EXTREME SPORTS - Emozioni oltre il limite



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David Goggins
B.A.S.E. Jumping - storia
Alex Bellini


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La tuta alare
All-one 2008


An interview
I records con la  tuta alare
Incontri nell'Oceano



Patrick de Gayardon



Il B.A.S.E. JUMPING e PATRICK DE GAYARDON, il primo ad aver testato la tuta alare.

wingsuit

Il BASE JUMPING è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie superfici, rilievi naturali, edifici o ponti, e atterrare mediante un paracadute. La sigla B.A.S.E stà per:

- Buildings (edifici);
- Antennas (torri abbandonate o simili);
- Span (ponti);
- Earth (scogliere o altri tipi di formazioni naturali).



STORIA DEL B.A.S.E. JUMPING

Il base jumping trae le sue radici già dall'inizio del 1900, più precisamente nel 1912, data in cui fu effettuato uno dei più importanti e simbolici lanci di questo sport da parte di Frederick Law, dalla statua della Libertà. Dal 1900 al 1977 i lanci compiuti sono stati sempre più frequenti, ma hanno avuto sempre un pubblico molto ristretto; dal 1978, quando il Base jumping fu elevato a livello di sport ricreativo grazie a Boenish e i suoi video, l'attività è notevolmente incrementata e si sono formate diverse comunità di jumpers in molti paesi del mondo. L'italiano più conosciuto a livello internazionale fu John "Birdman" Carta, naturalizzato americano e considerato uno dei padri del BASE Jumping poiché fu uno dei primi dell'era moderna, e con grande diffusione da parte dei media, a lanciarsi su edifici e da edifici con paracadute e a richiamare uno stuolo di appassionati ad ammirare le sue esibizioni.

LA TUTA ALARE

wingsuit

La wingsuit, o tuta alare, è una particolare tuta da lancio che riesce a conferire al corpo umano, uno o più profili alari, trasformandone la velocità data dalla forza di gravità in planata orizzontale. Le sue forme richiamano quelle dello scoiattolo volante. Utilizzata nel paracadutismo come nuova disciplina, è oggetto di costante e rapido sviluppo. Attualmente, una normale wingsuit, rispetto ad una velocità media di caduta libera di circa 200 km/h, consente di rallentare fino a circa 70 km/h, con una velocità orizzontale di 130 km/h. La wingsuit è particolarmente usata nel base jumping, in quanto consente di raddoppiare i tempi di caduta libera e aumenta la distanza dai possibili ostacoli, diminuendo drasticamente il rischio di incidenti. Il merito della messa a punto della prima autentica tuta alare va attribuito al paracadutista francese Patrick de Gayardon. Nel 1996 sono incominciati i primi voli sperimentali ma la vera data di nascita della wingsuit è il 31 ottobre 1997, quando, al cospetto di un gruppo di giornalisti italiani, Patrick de Gayardon, dopo un salto dall'elicottero a 6000 metri di quota, sfrecciò tra le guglie del versante francese del Monte Bianco. Per la prima volta l'avanzamento superava la velocità di caduta.
Sfortunatamente, Gayardon è morto meno di sei mesi dopo, il 13 aprile 1998, in seguito ad un malfunzionamento del paracadute.


I RECORD CON LA TUTA ALAREwingsuit

Il 1 giugno 2008, lo svizzero Ueli Gegenschatz, lanciandosi da un'altitudine di 4.500 metri, ha percorso grazie a un forte vento favorevole in 5 minuti e 45 secondi la distanza di 17,6 km lungo la baia di Galway, destando l'interesse dei paracadutisti dell'esercito americano.Precedentemente, il 23 giugno 2005, gli spagnoli Alvaro Bulto, Santi Corella e Toni Lopez hanno attraversato in 6 minuti lo stretto di Gibilterra, percorrendo la distanza di 20,4 km ma lanciandosi da un'altitudine ben maggiore: 10.670 metri.La più grande formazione di wingsuit ha avuto luogo presso Lake Elsinore in California e ha coinvolto 68 paracadutisti.


PATRICK DE GAYARDON

wingsuit


Patrick de Gayardon è stato un paracadutista francese, specializzato in "paracadutismo acrobatico". Considerato il pioniere della specialità con tavola da snowboard, la sua figura venne resa popolare al grande pubblico da uno spot televisivo della marca di orologi SECTOR. È ricordato anche come inventore e progettista della tuta alare che consente di "planare" sul vento, aumentando il tempo di permanenza in volo.
Il suo debutto nel paracadutismo sportivo avviene a 20 anni. Inizia a praticare il base jumping nel 1984, ma la sua disciplina preferita rimane il Freestyle, di cui è campione di Francia nel 1985 e nel 1988. Sempre nella medesima categoria è campione del mondo nel 1986. Nel 1992 diventa membro del “No Limits Sector Team”. A primavera si lancia dal Salto Angel, la più alta cascata del mondo (979 metri).
 Ad ottobre dello stesso anno si lancia sopra Bordeaux da un'altitudine di 11.700 metri. Nel 1995, sopra Mosca si lancia da 12.700 metri senza l'ausilio del respiratore ad ossigeno. Da ricordare anche il lancio in Skysurf sopra il Polo Nord, nel 1994. I suoi primi studi su un prototipo di wingsuit risalgono al 1994. Dal 1997 si dedicherà completamente a questo progetto, riuscendo in alcuni lanci frestylesenza paracadute a rientrare sull'aereo (che volava con il suo stesso angolo di discesa), sfruttando le eccezionali capacità di planata della sua tuta. Patrick de Gayardon perse la vita nel 1998, nei cieli delle Hawaii, durante un lancio di prova con la sua tuta alare. Il primo paracadute si aprì in maniera errata; de Gayardon fu costretto a sganciare quello di riserva, che si aggrovigliò all'altro impedendo la regolare discesa.
Il giorno dopo venne ricordato dalla Gazzetta dello sport con la seguente dedica"Ci sono uomini che con le loro invenzioni hanno cambiato il nostro modo di vivere. Altri, quello di sognare. I sogni mai realizzati: lanciarsi nello spazio da 31.000 metri e provare lo skysurf dentro un aereo a gravità zero.



PATRICK OLTRE OGNI LIMITE...