Il CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO FINALESE
ha commemorato con un annullo
speciale figurato delle Poste Italiane
sabato 26 ottobre 2002
i cento anni dell'acquedotto a Finale Emilia
e nei comuni consorziati.
L'ufficio postale distaccato delle Poste
dalle ore 16,00 alle ore 20,00 di sabato 26 ottobre 2002
nella sala consiliare del Palazzo Comunale
in piazza Verdi, 1 a Finale Emilia durante
la presentazione del volume
"1902-2002 dalConsorzio acquedotto".
Alla fine del XIX secolo la salute pubblica nelle
terre della bassa pianura modenese, bolognese e ferrarese era condizionata
dalla scarsa qualità dell'acqua disponibile per il consumo umano,
il cui approvvigionamento avveniva attingendo a pozzi poco profondi. Per
risolvere il problema molti Comuni progettarono di consorziarsi al fine
di costruire acquedotti che portassero acqua di buona qualità nelle
città. Dopo molti tentativi esperiti, il 25 ottobre 1902 i rappresentanti
dei comuni di Finale Emilia e Crevalcore concretizzarono l'accordo di unirsi
avviando così il percorso per la costruzione dell'acquedotto.
Nel 1907 il comune di Bondeno entrò a
far parte del consorzio. Sotto la presidenza di Gregorio Agnini iniziò
la progettazione e la costruzione del lungo acquedotto che, partendo dai
pozzi perforati a Castelfranco Emilia, permetterà, ma solo dal 1923,
di attingere alla nuova risorsa.
Nell'immediato dopo guerra l'incremento demografico
e le esigenze dell'industria e dell'agricoltura resero necessaria la costruzione
di una nuova condotta. Nel 1961 il comune di Bondeno uscì dal consorzio
e contestualmente vi entrarono i comuni di Ravarino e Sant'Agata Bolognese.
La crescita dell'azienda consortile continuò
e nel 1996 ne entrò a far parte anche il comune di Nonantola. In
seguito al conferimento di nuovi servizi dai Comuni, nel 1998 il consorzio
assunse la denominazione di Sorgea (Società Multisevizi Ambientali),
che oggi gestisce l'intero ciclo dell'acqua, la fornitura del gas metano
e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Finale Emilia. |