collaborazione.
Purtroppo, per ragioni inspiegabili, quell'incontro non si è concretizzato e pertanto la proposta non ebbe seguito.

Se ci fossero le condizioni, data la drammaticità del problema e la contestuale possibilità di dare, alla luce del sole, un fattivo e positivo contributo alle nostre industrie nazionali, automobilistiche e motociclistiche, prima di fare ricorso a quelle estere (assai più attente e sensibili a queste tematiche di "marketing sociale", con prevalenti ed evidenti finalità "consumeristiche" rispetto a quelle consumistiche) noi siamo disponibili a riprendere quel percorso e concretizzare quella volontà.

Resto in attesa di Suo riscontro da riportare anche alle altre associazioni del CNOSS.

Cordaili saluti - Luigi Ciannilli - (Presidente Comitato "F. Paglierini" - Ferrara)

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CIO' CHE PAGANO E QUANTO RICEVONO GLI UTENTI DELLA STRADA

(Elaborazione dell'Associazione "Paglierini" di Ferrara sui conti della Regione Emilia Romagna)

Fonte: Bilanci di previsione 2001 + 2002 + 2003 + 2004 + 2005 della Regione Emilia Romagna.

Ovvero: CIO' CHE PAGANO E CIO' CHE RICEVONO GLI UTENTI STRADALI

della Regione EMILIA ROMAGNA

Entrate

ENTRATE: U.P.B. 1.1.20

Capitolo

Descrizione

2001

2002

2003

2004

2005

L.

€

€

€

€

€

00200

Tassa automobilistica regionale, soprattassa annuale regionale (titolo III D. Lgs. 30 Dicembre 1002 n° 504 e successive modifiche.

720.500.000.000

372.000.000,00

379.860.000,00

406.970.000,00

379.860.000,00

404.860.000,00

01100

Quota parte dell'ACCISA sulle benzine (art. 3 .....

492.642.000.000

254.428.000,00

245.480.000,00

216.000.000,00

216.000.000,00

211.000.000,00

04602

Quota del fondo perequativo a compensazione della perdita di entrata dovuta alla soppressione della addizionale all'imposta erariale di trascrizione "ARIET"...

42.847.000.000

TOTALE ENTRATE

1.255.989.000.000

626.428.000,00

625.340.000,00

622.970.000,00

595.860.000,00

615.860.000,00

IMPIEGHI:

(ex prog. 5) UPB 1.4.3.2. - 15290 - PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LA SICUREZZA STRADALE E DEI TRASPORTI

Capitolo

Descrizione

2001

2002

2003

2004

2005

L.

€

€

€

€

€

46105

Spese per la realizzazione di strumenti informativi, educativi e formativi rivolti all'utenza stradale e finalizzati alla sicurezza

400.000.000

206.582,76

207.000,00

197.000,00

197.000,00

0,00

46110

spese per progettazione e realizzazione sistemi di controllo sull'efficienza delle infrastrutture e sul comportamento dell'utenza

0,00

0,00

1.033.000,00

1.033.000,00

0,00

1.033.000,00

46115

Interventi volti al miglioramento dei livelli di sicurezza delle infrastrutture

1.250.000.000

645.571,12

645.571,12

645.571,12

0,00

645.571,00

46125

Contributi per la realizzazione di interventi sulla piattaforma stradale idonei a regolare la velocità, migliorare la funzionalità della infrastruttura e specializzarne l'utilizzo ......

5.040.157.093

2.603.023,90

7.772.842,92

9.103.000,00

0,00

2.242.011,75

SUBTOTALI

6.290.157.093

3.248.595,03

9.451.414,04

10.781.571,12

0,00

3.920.582,75

UPB 1.4.3.3. - 16200 Investimenti in CAP (mezzi propri)

Capitolo

Descrizione

2001

2002

2003

2004

2005

L.

€

€

€

€

€

45194

Spese per creazione e gestione centrali di rilevazione ed elaborazione dati, catasto strade, rilevazione traffico, attività di monitoraggio sull'incidentalità e sulle condizioni di utilizzazione delle strade (art. 167, comma 2, lett. e, f, - L.R. 3 del 21-4-1999 e succ. modif.)

0

0,00

4.131.655,00

5.798.655,00

5.124.155,19

4.972.355,19

TOTALE IMPIEGHI

6.690.157.093

3.455.177,79

13.790.069,04

16.777.226,12

5.321.155,19

8.892.937,94

IMPIEGHI: ESPRESSI IN FORMA PERCENTUALE

Capitolo

Descrizione

2001

2002

2003

2004

2005

L.

€

€

€

€

€

Totale entrate

1.255.989.000.000

625.340.000,00

622.970.000,00

595.860.000,00

615.860.000,00

Totale Uscite

6.690.157.093

13.790.069,04

16.777.226,12

5.321.155,19

8.892.937,94

Percentuale totale impieghi su entrate totali

0,533

2,205

2,693

0,893

1,444

Percentuale impieghi capitolo 46105 su totale entrate

0,032

0,033

0,032

0,033

0,000

Percentuale impieghi capitoli 46110 + 46115 + 46125 su entrate totali

0,5008

1,5114

1,7307

0,0000

0,6366

 

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