Si ricorda qui Piero
Gigli senza la presunzione di poter
aggiungere qualcosa al suo valore di poeta vero, ma soltanto come doveroso
e modesto omaggio alla sua schietta figura di cultore della poesia.
Gigli fu attento ad ogni fermento della
letteratura nazionale e internazionale; fu letterato curioso e amante del
sapere e delle battaglie letterarie, che incontrò negli anni verdi
della sua lunga vita (era nato a Finale Emilia nel 1897 e morì nel
1987). Partecipò a rassegne letterarie importanti, aderì
all'esperienza di Marinetti, di cui fu amico e compagno; nel 1918 fu tra
i fondatori del Movimento Futurista di Milano e di Genova. Nel settore
della pittura futurista ha partecipato a mostre nazionali ed estere con
lo pseudonimo di "Jamar 14". Ha pubblicato poesie e "parole in libertà"
su riviste d'avanguardia italiane ed estere. Nel 1918 diresse a Milano
la rivista letteraria "Italia Nuova" e, con Massimo Bontempelli, il giornale
di guerra "Il Montello". Nel 1922 la "Nuova Antologia"e del pubblico e
della critica. Negli anni 1926/28 ha collaborato con prose e poesie alla
rivista fiorentina "Solaria". Sue poesie, novelle, saggi, articoli sono
comparsi su numerose riviste e quotidiani nazionali. Di lui si parla nell'Enciclopedia
Treccani alla voce "Futurismo" e in innumerevoli libri che trattano questo
episodio della nostra cultura |