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Gruppo Speleo-alpinistico "Cinghiali"
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Radiolocalizzazioni ipogee

La radiolocalizzazione ipogea consiste nella determinazione della posizione di un trasmettitore (TX) collocato in una cavità nel sottosuolo per mezzo di un apposito ricevitore (RX) manovrato da un operatore in superficie.

Le apparecchiature sperimentali da noi utilizzate sono autocostruite ed operano nella gamma delle ULF (Ultra Low Frequency). Garantiscono limiti operativi che raggiungono i 200 metri di profondità nella roccia calcarea.

Le radiolocalizzazioni risultano utili per l'esplorazione dei rami prossimi alla superficie che possono portare alla scoperta di nuovi ingressi al sistema carsico.

Inoltre, la possibilità di determinare in modo preciso la posizione delle parti terminali di rami che si allontanano molto dagli ingressi delle grotte è fondamentale per la correzione degli errori fatti durante le misure topografiche.
I GPS in grotta non funzionano, pertanto benché siamo nel ventunesimo secolo, per la realizzazione dei rilievi ci dobbiamo ancora affidare a bussola e clinometro con tutti i problemi che ne derivano: errori di lettura; errori strumentali; declinazione magnetica, ecc. Con l'ausilio delle radiolocalizzazioni è dunque possibile apportare delle correzioni alle piante realizzate con i metodi tradizionali in modo da poter esser meglio correlate con la cartografia esterna o con le piante di altre cavità limitrofe nel caso della ricerca di possibili congiunzioni.

Per ulteriori informazioni o per applicazioni pratiche sul campo potere scrivere a: