paddle di legno

CARATTERISTICHE
provenienza: Inghilterra
materiale: legno (pino)
lunghezza: 60 cm
larghezza: 9 cm
spessore: 13 mm
peso: 315 g

Il paddle ("paletta" o "pagaia") è uno strumento disciplinare che trova la sua collocazione geografica tradizionale, ma non esclusiva, negli Stati Uniti. È di legno massiccio, più spesso di forma rettangolare; le sue dimensioni sono variabili, dai 20-30 cm dei modelli più piccoli fino a quasi un metro di lunghezza (tanto che per impugnare quelli più grandi occorrono entrambe le mani), largo in media una decina di centimetri e anche sufficiente spesso per resistere all'impatto. Va da sé che è uno degli strumenti in assoluto più pesanti, anche se la qualità del legno usato per la sua fabbricazione influisce non poco su questo aspetto.
Si compone di due parti: il manico e la pala, entrambi piatti sui due lati. Il primo presenta spesso un foro all'estremità prossimale, a cui eventualmente è fissato un laccio o cordino, per poter appendere il paddle al muro, possibilmente in bella vista così da sfruttarne l'effetto deterrente. La pala, più larga, può essere attraversata da un variabile numero di fori disposti simmetricamente (come nell'esempio illustrato), oppure può non averne affatto; quando presenti, la loro funzione è far sì che all'impatto, nell'interfaccia tra la superficie colpita e lo strumento non rimanga aria, che altrimenti attenuerebbe la percezione del colpo. Il paddle forato, però, sconta questo vantaggio con una certa riduzione di peso rispetto a quello privo di fori, quindi anche della sua inerzia durante l'uso. In tutti i casi, i bordi devono essere perfettamente arrotondati e privi di angoli o spigoli.

Sebbene sia considerato uno strumento domestico e soprattutto scolastico, l'invenzione del paddle viene fatta risalire al periodo dello schiavismo, quando per punire fisicamente gli schiavi in modo efficace ma senza lasciare evidenti segni dei colpi, si cominciò ad adottare una pala di legno, la cui forma è andata in seguito facendosi più specializzata per tale scopo.
In seguito, l'impiego del paddle si attestò soprattutto nelle scuole statunitensi; a tutt'oggi, in alcuni stati è consentito sculacciare gli studenti con questo strumento, sebbene la decisione di ammettere o meno le punizioni corporali sia lasciata ai singoli istituti; inoltre alcune leggi tutelano i potenziali riceventi da un uso eccessivamente pesante (ad esempio, fissando la lunghezza massima del manico a circa 10 cm, per evitare che venga impugnato a due mani, e vietando l'uso di paddle che presentino crepe nel legno, per il rischio che possa spezzarsi e che i frammenti aguzzi feriscano chi riceve i colpi).
Seppur non con la stessa frequenza che a scuola, il paddle è anche usato tra le quattro mura domestiche.

battitura di uno schiavo col paddle (1845)


uso del paddle in un liceo americano

Per la somministrazione del paddle, il ricevente viene solitamente fatto poggiare contro un tavolo, oppure piegare in avanti con le mani alle caviglie. Con i modelli più piccoli è possibile adottare la posizione OTK.
Anche se la persona castigata indossa indumenti - e a maggior ragione se non ne indossa - gli effetti sull'aera colpita consistono in un diffuso arrossamento, che persiste al massimo qualche ora; se però chi sculaccia ha la mano pesante, è facile la comparsa di lividi, di durata è ben più lunga.
È uno strumento senz'altro severo, sebbene buona parte delle conseguenze della punizione dipendano dalla forza con cui viene impartito e dal numero dei colpi.