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CIRCUS
2000
Hey
man (parte I) / Hey man (parte II) - RIFI RFN NP 16466
(1972)
Tratto
dal LP "An escape from a box", esce un 45 dei Circus
2000 contenente due dei brani più significativi dell'album e sono
"Hey man" parte prima e seconda. I Circus 2000, sulla
breccia musicale da qualche anno, sembrano prendere sempre più
quota da quella loro prima esibizione degna di nota al Festival
Pop di Viareggio del 1971. Abbandonati per sempre i filoni facili
esteri, i Circus 2000 sembrano avere trovato una loro dimensione
che, anche se difficile da imporre, è del tutto personale e piena
di punti validi e convincenti. Migliorati sotto tutti gli
aspetti, i Circus 2000 sono un'altra conferma della validità di
alcuni nostri gruppi. "Hey man" è un brano che
dimostra il salto in avanti fatto dal gruppo sia dal punto di
vista qualità che dal punto di vista contenuto. Ottima la
registrazione.
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LE
VOCI BLU
Senti...
sentimenti / Revival day - MI ZM 50216
(1972)
Elisabetta,
Luisella e Gianna sono tre belle ragazze che riunitesi in un trio
vocale, circa due anni fa, sono riuscite a fare parlare molto di
sé il settore della musica leggera. "Le voci Blu",
questo è il nome del trio, sono molto affiatate e posseggono
ottime doti vocali che permettono loro di cimentarsi anche con
rinomati concorrenti maschili. Dopo essersi fatte notare dal
grosso pubblico in occasione di una tournée di Gianni Morandi ed
alle edizioni del Cantagiro del 1971 e del 1972, "Le voci
Blu", hanno iniziato ad avere un loro peso anche nel campo
discografico. E' da poco uscito un loro 45 contenente
"Senti... sentimenti" e "Revival day", due
brani ottimi che mettono in luce sia le qualità che la volontà
di Elisabetta, Luisella e Gianna; qualità e volontà che basano
su una buona dose di esperienza e di capacità che dovrebbero
permettere al trio femminile di azzeccare il pezzo da lancio in
breve tempo.
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GUIDO
POLITI
Immagini
/ Cerco un'isola - DURIUM LD A 7747
(1972)
Ventitré
anni, palermitano, Guido Politi fa parte della nuova generazione
dei cantautori. Accostandosi alla più pura canzone folkloristica,
Guido Politi crea con la sua fantasia e la sua carica emotiva
delle nuove immaginaria ballate. "Immagini" e
"Cerco un'isola", il suo ultimo 45 giri, rispecchiano la
sua personalità ed il suo attaccamento per la terra natale e per
quel mare che è alla base delle sue ispirazioni. Persuasivo e
convincente, Guido Politi immette nelle sue composizioni tutta la
sua natura di artista rendendo i brani suggestivi e pieni di
personalità.
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VINCE
TEMPERA
Ansia
/ Up pops - EMI 3C 00617844
(1972)
La
sigla televisiva di "Tutto è pop" in un disco a 45
contenente, oltre al brano "Ansia", "Up pops".
I brani sono opera di Vince Tempera, un giovane musicista venuto
ultimamente alla ribalta pieno di talento e di verve musicale. I
brani sono tutti e due ottimi , di taglio moderno e pieni di
musicalità e di grinta. Piena di grinta è anche l'esecuzione che
si avvale del modo aggressivo e spigliato di Vince Tempera di
dirigere l'orchestra. Pieni di idee e di personalità, i due
brani di questo 45 mettono in mostra l'ottima versatilità
dell'autore per un genere musicale distaccato dai canoni
tradizionali ed in linea con un genere musicale pieno di
temperamento.
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ANTONELLO
VENDITTI
Ciao
uomo / Roma capoccia - IT ZT 7037
(1972)
Tratto
dal 33 giri "Theorius campus", "Ciao uomo" e
"Roma capoccia" sono i due brani più pregevoli sino ad
ora incisi da Antonello Venditti, uno dei più promettenti o
meglio, una delle poche realtà interessanti, del nostro settore
giovanile. Uscito dal completo anonimato della ultima selezione
di Mestre, Antonello Venditti ha già conquistato una buona parte
del grosso pubblico per la chiarezza delle sue idee, per la genuinità e spontaneità dei suoi pezzi e per la convinzione e la
musicalità delle sue interpretazioni. "Roma capoccia" e
"Ciao uomo" sono due ottimi brani pieni di verità e di
convinzione che esaltano le qualità di Antonello Venditti cantante
ed autore. Completo in tutto, Antonello Venditti è sicuramente il
nome più concreto e intelligente della nuova ondata musicale di
questi ultimi tempi.
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RAFFAELLA
PERRUZZI
Cenerentola
/ Primo giorno di giugno - IT ZT 7033
(1972)
Dopo
avere debuttato come cantante nel gruppo dei
"Protagonisti", Raffaella Peruzzi si è messa da sola e
dopo aver partecipato all'ultimo Cantagiro ha inciso il suo primo
disco. Si tratta di un 45 contenente "Cenerentola" (il
motivo presentato ed interpretato da Raffaella Peruzzi a Mestre,
l'anticamera di Venezia) e sul retro "Primo giorno di
giugno". Pur non brillando i motivi per originalità ed
efficacia, il disco è discreto per la grinta artistica
della Peruzzi che mette in mostra una ottima voce e delle ottime
qualità canore oltre ad una notevole sensibilità ed una
sicurezza che lasciano ben sperare per il futuro artistico della
giovanissima Raffaella.
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I
NOMADI
Quanti
anni ho? / Oceano - EMI 3C006 17851
(1972)
Gli
stessi autori di un grosso successo dei Nomadi, "Io vagabondo
(che non sono altro)", Salerno e Dattoli, ancora una volta
propongono attraverso il complesso modenese un brano altamente
qualitativo: "Quanti anni ho?". Brano che il gruppo dei
Nomadi riesce ad esprimere al meglio delle condizioni, sfruttando
anche a pieno la particolare voce di Augusto che denuncia la
condizione di un uomo stanco di una vita incolore, che per un
momento smette di commiserare se stesso per tornare
fantasticamente al tempo in cui era un ragazzo felice. La musica
secca e graffiante si addice molto bene al testo ed ai mezzi del
gruppo. Sul retro "Oceano", un motivo meno convincente,
ma reso al passo con i tempi dalla bravura dei "Nomadi"
e dalla loro esperienza e dalla loro carica interpretativa, che è
notevole.
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CIRO
DAMMICCO
Vorrei
poterti dir "ti amo" / Forse domani ritorno da te - EMI
3 C006 17839
(1972)
Molti
nuovi nomi si sono affacciati ultimamente alla ribalta musicale,
fra questi una menzione particolare spetta a Ciro Dammicco per la
buona dose di intelligenza e di capacità interpretative che
immette nei suoi motivi. Dotato di una notevole carica e sostenuto
da una voce personale e convincente, Dammicco accompagna le sue
qualità canore ed interpretative con una base musicale moderna e
graffiante. Una maggiore dose di convinzione nei propri mezzi ed
un motivo che possa aiutarlo a staccarsi e mettere maggiormente in
risalto la sua base interpretativa, potrebbero permettere a Ciro
Dammicco di inserirsi velocemente tra quelli che contano.
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MARISA
SANNIA
Un
aquilone / Il mio mondo, il mio giardino - EMI 3 C006 17849
(1972)
Piena
di ottime qualità interpretative, Marisa Sannia non ha avuto molta
fortuna nella sua "passata" a Canzonissima, la kermesse
televisiva che ha giudicato più il personaggio che il motivo,
nonostante avesse presentato la versione italiana di "Snowbird"
in italiano "Un aquilone", un brano piuttosto bello,
simpatico, gradevole ed orecchiabile; un pezzo fatto apposta per
la massa eterogenea che segue la più importante trasmissione
televisiva. Pur essendo una delle nostre giovani cantanti più
dotate, Marisa Sannia non ha ancora avuto quella considerazione
che la sua sensibilità e la sua credibilità di interprete
meriterebbero insieme ad una prova discografica di maggiore
impegno che le permetterebbe di sottolineare molte di quelle
qualità che il pubblico ancora non afferra. Sul retro "Il
mio mondo, il mio giardino", un brano musicalmente anonimo
ben interpretato da Marisa.
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N.U.
ORLEANS RUBBISH BAND
She
was not an angel / The stage boy - TICKLE TSP 1307
(1972)
Primo
45 per la "Nettezza Urbana Orleans Rubbish Band" che è
composta da un gruppo di addetti ai lavori che nel campo della
musica leggera contano qualcosa, si tratta difatti di Renzo Arbore
al clarino, Fabrizio Zampa alla batteria, Mauro Chiari al basso,
Massimo Catalano al trombone e Maurizio Bracardi al piano. Questo
disco contenente "She was not an angel" e "The
stage boy", che è stato inciso per gioco dai magnifici
cinque, dimostra che il "gruppo" di strumentisti se ne
intende tanto da far credere che il loro gioco sarà duraturo.
Calibrati, tempisti e con molta personalità i cinque sciorinano
nei due brani tutta la loro matrice jazzistica.
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JUNIOR
MAGLI
...E
sto davanti a te / Ogni notte, ogni giorno - LAS VEGAS LVS 1060
(1972)
Dopo
il debutto al Festival di Venezia dove vince la "Gondola
d'argento" con "La nostra favola", dopo il Festival
di Sanremo nel quale presenta "Alla fine della strada",
dopo altre apparizioni minori, Luigi Pazzaglini, in arte Junior
Magli, decide di partire per una tournée in U.S.A. interrompendo
la sua attività discografica. ultimamente, in considerazione
anche della nuova esperienza americana, decide di tornare nel
vortice musicale ma con un nuovo vestito, con un nuovo abito
mentale e con una nuova grinta. Eccoci dunque al debutto del nuovo
Junior Magli con un 45 contenente "...E sto davanti a
te" e "Ogni notte, ogni giorno", due brani
gradevoli e moderatamente "spigliati" ove il testo è
curato come la parte musicale e dove, cosa da sottolineare, il
nuovo Junior Magli immette la sua nuova grinta e la sua nuova
veste piena di credibilità, di sensibilità e di fiducia nei
propri mezzi e nella vena artistica. Un ottimo debutto, quindi,
per il nuovo Magli che deve solo cercare di controllare
maggiormente le richieste del nostro mercato, per ottenere il
successo sperato.
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BRUNO
LAUZI
Sotto
il carbone / Il mondo cambia colori - NUMERO UNO ZN 50265
(1972)
Convincente
ed affermato come autore, da qualche tempo a questa parte, Bruno
Lauzi è diventato anche un fine interprete sia dei suoi motivi
che di quelli degli altri. Questo 45 contenente "Sotto il
carbone" e "Il mondo cambia colori" è
l'esaltazione di Bruno Lauzi cantante che, dei due brani, ci dà
una interpretazione piena di sensibilità e della sua
personalità. In special modo nel primo brano, "Sotto il
carbone" di Mogol e Oscar Prudente, ove la voce di Lauzi,
piena di melodia e di convinzione, si esalta. Anche il secondo
brano, che è dello stesso Lauzi, è buono e bene composto. Altra
qualità del disco è negli arrangiamenti che sono in linea e
moderni.
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FABRIZIO
DE ANDRE'
Suzanne
/ Jeanne d'Arc - PRODUTTORI ASSOCIATI PA 3216
(1972)
Ogni
nuovo disco di Fabrizio De André può essere considerato una
novità che non invecchia mai; qualcosa di sempre attuale da
tenere a portata di mano nella discoteca. Fabrizio ormai fa parte
della storia della musica leggera italiana e come tale ha un suo
spazio preciso ove la sua voce "svincolata", dove i suoi
testi audaci, dove la sua dolce musica sempre attuale e moderna,
ci possono sempre offrire spunti interessanti per scoprire la
realtà con i suoi mali, i suoi egoismi e le sue cattiverie. Poeta
più che cantante od autore di canzonette, Fabrizio De André deve
il suo successo alla sua intelligenze ed a questa sua nuova
formula di sprofondarsi nei problemi di ogni giorno e di
sviscerarli con una vena personale e inimitabile. Dopo l'ultimo
successo, l'antologia di Edgar Lee Masters: "Spoon River"
(Non al denaro, non all'amore né al cielo), un 33 che fra i tanti
riconoscimenti gli procurò anche una laurea ad honorem, esce ora
un 45 con due nuove interpretazioni. Si tratta di due canzoni di
Leonard Cohen, tradotte dallo stesso De André; due brani,
intelligenti, profondi, alla De André. Ottimi sotto tutti i punti
di vista e curati sotto ogni aspetto.
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ALAN
SORRENTI
Vorrei
incontrarti / Un fiume tranquillo - EMI E C CO 06 17852
(1972)
Alan
Sorrenti è l'ultima novità lieta del mondo musicale nostrano. Il
cantautore napoletano ci propone un autentico "progressivo
italiano", una strada difficile che potrebbe procurargli
delle sorprese non piacevoli. La cosa positiva è che Alan
Sorrenti si è gettato nella sua "vena" con
convinzione e preparazione e molta serietà. I modelli da lui
scelti sono molto vicini alla sua personalità e Sorrenti non
manca certo di sensibilità per calarvisi dentro e dare un
significato proprio, pieno di emozioni e di sincerità.
"Vorrei incontrarti" e "Un fiume tranquillo",
sono due brani tratti dal suo primo 33 "Aria" che in
poco tempo ha conquistato il pubblico degli intenditori. I due
brani, che sono il riscontro della validità di Sorrenti; sono
pieni di quella raffinatezza e quella seria preparazione che hanno
caratterizzato la prima uscita di Alan Sorrenti.
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MAYA
Salomon
/ Yucatan - JOKER M 7142
(1972)
Presenti
e premiati a "Palermo Pop 72" con "Salomon", i
Maya producono un genere musicale che trona alle origini
sfruttando tutte le qualità delle precussioni con un
aggiunta di musica esotica. Vicini alla musica dei Santana, i Maya
ne colgono gli spunti più salienti per mescolarvi altri strumenti
basilari. In questo 45, oltre a "Salomon" c'è
"Yucatan", un brano particolare che mette in mostra
oltre al filone personale del gruppo l'esperienza e la validità
di Ramasandiran Sumusunduran, batterista e innovatore del gruppo.
Oltre al batterista il gruppo dei "Maya" è formato da
Giancarlo Paolini, chitarra solista; Gianni Maggi all'organo,
piano e moog; Giorgio Berardi alla chitarra basso e voce.
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