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Cronaca ed interviste a cura di Mimmo Del Rossi: Anche quest’anno l’Aero Club d’Italia ci ha onorato nell’affidarci l’organizzazione di questa prestigiosa gara valida come seconda prova del Campionato Italiano F3A, le notizie di alcune défaillance dei partecipanti ad altre gare sul territorio nazionale ci hanno lasciato un po’ perplessi sul numero degli eventuali concorrenti che sarebbero giunti qui a Perugia. Nulla di preoccupante perché il ricordo del consenso ottenuto da tutti i piloti nella scorsa edizione ci faceva ben sperare. La struttura che abbiamo allestito dallo scorso anno fra Corciano e Solomeo è quanto di meglio può desiderare un aeromodellista, pista in erba con irrigazione automatica lunga 130 metri larga 16 metri, ampie vie di fuga in caso di emergenze, una tettoia metallica su pavimento in cemento per il ricovero dei modelli e le operazioni di punzonatura, un box-office con corrente di rete a cui sono collegati tre computer per la Direzione Gare, ampio prato con spazi idonei per accogliere i gazebo dei concorrenti, un parcheggio che ha potuto accogliere oltre alle autovetture anche i camper dei concorrenti ai quali è stato messo a disposizione anche per la notte il bagno della Club House ( cosa che alcuni piloti hanno gradito particolarmente affermando che era come sentirsi a casa). La Club House è dotata di un bar in grado di fornire caffè, panini, dolci, gelati e bibite fresche di ogni tipo. Con questi presupposti i partecipanti non potevano mancare, infatti ben 26 sono stati i piloti F3A iscritti e partecipanti. Le condizioni meteo che, nonostante il grosso rovescio temporalesco del venerdì pomeriggio, si sono stabilizzate al meglio, precedute appena da una nebbia diradatasi verso le 9:30 della mattina di sabato 31, non hanno creato alcun problema per tutta la gara. Via la nebbia, come dicevo, il Direttore di Gara Maurizio Morbidelli dà il via a tre lanci di calibrazione per i 5 giudici nominati per l’occasione (Marzini, Chiarlone, Ornaghi, Longo e Trincia). La leggera brezza che caratterizza l’inizio del lancio è perfettamente asse-pista, soffiando da sud-ovest mitigherà in qualche modo la calura a cui tutti si sottoporranno per una gara che si annuncia interessante. Il 1° lancio ha inizio non appena il sole esce dall’area di manovra, garantendo un accettabile grado di visibilità del modello in volo. Il campano Pietro Dentice è fra i primi a lanciare e, vuoi perché volare per primi non fa piacere ai più, vuoi forse perché la concentrazione non è ancora al massimo, non sembra del tutto soddisfatto ottenendo un punteggio senza infamia e senza lode. Anche Silvestri è chiamato presto a lanciare ma siamo davanti al Campione Italiano uscente e non ce n’è per nessuno, neanche per il “deltaplanista” della domenica, anzi del sabato, che tardi si accorge di essere troppo a ridosso dell’area di manovra. Allara lancia ed inizia il programma con una certa disinvoltura purtroppo interrotta da un “abbaglio solare” che gli fa perdere di vista il modello per qualche istante, esperienza e self-control gli consentono di rimettersi in gara ma i punti per lui alla fine sono pochi. Corridori vola con la giusta ambizione e serietà ma uno snap non proprio ortodosso lo penalizza, si rifarà. Grasselli lancia la sua nuova versione di Aladdin GA evidenziando non poche e piccole imprecisioni sicuramente riconducibili ad una fase di messa a punto non del tutto ultimata. E’ il turno di Erasmo Taglioni, un autentico aeromodellista-pilota che interpreta la disciplina a tutto tondo, dalla progettazione alla costruzione personale; i miglioramenti evidenziati di Erasmo, a nostro avviso, meriterebbero maggior apprezzamento da parte dei giudici. Noblesse oblige ? E’ il turno di Massimo Selva che ci appare poco concentrato e le imprecisioni non gli consentono di esprimersi ai suoi valori ottimali. A metà lancio vola il “Marco nazionale” riuscendo ad appagare, con i suoi ricami sul cielo di Corciano, i palati più raffinati presenti fra il pubblico. La pausa-pranzo con cestini caldi consegnati sul campo ai concorrenti ed accompagnatori, non occupa più di 50 minuti. Il primo a lanciare a “pancia piena” è Pupeschi che ostentando un’apprezzabile regolarità di rendimento effettua proprio un buon lancio. Sarà l’effetto del cibo dei cestini, sarà che ormai siamo nel pieno della gara e Brunetti comincia a fare sul serio con un lancio che lo colloca subito fra i migliori cinque. Scaglione non è da meno e il sano agonismo emerge da tutte le sue manovre precise e grintose che lo collocano quarto. E’ ora la volta di Massimiliano Pompignoli, il suo modello rivela un “trimmaggio” in corso d’opera che non gli consente di dare il meglio di sé, del resto con moglie e figlio a carico vorrei vedere chi sa fare di meglio…… Si rivede un Bresci su buoni valori, non preparatissimo ma costante e regolare, anche in questo caso sono pochi ad apprezzarlo……Giglioli non stupisce, qualche problema con lo snap ma riesce a volare su valori medio alti che lo collocano nella parte alta della classifica. Lancia finalmente il beniamino di casa, il neo-promosso in F3A Claudio Ottaviani, un po’ troppo rilassato non sente affatto la gara e troppe ingenuità oscurano quanto di buono aveva invece fatto intuire durante gli allenamenti. Il giovanissimo Pepe pecca di precisione e accuratezza sicuramente dovute al poco allenamento, dopo tutto ha il vantaggio dell’età e tutto il tempo che vuole per migliorare….la stoffa non gli manca. Discreto il volo di Croci da cui ci si aspettava qualcosa di più; anche Lodi, poco concentrato, vola al di sotto dei suoi valori. Buono invece il lancio di Barsali, piuttosto elegante il suo stile. Chiude il 1° turno Luca Friggeri, a nostro parere il pilota che negli ultimi tempi ha dimostrato il miglior trend di crescita tecnica. Luca ha affilato bene le sue “cloche” e con un ottimo volo fa suo il 3° posto della classifica provvisoria, una classifica che non rivela sorprese di sorta: serrata la lotta fra Seba (1°) e Benincasa (2°) con Luca Friggeri (netto 3°) che incalza e fa sentire sempre più il suo fiato. Il secondo lancio viene inaugurato da Taglioni con evidenti condizioni meteo minacciose di rovescio temporalesco. Erasmo si migliora e si migliora ancor più il bravo Di Mauro con un lancio di buona fattura. Benincasa vola molto bene pur non essendo all’apice della forma e con il suo secondo lancio renderà difficile il compito del suo eterno rivale Silvestri. Scaglione sembra invece non avere rispetto riverenziale per nessuno e rischia di fare il miglior lancio della giornata ma, colpo di scena, alla 16^ figura si sgancia la forcella del comando del gas che causa lo spegnimento del motore, deve atterrare, veramente un peccato. Silvestri non può e non deve fallire questa gara se vuole giocarsi il titolo alla 3^ prova, un lancio quasi impeccabile, nonostante il levarsi di un vento più sostenuto e traverso in direzione pista, gli consente di porre una seria ipoteca sulla vittoria. Anche Grasselli tira fuori le unghie e chiude il secondo lancio con delle ottime valutazioni. Stessa cosa vale per Brunetti che bissa quasi il punteggio del 1° lancio consolidando la sua classifica. Dopo i due lanci la situazione è la seguente: 1° Silvestri, 2° Benincasa, 3° Friggeri ( a un soffio) 4° Scaglione, 5° Brunetti, 6° Grasselli. La serata di sabato, dopo i lanci, si è conclusa come consuetudine con un incontro conviviale presso il Ristorante “Il Convento” di Corciano; un luogo che ha conquistato tutti i convenuti con la sua atmosfera medioevale arricchita da profumi e sapori della più tradizionale cucina umbra. La mattina di domenica c’è sempre l’attesa dell’uscita del sole dall’area di manovra e dei tempi tecnici del briefing tra Direttore di gara e i Signori Giudici e noi ne approfittiamo per porre alcune domande ai piloti azzurri e ad alcune matricole dell’F3A.
Sebastiano
Silvestri Che ne dici del campo gara ? Devo fare i complimenti all’organizzazione veramente “professionale”, ha utilizzato un numero elevato di persone tutte cortesi e disponibili. Questa struttura è veramente invidiabile. La tua gara? Sono soddisfatto, stò partecipando con il modello che mi ha consentito il 10° posto ai mondiali d’Irlanda. Utilizzo lo Yamada 140 Dingo un motore che mi sta permettendo di migliorare lo stile di volo. Il livello tecnico a mio avviso si è alzato così come quello tecnologico dei modelli alcuni dei quali sono frutto della creatività di alcuni piloti-costruttori veramente meritevoli. Cosa cambieresti? E’ già in atto un cambiamento, seppure graduale, che palesa più disciplina e professionalità fra i concorrenti, c’è da dire che il parco giudici lavora con lodevole passione e a volte questa non basta.
Marco
Benincasa Che ne dici del campo gara ? Bellissimo e accogliente ! Se ne dovessi costruire uno lo farei così…….ce ne fossero in giro per l’Italia. L’organizzazione è ben curata. La tua gara? La mia prestazione finora è nella norma riguardo al periodo di preparazione, il risultato oggi è prevedibile. Il livello tecnico a mio avviso è fermo, ho apprezzato miglioramenti di Strepparola e Taglioni . Cosa cambieresti? Lavorerei molto sulla preparazione dei Giudici, c’è bisogno di maggiori competenze tecniche e allenamento, sì anche i Giudici dovrebbero allenarsi come noi piloti.
Luca
Friggeri Che ne dici del campo gara ? Questa struttura è eccezionale, ha tutto dai servizi agli alberghi vicini e poi in una località centrale ben collegata e facilmente raggiungibile da tutta Italia. Le righe dei 120° sono un po’ scarsine andavano rimarcate dopo il temporale di ieri srera. La tua gara? Sono molto soddisfatto soprattutto considerando la mia preparazione frettolosa, ho dato da poco un esame all’università. Tutto ha funzionato per il meglio e questo mi da serenità per il futuro perché vuol dire che il modello è a punto e a livello internazionale questo vuol dire tanto. Non mi tornano alcune valutazioni dal 4° al 10° posto. Cosa cambieresti? Fra i Giudici ho notato purtroppo l’uso del cellulare durante i lanci e le dettature dei punteggi avvenivano a volte a voce alta e questo è motivo di disturbo per il pilota in gara. C’è bisogno di maggior professionalità. Emanuele
Brunetti Che ne dici del campo gara ? Per me è il miglior campo di volo d’Italia e non lo dico per piaggeria. Un area per il ricovero dei modelli più ampia, proprio se volessimo “spaccare il capello”. La tua gara? Sono soddisfatto nonostante il poco allenamento, le forze in campo si stanno livellando e omogeneizzando verso l’alto, sia riguardo alla tecnica di volo che nei modelli. Cosa cambieresti? Il livello dei Giudici non si è elevato quanto quello dei piloti e questo “gap” si sente. Il parco giudici dovrebbe essere molto più ampio oltre che ben preparato, almeno 20 giudici di un certo livello, senza sudditanze psicologiche e disciplinati all’obiettività. Marzio
Scaglione Che ne dici del campo gara ? Il mio giudizio non può che essere positivo sia per la struttura che per l’organizzazione. La tua gara? Sfortunato nel 2° lancio pur tuttavia mi ritengo soddisfatto delle prestazioni nonostante il poco allenamento, sono entusiasta della progressiva messa a punto del mio nuovo modello. Il livello tecnico si è alzato, anche perché il “P-03” è alla fine del suo corso. Peccato qualche assenza rispetto al passato. Cosa cambieresti? La preparazione dei Giudici deve avvenire di pari passo al miglioramento dei piloti. Si può e si deve fare di più! Andrea
Grasselli Che ne dici del campo gara ? Ottima la struttura, l’organizzazione riesce a fornire i punteggi in tempo reale, gli spazi e le infrastrutture per la sicurezza sono stati ben pensati, il paesaggio è da cartolina. Sarei particolarmente felice di tornare a gareggiare a Corciano il prossimo anno. La tua gara? La prima l’ho saltata e in questa vivo d’esperienza perché ho collaudato il mio nuovo modello da appena una settimana. Devo metterlo a punto e ci vuole un po’ di tempo, sicuramente mi rifarò a Gubbio. Per quello che sono riuscito a fare qui a Corciano posso ritenermi soddisfatto. Tecnologicamente i modelli sono molto evoluti, il livello dei piloti mi sembra stabilizzato. Attendo il nuovo programma che sicuramente darà a tutti noi nuovi stimoli. Cosa cambieresti? La mentalità dei Giudici, soprattutto la loro preparazione tecnica con più corsi e soprattutto più training. Massimo
Selva Che
ne
dici
del
campo
gara
?
Spero
che
Perugia
diventi
una
classica,
una
struttura
così
non
ha
paragoni.
La
tua
gara?
Ho
avuto
problemi
sulla
prolunga
degli
elevatori
e
ho
dovuto
lavorare
al
modello
fino
a
mezzanotte,
pur
tuttavia
nonostante
il
morale
“sotto
i
tacchi”
mi
ritengo
soddisfatto
per
come
ho
volato
ma
sono
lontano
dal
mio
rendimento
standard
ed
ho
bisogno
di
“metabolizzare”
il
modello
con
tanto
allenamento.
Il
livello
tecnico
fra
i
primi
15
piloti
è
aumentato
e
il
divario
è
minimo.
Cosa cambieresti? Cercherei di migliorare la preparazione dei Giudici anche attraverso un Corso che conferisca loro un metodo di valutazione internazionale. Alle matricole dell’ F3A abbiamo chiesto: Francesco
Vavala Come ti trovi in F3A ? Bene anche se ho dovuto intensificare l’allenamento e lavorare con più attenzione all’esecuzione accurata delle figure. Il tuo futuro? Oggi i miei obbiettivi sono quelli di migliorare di gara in gara, non voglio fare il passo più lungo della gamba. 2004 anno nuovo programma nuovo, ti preoccupa? Affatto, partiremo tutti da zero e questo sarà più stimolante. Claudio
Ottaviani Come ti trovi in F3A ? Bene, sia come ambiente sia come livello tecnico; ho cercato d’impegnarmi molto per migliorare le mie abilità e lo stile di volo. Alcuni “avversari” li conoscevo già dalle mie precedenti esperienze in F3AX e pertanto posso solo dire di esser stato ben accolto. Il tuo futuro? Credo avrò bisogno di qualche buon anno di esperienza in questa categoria prima di poter ambire a obiettivi prestigiosi. Ora mi impegno solo per migliorare progressivamente e riuscire ad essere più continuo fra allenamento e gara 2004 anno nuovo programma nuovo, ti preoccupa? Certo da un po’ fastidio dover ricominciare a studiare daccapo ma pensando che anche gli altri lo dovranno fare mi sento sollevato e molto motivato. Sei l’unico pilota umbro in F3A, che effetto ti fa? E’ una soddisfazione enorme e mi sento onorato di rappresentare la nostra regione e spero quanto prima che qualcun altro mi affianchi. Sento perciò una certa responsabilità perché credo di dover trasmettere anche agli altri la mia esperienza così come sta facendo con me da un paio d’anni, disinteressatamente e affettuosamente, il mio amico Luca Friggeri a cui sono grato. Giuseppe
Pepe Come
ti
trovi
in
F3A
?
Ho
solo
tredici
anni
e
mi
vogliono
tutti
bene
e
io
mi
sento
a
mio
agio
e
le
difficoltà
di
affrontare
un
nuovo
programma
vengono
superate
dal
grande
stimolo
che
deriva
dall’opportunità
di
competere
con
piloti
di
grande
fama.
Il
tuo
futuro?
Lo
vedo
in
azzurro
ma
sono
consapevole
che
ci
vorranno
lunghi
anni
d’esperienza
e
duro
lavoro
in
questa
categoria. 2004 anno nuovo programma nuovo, ti preoccupa? No, anzi rafforza le mie motivazioni perché le difficoltà ti impongono il massimo impegno e ti permettono di migliorarti. Eccoci quindi al lancio di finale le condizioni meteo sono ideali, sereno, vento pressoché assente, sembrano promettere condizioni di gara omogenee per tutti i piloti. Fra i piloti si respira il malcontento generato da non poche perplessità relative ad alcune valutazioni di giuria oggettivamente discutibili. Ma è ora di lanciare e bisogna accantonare le polemiche. Fra le matricole emerge Vavala con un discreto punteggio. Pietro Dentice rompe il silicone della marmitta in volo ma riesce ad effettuare un lancio più che dignitoso. Cambiano le condizioni di vento e si riaffaccia il solito “traversone” verso la pista che qualcuno battezza “traversone riminese”. Massimo Selva sembra gradire e, come si sentisse a casa sua, vola bene e con grinta. Anche a Corridori piace il “gioco duro” e vola con molta determinazione riuscendo a superarsi nel punteggio. Bresci si vuole riscattare, non è affatto contento di come sono andati i precedenti lanci, per volare con il vento ci vuole grinta e Andrea ne ha da vendere; ottime le viti opposte a chiusura di un buon lancio. Giglioli riesce a trovare più motivazioni a far bene rispetto alla prima parte di gara e vola con precisione e piglio, gli manca a nostro avviso un po’ di motore che il vento mette in evidenza. Barsali non scherza e ci esalta con un tonneau in 4 tempi da manuale. Grasselli vola sempre meglio e ci dimostra la sua determinazione dichiarata nell’intervista; fin troppo evidente, però, la chiosa sullo “snap”. Ottimo il volo di Scaglione, siamo ormai arrivati fra i migliori, non ci piace Brunetti che vola al di sotto dei due lanci precedenti e non migliora la sua posizione. Il vento da nord rinforza vieppiù ma Luca Friggeri è imperturbabile e continua stupirci soprattutto se pensiamo che nei giorni precedenti la gara è stato più sui libri che sul campo e se ora comincia ad allenarsi sul serio potrà cominciare a far tremare qualcuno “lassù”…..(non crediamo di esagerare, ma questo ragazzo sta dimostrando notevoli progressi). Benincasa lancia da penultimo ed esegue un volo di ottima fattura, ci ha detto di non essere al top della forma ma il suo rendimento è comunque elevato e il pubblico lo sottolinea con un meritato applauso (è innegabile l’esistenza di un Marco-FAN CLUB a Perugia). Silvestri, ultimo a lanciare, ha la gara in tasca e la tranquillità gli gioca un brutto scherzo facendogli iniziare il lancio senza pettorale e tutti tremano, ma lui no e, mentre disegna con maestria il P-03 sui cieli di Corciano, calza alla bene e meglio il lenzuolino numerato meritando anche in questo lancio il massimo punteggio. Del resto non è da tutti “sbagliare da professionisti” come un certo Paolo Conte canta in uno dei suoi successi e Seba è elegante e disinvolto anche quando sbaglia.
Spigolature
informatiche…….. La gara è terminata ma non la manifestazione………e il nostro senso critico ma costruttivo, ci spinge a far emergere in questa cronaca un elemento che non tutti sembrano tenere in debita considerazione o meglio la maggior parte degli addetti ai lavori sembrano voler accettare passivamente. Mi riferisco al tanto vituperato PASS che, seppure sia il software ufficiale F.A.I., non si rivela certo uno strumento al PASSo coi tempi e soprattutto capace di soddisfare le diverse esigenze organizzative di una gara, per esempio, file esportabili per una repentina pubblicazione in rete o diffusione dei risultati e dei dati tecnici della gara senza doverli rielaborare manualmente con altri software attuali tipo Excel con conseguente perdita di tempo ed efficacia. A mio modesto giudizio, al fine di rendere meno difficile la vita di chi organizza le gare, ma soprattutto affinché gli sforzi e le risorse umane degli organizzatori di turno possano essere indirizzati verso altri aspetti qualitativi dell’organizzazione, è necessario uno sforzo di tutto il movimento affinché non ci si affidi sempre e solo alla buona volontà di chi per passione è in grado di elaborare un “algoritmo” in un ambiente (il DOS) oramai obsoleto che essendo poi l’unico a disposizione diventa “legge”, e si elabori quindi un “programma” che possa soddisfare tutte (neanche tante invero) queste esigenze. ……e
ritorniamo
alla
manifestazione Il podio vede quindi salire nell’ordine 1° Silvestri, 2° Benincasa e 3° Friggeri. Prima dell’inno di Mameli a suggello della cerimonia di premiazione, l’organizzazione riserva ai tre concorrenti una sorpresa e al posto delle solite Coppe, il Presidente Morbidelli consegna loro tre opere uniche in olio su tela della pittrice perugina Mara Pannacci raffiguranti il meraviglioso “Paesaggio di Solomeo” che domina il campo di gara. Quale miglior ricordo per una kermesse come quella di Corciano? Vengono quindi omaggiati i Signori Giudici ai quali e andato comunque e assolutamente il ringraziamento di tutti per l’arduo e sempre più difficile compito assolto. Un grazie doveroso è stato indirizzato poi al Responsabile Nazionale F3A nonché Capo Squadra Renzo Rognini e al suo Vice Giovanni Morini, due persone che stanno svolgendo un lavoro importante e delicato in un momento altrettanto delicato di transizione evolutiva di tutto il movimento. Arrivederci a Corciano 2004! Mimmo Del Rossi
Omaggio alle bandiere con inno nazionale ed europeo
Carlo Allara con il bellissimo Larimar Piero Andraghetti ed il personale Fashion
Giuliano Barsali con l'Angel's Shadow Marco Benincasa con l'Angel's Shadow perso
Manuele Brunetti con il nuovo Enigma Francesco Corridori ed il perso Zeus
Andrea Croci con il Wigen Pietro Dentice ed il mitico Ugo Naclerio
Cosimo Di Mauro ed il Katana autocostruito Luca Friggeri con l'Angel's Shadow
Massimo Giglioli ed il bel Nexus Giulio Benincasa sempre al fianco del figlio Marco
Andrea Grasselli con il nuovo Aladdin GA 2003 Gianluca Lodi con il suo Tornado
La famiglia Pompignoli. Il piccolo Lorenzo seguirà senz'altro le orme del papà Massimiliano
Marzio Marinai ed il personale Fazer Giacinto Melegari con il suo Tornado
Gli splendidi Katana di Silvestri Massimiliano Pompignoli ed il perso Fashion
"Lavori in corso" per Giovanni Morini Claudio Ottaviani con il suo Evolis XL
Giuseppe Pepe e Francesco Pupeschi con i loro Aladdin
Il Caposquadra Rognini controlla se è tutto ok Marzio Scaglione e l'Albatros da lui progettato
Massimo Selva ed il suo bel Synergy Sebastiano Silvestri con il personale Katana
Andrea Strepparola con L'Aladdin Erasmo Taglioni ed il personale Alien
Mimmo Del Rossi al microfono con i giudici Marzini,Chiarlone, Ornaghi, Longo e Trincia Francesco Vavala con il suo Aladdin
Luca Friggeri 3° classificato Marco Benincasa 2° classificato
Il vincitore Sebastiano Silvestri premiato dal direttore di gara Morbidelli e dalla pittrice Mara Pannacci I primi tre classificati con Renzo Rognini Marco, Sebastiano e Luca con alle spalle il paese di Solomeo dipinto sulle tele Il podio della 3^ Coppa Acro Grifo 2003 valida come II prova di Campionato Italiano F3A
Foto by Ottaviani B. & C. |
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