Circolo Culturale Albatross: L'età del jazz e la generazione perduta
a cura di Laura Villani, Gianni Migliarese

Gertrude Stein | Scott Fitzgerald | Ernest Hemingway | John Steinbeck | William Faulkner | John Dos Passos

 


Frank Wright "La casa sulla cascata"

L'America si risveglia dalla Grande Guerra con un atteggiamento ambiguo. Da una parte propone il benessere e il divertimento come facile soluzione per dimenticare le sofferenze e il periodo buio e opprimente, dall'altra si scopre puritana e proibizionista, cercando di bloccare il decadimento dei costumi.
I "Roaring twenty", gli "Anni Ruggenti", vengono chiamati così perchè in quel periodo gli Stati Uniti vivevano un momento di grande crescita economica. La maggior parte della popolazione era ricca o benestante e i grandi Party di lusso erano all'ordine del giorno.
E' di questo periodo il ricorso a un consumismo esagerato e consolatorio: escono i primi modelli di automobili prodotte in serie e su larga scala, come il modello T della Ford, e si osserva il geniale ricorso alla vendita a rate, metodo che permise praticamente a tutti di acquistare elettrodomestici e radio.
Erano anche gli anni del Proibizionismo, cioè di quella legge che vietava la fabbricazione e la vendita di sostanze alcoliche. Per questo grandi organizzazioni malavitose fabbricavano e vendevano alcolici illegalmente, guadagnando dollari a palate, mentre il resto della popolazione si riuniva per bere e divertirsi nei locali clandestini.
E' in questi anni infatti che nasce il regno di Al Capone, figura in un certo modo mitica dell'arricchimento dovuto al commercio nero degli alcolici e degli anni del proibizionismo così spesso rappresentati nei gangster movie.
La guerra aveva comunque messo in crisi soprattutto l'enorme fiducia nel futuro e la sicurezza nel capitalismo più liberale che avevano fatto dell'America il paese dove inseguire un sogno: razionalmente appare assurdo sperare ancora in un benessere che coinvolgerà tutti, abolendo la povertà, e la ribellione a questa forzata disillusione si esplica in una forzato desiderio di divertimento.
Lo spirito anticonformista e di rivolta dell'epoca si incarna nelle feste, nelle grandi feste sfarzose così efficacemente descritte da F.S.Fitzgerald ne "Il grande Gatsby" e nelle feste degli adolescenti in "Di qua dal paradiso" definite petting party, con volontario riferimento agli interessi e ai divertimenti dei ragazzi.
Fuori dalle feste era la fioritura degli Speak Easy, sorta di night club in cui solo i conoscitori della parola d'ordine avevano accesso, vere nicchie dove cadevano tutte le proibizioni e si cercava il divertimento tramite il bere, il fumare e il fare sesso.
In questo periodo inizia anche l'emancipazione della donna: le donne si distinguevano in due grandi categorie sociali, le maschiette (le "Flappers") e le donne in carriera, le prime rigorosamente in collant e capelli corti, dai modi trasgressivi e moderni che seguivano i loro uomini nei locali clandestini bevendo, fumando e ballando con le prime minigonne di paiettes.
Per i letterati il problema era allora quello di ambientarsi in questo panorama multiforme e contraddittorio, riuscendo ad andare al di là di questo materialismo, al di là dell'unico obiettivo comune, che era quello di diventare ricchi, al di là di questa ansia di divertimento, e di riuscire a trovare nuovi valori, in un certo modo più stabili, oltre a un nuovo modo di esprimersi.
Diversi emigrarono a Parigi attirati da quello che era allora il centro culturale più fecondo del Vecchio Continente confluendo in diversi circoli di intellettuali, tra cui un ruolo di estrema importanza spetta al circolo degli emigrati di G.Stein, che propugnò loro un nuovo modo di scrivere e di pensare in qualche modo anche tramite una distanza dalla patria che permettesse di vedere le cose con più chiarezza.
La generazione perduta, come fu definita, rifugiandosi nella "vecchia Europa" trovò finalmente altri valori, disgustata da quelli che imperavano in patria, in un tentativo di salvarsi da una società che anche nei libri verrà descritta come borghese e alienata, come una società di facciata.


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