Il
rotore Savonius (o rotore S) deve il suo nome al finlandese S. J.
Savonius che lo brevettò nel 1929. Nella sua forma più semplice
le sue pale ad S non sono altro che due semicilindri incernierati
ad un asse verticale, anche se in genere tre coppi e di pale di
questo tipo vengono sovrapposte sfalsate tra loro di 60 gradi per
una migliore resa.Il rotore S ha il vantaggio di non dover seguire
il flusso del vento: vi sarà sempre una parte attiva del rotore,
indipendentemente dalla direzione del vento. D'altra parte non tutta
la superficie è attiva; infatti mentre una metà si muove nel il
flusso eolico, l'altra metà si muove contro di esso, con conseguente
riduzione del rendimento del sistema. Vi è anche un limite di tipo
aerodinamico che impedisce di migliorare oltre un certo limite l'efficienza
del rotore Savonius.Ulteriore limitazione, comune a tutti i rotori
ad asse verticale, tranne quelli ibridi, è quella dovuta al fatto
che la velocità di rotazione non potrà mai essere superiore a quella
del vento. La bassa velocità di rotazione non lo rende dunque adatto
ad essere utilizzato come generatore di elettricità.
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