| Di padre in figlio, una generazione di postini | |
Da alcune testimonianze orali risulta che a Torri del Benaco il servizio postale ha avuto come portalettere alcuni componenti della famiglia Marai, originaria di Torri.
FERRUCCIO MARAI, per 43 anni portalettere a Torri del Benaco Federico Filippo Marai, nato il 15 maggio 1845 e morto il 5 settembre 1920, a ventiquattro anni venne nominato dall' Amministrazione comunale cursore per lo svolgimento del servizio di posta rurale per la collettoria, istituita, come si è detto precedentemente, nel primo trimestre del 1869. Il figlio di Federico Marai, Ferruccio, nato l' 8 ottobre 1886, venne nominato postino nel 1912. Continuò questo lavoro fino alla morte, avvenuta il 9 gennaio 1955. Alla morte di Ferruccio Marai, venne nominato postino il figlio, Walter Benigno Marai, nato il 30 gennaio del 1925, che rimase in carica sino al 1982, anno della quiescenza.
La foto ritrae Walter Marai intento alla distribuzione della posta in Albisano, presso la famiglia di Adelino Vedovelli, in via Corrubbio. Marai racconta come in quegli anni la posta venisse distribuita percorrendo diversi chilometri a piedi. Il postino, oltre a recapitare la posta, spesso veniva pregato di leggere le missive poiché la popolazione del tempo non era in grado di farlo. Egli diventava così anche il loro confidente e spesso, per non dare in modo esplicito tristi notizie, usava parole il cui contenuto era similare, ma meno diretto. Quando vi era una tassa a carico del destinatario (allora si aggirava dalle 20 alle 50 Lire), questi preferiva pagare in natura perché mancavano i soldi. Il postino si teneva la merce offerta e pagava di tasca propria la tassata. Il valore del bene offerto era sempre superiore alla somma dovuta. All'epoca vi era un unico postino in servizio che svolgeva la propria funzione su tutto il territorio comunale. Il 12 dicembre 1955, l'Amministrazione postale stabilì di suddividere il territorio in due zone. La prima comprendeva il centro di Torri , dove erano ubicati tre alberghi e cinque trattorie, e la parte collinare compresa tra Le Sorte ed Albisano;la seconda zona si estendeva a nord, fino a Pai e verso sud sino all' Eremitaggio. Per percorrere questo secondo tragitto venne consentito l'uso della bicicletta. Talvolta veniva effettuato il viaggio fino ad Albisano solo per svuotare la cassetta postale. Le strade a quel tempo erano sconnesse e spesso al postino accadevano incidenti con la bicicletta. Nell'estate torrida del 1957 Marai, terminata la distribuzione nel centro, si abbigliava con calzoncini, scarponcini, maglietta e il suo grande cappello di paglia e portava a termine la distribuzione senza sosta mangiando panini offerti dalla gente. A giro ultimato, dal prato sottostante la chiesa parrocchiale di San Martino in Albisano, emetteva richiami da montanaro in modo che la moglie lo sentisse a Torri. Con un panno bianco faceva inoltre dei cenni perché aveva convenuto con lei che a quel segnale preparasse il desinare.
Strada per Albisano in località Santa Croce in una foto degli anni ‘50
|
|
| L'uso della macchina timbratrice | |
|
Verso la metà degli anni Sessanta, presso l'ufficio postale di Torri del Benaco veniva messa in uso una macchina timbratrice manuale con la quale i postini, girando una manovella, timbravano la corrispondenza sia in arrivo che in partenza.
Cartolina con timbro datato "24 - IV 1967" (24 aprile 1967); tra il cerchio interno e quello esterno, dicitura "TORRI DEL BENACO (VR)"; nel basso, al posto della solita stellina, si nota un fiorellino la cui dimensione è di 1,5 mm. Il timbro, posizionato all' interno della macchina, era formato da due cerchi, le cui dimensioni erano le seguenti: per quello interno diametro 15 mm., per quello esterno 23 mm. Questa macchina annullava i francobolli apponendo un timbro con delle barrette ondulate per intero sulla parte superiore della corrispondenza. Il codice di avviamento postale 37010 apparve sugli annullatori dell'ufficio postale di Torri del Benaco sin dal 1968. Nel 1970 venne modificato il timbro della macchina timbratrice manuale e fu sostituito con un altro di dimensioni minori, ad un cerchio, il cui diametro era di 23 mm. Negli anni Ottanta, la macchina timbratrice manuale venne sostituita da un'automatica prodotta dalle officine meccaniche della Poste di Taranto, che diede così la possibilità di timbrare in breve tempo un numero maggiore di lettere sia in arrivo che in partenza.
Cartolina postale con timbro circolare ad un cerchio del diametro di 23 mm. datato "20 - VII 1970" (20 luglio 1970) con diciture "(37010) TORRI DEL BENACO (VR)"; rappresentazione della trombetta simbolo delle poste e codice di avviamento postale. Da notare la doppia timbratura dovuta alla manualità dell’operazione.
Questa lettera con data "12.2.1997" è stata bollata con la macchina timbratrice tuttora in uso presso l’ufficio postale di Torri del Benaco. Timbro circolare di diametro di 27 mm. La data scomponibile si trova tra due linee orizzontali, e, nonostante l’Ente Poste abbia nel frattempo cambiato simbolo, si nota ancora la vecchia trombetta. Particolare di questo timbro è la presenza dell’orario, detto di arrivo o partenza garantita. In questo caso, l’orario segnato "10" situato dopo la data all’interno del timbro sta a garantire il momento in cui la lettera è stata timbrata alle poste.
|
|
| Primo annullo speciale "Festa della Bastiglia" | |
|
Il 13 luglio 1968 per la prima volta su un timbro postale circolare dell'ufficio di Torri del Benaco si nota la trombetta, segno distintivo delle Poste Italiane. In quell'anno, le "pro loco" di ogni paese del lago di Garda, al fine di promuovere il turismo, si organizzarono, assumendo ciascuna il ruolo di rappresentare durante la stagione estiva una nazione straniera. Alla "pro loco" di Torri del Benaco fu affidato l'incarico di rappresentare la Francia. Ecco che, in onore di questa nazione e di tutti i turisti francesi presenti sul territorio, il 13 luglio 1968 venne organizzata una festa che ricordava gli eventi del lontano 14 luglio 1789, quando il popolo parigino, esasperato per le ingiustizie e la miseria, insorse e diede l'assalto alla Bastiglia, fortezza in cui erano rinchiusi i prigionieri politici. Il comitato organizzatore della festa fece stampare,per l'occasione,delle cartoline postali raffiguranti il Castello scaligero di Torri sovrapposizione con la famosa Tour Eiffel. Il comitato poi richiese all' Amministrazione delle Poste l'emissione di un annullo indicante il nome della festa da utilizzare in quella giornata. Nacque così il primo timbro-annullo circolare commemorativo dell'ufficio postale di Torri del Benaco, molto ricercato dai collezionisti.
Dimensioni: bollo circolare ad un cerchio del diametro di 45 mm. con trombetta delle poste nella parte alta del cerchio, data del "13.-7.68" (13 luglio 1968) centrale con la dicitura "Torri del Benaco" e codice di avviamento postale. Dicitura "Festa della Bastiglia" in alto, l’iscrizione "servizi distaccati", in basso.
|
|